Rossi a Massa e Carrara. Proposte del sindaco De Pasquale e dell’assessore al Marmo Trivelli

Questa mattina il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha fatto visita al territorio apuano per un sopralluogo a Nazzano e Avenza sui cantieri per la messa in sicurezza idraulica del torrente Carrione e per presentare a Palazzo Ducale a Massa il rendiconto dei primi sei mesi del 2018 delle attività previste dal “Protocollo per la salvaguardia della legalità e la promozione dello sviluppo sostenibile nelle cave apuo-versiliesi”.

Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha ricevuto il governatore durante il sopralluogo sul Carrione, ringraziando l’amministrazione regionale per le risorse investite nell’adeguamento idraulico del torrente. «Si tratta di una serie di interventi importanti: ringraziamo la Regione e come Comune monitoriamo con costanza, interesse e grande attenzione le opere, visto il grande rilievo che hanno sulla sicurezza dei nostri cittadini».

Durante il sopralluogo il primo cittadino ha espresso preoccupazione per la colorazione delle acque del torrente, caratterizzata dalla evidente presenza di marmettola e si è personalmente attivato sollecitando controlli immediati. Una preoccupazione condivisa anche dal governatore Rossi e confermata dai numeri contenuti nel report sui primi sei mesi del 2018 del “Protocollo per la salvaguardia della legalità e la promozione dello sviluppo sostenibile nelle cave apuo-versiliesi” illustrato in tarda mattinata a Palazzo Ducale, alla presenza tra gli altri del Procuratore capo Aldo Giubilaro.

All’appuntamento ha partecipato in rappresentanza dell’amministrazione carrarese l’assessore al Marmo Alessandro Trivelli, che nel suo intervento ha auspicato «un maggiore ascolto delle amministrazioni locali. I Comuni – ha detto- non hanno le risorse per effettuare in proprio i controlli ma hanno una conoscenza della realtà del territorio che per le autorità deputati a farli rappresenta sicuramente una risorsa». Trivelli ha lanciato inoltre una proposta: «Serve un protocollo condiviso tra tutti i soggetti interessati, dagli enti ai sindacati passando per le imprese, per migliorare le informazioni sulle norme e le procedure di lavorazione, che hanno ricadute importanti sulla sicurezza. Quest’anno - ha aggiunto l’assessore – abbiamo già avuto purtroppo due incidenti mortali e questo deve spingerci a fare di più, anche e soprattutto sul fronte della formazione».
Una posizione quella espressa dall’assessore al Marmo in qualche modo rilanciata dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha proposto l’istituzione anche a Massa-Carrara di un Istituto Tecnico Superiore dedicato proprio alla lavorazione del lapideo, per creare «una classe dirigente intermedia con una maggiore sensibilità su ambiente e sicurezza».

A conclusione del suo intervento, Trivelli, si è soffermato sul potenziale turistico dei bacini marmiferi, che, ha detto «può e deve rappresentare un valore aggiunto all’economia locale anche e soprattutto in un’ottica di lungo periodo».

Fillea Cgil Toscana: più occupazione, più sicurezza, più ricadute economiche sul territorio

Allungamento dei tempi delle concessioni/autorizzazioni delle cave per le aziende che investono: oggi il presidente della Regione Enrico Rossi, a Palazzo Ducale a Massa per fare il punto della situazione sul Piano biennale straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo nel distretto Apuo-Versiliese, ha lanciato questa proposta di riforma della legge regionale sulle cave. La Fillea Cgil, che era presente stamani all’incontro al Palazzo Ducale, la ritiene “possibile” a patto che si aggiungano impegni dell’azienda per un aumento dell’occupazione, per interventi aggiuntivi (rispetto a quelli previsti per legge) sulla sicurezza sul lavoro e per un vincolo di ricadute economiche sul territorio in termini di filiera. Inoltre, precisa la segretaria della Fillea Cgil Toscana Giulia Bartoli, “chiediamo che si dia la possibilità di accedere all’allungamento dei tempi delle concessioni solo alle aziende che hanno certificato il rispetto degli obblighi contrattuali e contributivi, e che invece siano escluse quelle che hanno commesso violazioni sulle norme circa la sicurezza sul lavoro. Inoltre, serviranno strumenti di verifica del rispetto degli impegni, pena la revoca dei benefici”. Quanto ai risultati del Piano illustrati oggi, prosegue Bartoli, “c’è soddisfazione, ma va proseguito e strutturato il lavoro di collaborazione tra organismi di controllo e Regione. Va data attenzione alla questione dei carichi di lavoro, spesso cause di incidenti, e a quella dell’applicazione dei contratti negli appalti”. Infine, la segretaria della Fillea Cgil Toscana propone “per tutti coloro che entrano in un lavoro della filiera delle cave una formazione di ingresso sulla sicurezza di 16 ore, come già avviene nell’edilizia. La formazione è fondamentale”.

Fonte: Comune di Carrara - Ufficio Stampa



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