Dalla Zignago di Empoli alla marca moldava dell'anno: la storia imprenditoriale di Luigi Savoia

Dal lavoro in vetreria allo stabilimento Zignago di Empoli fino a occuparsi di strategie di promozione di marketing territoriale nella Repubblica di Moldova. Protagonista di questa storia è Luigi Savoia, imprenditore 39enne di origini calabresi che nel Paese est europeo ha trovato una seconda vita dopo aver lavorato per molto tempo nel settore della chimica.

Dal 2011 infatti Savoia, che adesso vive in pianta stabile a Chișinău, si è lanciato in una nuova avventura imprenditoriale che lo ha portato tra l'altro, nei giorni scorsi, a essere premiato dalla Camera di Commercio e dell'industria moldava e dalla agenzia governativa per le proprietà intellettuali come promotore della 'marca emergente dell'anno'.

Facciamo un passo indietro. “Nel 2001 sono arrivato a Empoli quasi per caso – racconta Savoia – il mio primo lavoro era stato come stagionale per l'estate in un villaggio vacanze a La Mazzanta, sulla costa livornese. Ho trovato una compagna in zona e mi sono trasferito a Santa Maria, a due passi dal supermercato di via della Repubblica. Qui mi sono stabilito dopo aver trovato un lavoro alla Zignago Vetro”.

E poi? Un nuovo ritorno in Calabria, sua terra di origine, e nel 2011 un vero e proprio cambio di passo. “Sono andato in Moldova per la prima volta grazie alla mia compagna successiva e mi ci sono stabilito, grazie anche al fatto di avere la madre romena e di aver imparato questa lingua. Mi sono chiesto quali fossero le iniziative locali per promuoversi a livello internazionale. Per questo, grazie ai consigli e alla formazione ricevuta da mio zio Francesco, che aveva sempre lavorato nel marketing, ho scelto di portare avanti il suo lavoro in Moldova”.

Per farlo è nata la rivista 'Moldova in progres', uno strumento cartaceo e digitale in doppia lingua, italiana e romena, per diffondere la cultura, l'economia, la storia, il tessuto sociale del popolo che, per gli indicatori internazionali, risulta essere tra i più poveri d'Europa. Tra i temi trattati anche quello della 'diaspora', molto sentito in questo Paese, legato alle tante persone che lasciano questa terra per andare altrove, buona parte in Italia, in cerca di lavoro e uno stipendio migliore.

“È un progetto che è cresciuto e sta portando risultati – commenta Savoia – come dimostra il riconoscimento di brand dell'anno ottenuto da 'Moldova in progres'. Negli anni sono diventato l'unico italiano facente parte di una commissione istituzionale moldava, quella relativa alla Diaspora per la Presidenza della Repubblica, e ho attivato molte collaborazioni con enti e istituzioni dei due Stati, ambasciate comprese, sempre con l'ottica di spingere la promozione del territorio in ogni forma, dai media alla valorizzazione dei prodotti”.
L'esperienza empolese comunque resta viva anche a distanza di anni.

“In ogni caso è stato un periodo della mia vita che mi ha formato e mi ha aiutato a crescere molto – racconta – inizialmente non avevo amici ed è stato molto difficile per me adattarmi. Non avevo il riscaldamento in camera però avevo con me la mia chitarra che mi dava sollievo. Porto dentro il cuore una canzone che ha caratterizzato quel periodo rispecchiando anche la società empolese”. Quale? “Come deve andare, degli 883”, risponde Luigi.

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