"Il voto favorevole del Consiglio comunale di Empoli alla vendita di una parte della partecipazione detenuta da Publiservizi in Toscana Energia rappresenta un'opportunità che viene colta dal nostro territorio - spiega il capogruppo Pd Jacopo Mazzantini, che prosegue -. Il decreto Madia ha dato la possibilità agli enti locali di decidere quali partecipazioni dismettere perché non strategiche e alcuni soci pubblici di Toscana Energia hanno già da anni manifestato la volontà di cedere le proprie partecipazioni in Toscana Energia. Tutto ciò condurrebbe il socio privato-Italgas ad acquisire la maggioranza di Toscana Energia quasi per inerzia, aspettando la dismissione di quote, anno dopo anno da parte di tali Enti locali.
"Qui - osserva Mazzantini - si inserisce l'opportunità da cogliere ed è costituita dalla vendita delle quote a Italgas e di trarne i relativi e plurimi benefici: innanzitutto, abbattere il debito che grava su Publiservizi e liberarla da questo carico che ogni anno incide anche sulla entità dei dividendi che arrivano ai Comuni, per poi poter investire le maggiori risorse che i Comuni conseguirebbero; inoltre, la maggioranza in capo a Italgas permetterebbe di valorizzare i margini di crescita che ancora esistono per Toscana Energia e la possibilità di gareggiare in tutti quegli ambiti regionali che ancora Toscana Energia non gestisce, grazie alla possibilità per Italgas di ottenere dalle banche tassi di interesse ben più bassi, rispetto a quelli che riesce ad ottenere Toscana Energia oggi; infine, la maggioranza di Italgas comporterà la liberazione di riserve accumulate ogni anno da Toscana Energia per circa complessivi 70 milioni di euro accantonati per partecipare alle gare che, per Publiservizi, equivalgono a oltre 6 milioni di euro, che potranno essere investite nei Comuni soci di Publiservizi - evidenzia il capogruppo, che rispetto a chi si oppone alla maggioranza che acquisirebbe il privato replica -: "1°) già oggi, per statuto, la gestione di Toscana Energia è in capo a Italgas (che, sempre per statuto, esprime l'amministratore delegato), mentre la parte pubblica opera un controllo sulla gestione; 2°) dobbiamo tenere di conto che Toscana Energia è una società che non gestisce il servizio (a differenza di Acque o di Alia), ma è più una sorta di società immobiliare che gestisce i tubi e che dà in affitto la gestione del gas a terzi; 3°) la distribuzione del gas è un settore regolato, in cui i guadagni sono fissati da un'Autorità statale e gli investimenti dagli Enti Locali e per legge chi gestisce le reti è scelto con gara e il personale impiegato nelle aziende deve essere assunto dalle società che vincono le gare ai medesimi livelli e mansioni; 4°) il socio di riferimento di Italgas e che ne esercita il controllo è la Cassa Depositi e Prestiti, ossia lo Stato; 5°) infine, la modifica dello statuto proposta persegue il fine di garantire l'influenza del pubblico, prevedendo che i dividendi siano distribuiti con gli stessi criteri attuali, che i ricavi, in relazione a scelte strategiche su gare, siano definiti a maggioranza qualificata (ossia con l'assenso degli Enti Locali), che la governance pubblica sia equivalente a quella di oggi (Presidente e Vice di nomina Pubblica), che le scelte sui costi siano deliberate a maggioranza qualificata (dunque con l'assenso degli Enti locali) e che i diritti dei lavoratori, al di là delle garanzie di legge, siano confermati".
"In sostanza- conclude Mazzantini-viene mantenuto il controllo pubblico su tutte le scelte strategiche, visto che dovranno essere prese a maggioranza qualificata e, quindi, con l'assenso necessario degli Enti Locali, che avranno conseguentemente un potere di veto".
Fonte: Ufficio stampa PD Empolese Valdelsa
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