Salvatore D’Amelio (presidente Ciclofficina empolese): "Fermare il consumo di suolo"

L'onda lunga di asfalto e cemento dilaga. A denunciarlo è il rapporto 2018 dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Praticamente il consumo di suolo in Italia è in media il 7,65% del territorio nazionale, pari cioè a 54 chilometri quadrati all'anno che vengono coperti. Una tendenza pericolosa che va a incidere su una risorsa primaria: il suolo. E qui da noi cosa succede? La Variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico relativa alle aree produttive del Comune di Empoli ne ripercorre fedelmente la scia, prevedendo in molte aree del territorio comunale una nuova colata di cemento e di asfalto. C'è da rimanere sconcertati! Ci si ostina ancora a pensare che la crescita economica debba essere esclusivamente basata sulla trasformazione del suolo naturale. È una logica predatoria, di saccheggio, che non ha nessuna visione e idea di futuro. Come tale è una logica retrograda, che non guarda avanti, che non si pone il problema del recupero di tanto patrimonio edilizio abbandonato e della possibilità della riconversione produttiva; è una concezione unidimensionale, miope che non sa intravedere idee di sviluppo alternative. Altro che avanguardisti! Noi come associazione ambientalista, che abbiamo da anni incalzato l'amministrazione comunale sulla necessità e possibilità di creare una mobilità alternativa e sostenibile, non possiamo non dirci allarmati da questa prospettiva che va a incidere in maniera così pesante sul già ristretto territorio rimasto. Ci rivolgiamo con un accorato appello al sindaco Barnini facendole presente che lei svolge anche la funzione di custode dell'integrità del suolo, che costituisce una risorsa preziosa da preservare e curare. Bisogna assolutamente invertire la rotta! Occorre fermare il consumo del suolo e rivedere il nostro rapporto con esso, non più atteggiamento di rapina ma di cura, perché non possiamo ignorare il fatto che la terra è la nostra casa, risorsa primaria e necessaria per la sopravvivenza della vita.

Il presidente di Ciclofficina empolese, Salvatore D’Amelio



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