Yoga Uisp nelle scuole di Empoli e Vinci, terminano i corsi

Con la fine della scuola si sono conclusi anche i progetti di Yoga che la Uisp Empoli Valdelsa ha organizzato in quattro primarie di Empoli. I bambini che hanno partecipato ai corsi sono quelli delle scuole di Pozzale, Pianezzoli, Ponte a Elsa e Cascine. A questi si aggiungono quelli delle primarie di Sovigliana e Vinci, nelle quali le lezioni sono terminate alcune settimane fa. I progetti, tenuti dalla nostra istruttrice Luisa Berterame con il supporto delle insegnanti delle classi coinvolte, erano cominciati a gennaio scorso.

La Uisp Empoli Valdelsa propone da ormai tre anni lo Yoga tra i progetti nelle scuole come disciplina rivolta ai più giovani. Lo yoga per bambini è un'attività psico-motoria, con un programma ideato per loro che include esercizi di equilibrio, coordinazione e respirazione per aiutare il bambino ad avere consapevolezza del proprio corpo e sviluppare la capacità di osservare l'ambiente che lo circonda. E' un'attività propedeutica ad ogni tipo di disciplina sportiva.

Attraverso lo yoga il bambino riesce a migliorare la propria attenzione e concentrazione, agevolando così anche l'apprendimento didattico. Inoltre, sviluppa relazioni interpersonali attraverso esercizi e tecniche che permettono di sperimentare l'accettazione dell'altro. E costituisce uno strumento importante di gestione dello stress emotivo, imparando a conoscere le emozioni e le loro manifestazioni.

All'attività è stata abbinata anche una parte di conoscenza musicale, che ha permesso di approfondire ulteriormente le tecniche proposte. In particolare, sono state trattate tematiche come la differenza tra suono e silenzio, quella tra suono e rumore, l'ascolto e il riconoscimento dei suoni, la riproduzione di suoni e la musica come accompagnamento.

«È stata un'esperienza bellissima che ha permesso di crescere molto sia a me e che ai bambini - racconta l'istruttrice Uisp Luisa Berterame – abbiamo portato il progetto di yoga in scuole diverse e in classi di età differenti tra loro. Per questo il lavoro si è diversificato molto da un gruppo all'altro. Ho cercato di ascoltare i bisogni dei bambini e questi ci ha portato a puntare di più sul suono oppure sul movimento o ancora sulla concentrazione e sull'equilibrio a seconda delle loro esigenze. Questo ha dato una risposta molto positiva anche nei saggi finali, che hanno rispechiato il lavoro fatto in questi mesi».

Fonte: Ufficio Stampa UISP Empoli – Valdelsa



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