Bekaert, Fim-Cisl: "Un suicidio interrompere la trattativa"

“In assemblea ai lavoratori abbiamo detto che la trattativa noi la vogliamo fare tutta, fino al 4 settembre e loro ci hanno dato mandato ad andare avanti, per verificare cosa l’azienda ha in mente sulla reindustrializzazione. Non lasceremo nulla di intentato per salvare i 318 posti di lavoro di Figline.”

A dirlo, dopo l’assemblea che si è svolta oggi pomeriggio nell’azienda valdarnese, in cui i sindacati hanno riferito l’esito dell’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico, è il segretario della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini.

“Ieri – aggiunge Beccastrini – ci hanno parlato di un advisor per la reindustrializzazione, ma i 120 giorni in più proposti non sono sufficienti per farlo lavorare; serve più tempo.”

“Ma interrompere la trattativa ora sarebbe un suicidio, equivarrebbe a darla vinta all’azienda, che invece vogliamo tenere inchiodata al tavolo, perché non può lavarsene le mani come ha tentato di fare finora. Per salvare i posti di lavoro la trattativa va portata avanti in tutti i modi. Poi, se ci saranno o meno le condizioni per firmare un accordo lo decideranno i lavoratori, perché loro e solo loro sono i padroni del proprio futuro. E nessuno può strumentalizzarli per altri fini che non siano la salvezza dei posti di lavoro e del sito produttivo di Figline.”

Fonte: FIM-CISL



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