Mercatone Uno, cessione di 13 negozi alla società titolare marchio Globo

Nella giornata di giovedì 5 luglio a Bologna è sta sottoscritta l'intesa tra la Mercatone Business in amministrazione straordinaria, la Cosmo Spa e le Organizzazioni Sindacali, per la cessione di 13 negozi ad insegna Mercatone Uno, tra cui quelli di Lucca e Altopascio, alla società titolare del marchio “GLOBO”.

A darne notizia sono i funzionari Massimo Dinelli della Filcams Cgil e Simone Pialli della Fisascat Cisl entrambi presenti alla trattativa. L'intesa raggiunta ha permesso di innalzare il numero dei rapporti di lavoro che saranno trasferiti alla nuova società dalle 196 unità,su un totale di 566 previste,a 285, rispetto alla proposta iniziale formulata.

Nello specifico dichiarano i due sindacalisti il punto vendità di Lucca vedrà trasferire alla nuova azienda 23 dipendenti sui 15 iniziali mentre ad Altopascio passeranno 28 dipendenti a fronte dei 20 iniziali.

I criteri di scelta saranno l'anzianità di servizio ed i carichi familiari e non quelli discrezionali da parte dell'azienda come inizialmente preteso dagli stessi rappresentanti, che invece saranno considerati soltanto per le figure di tre referenti che sceglieranno attraverso colloqui da
effettuarsi successivamente.

L'intesa prevede anche un diritto di prelazione, dei lavoratori che in prima battuta non sono rientrati nel passaggio qualora la Cosmo avesse necessità di assumere anche in caso di picchi temporanei di lavoro, o qualora la società dovesse cedere, in regime di affitto, parte della superfici di vendita dei negozi ad altre società per altri tipi di attività commerciali.

Nell'attesa di essere ricollocati, i lavoratori rimasti fuori dal perimetro, per effetto del decreto ministeriale già in essere beneficeranno della cassa integrazione straordinaria fino al 13 gennaio 2019, mentre quelli trasferiti alla Cosmo a causa della chiusura per ristrutturazione dei negozi, beneficeranno dell' ammortizzatore sociale fino alla data di riapertura con la nuova insegna GLOBO.

E' un accordo che in buona parte ci soddisfa,concludono i sindacalisti, se si pensa come la Mercatone Business ormai fosse un'azienda praticamente fallita, nonostante non sia stato possibile in questa prima fase ricollocare tutto il personale dipendente.

Non mancherà comunque l'impegno costante da parte nostra nel monitorare l'andamento delle attività, affinche anche chi oggi può contare soltanto sul reddito sociale, nel prossimo futuro possa ritrovare collocazione al lavoro che restituisca salario e dignità.

Massimo Dinelli, Filcams-CGIL - Simone Pialli, Fisascat-CISL



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