I nazisti affondano il Roma, muore anche l'empolese Lorenzo Menichetti

La corazzata Roma bombardata dai nazisti

Dai mille metri degli abissi del mare e dalle pagine di storia torna alla memoria un empolese che morì nel'affondamento della corazzata 'Roma'. Si tratta di Lorenzo Menichetti, marò S.D.T,(specialista direzione tiro] nato il 18 gennaio del 1922, uno dei 1352 marinai italiani della nave che fu fatta colare a picco dai nazisti al largo dell'Asinara mentre si stava recando, insieme al resto della flotta tricolore, all'isola della Maddalena per mettersi a disposizione degli Alleati. Il contesto era quello del giorno seguente all'armistizio dell'8 settembre quando al Roma fu ordinato, assieme ad altre navi militari, di raggiungere l'isola sarda della Maddalena, come concordato con gli Alleati. La squadra navale italiana, tuttavia, fu attaccata da alcuni bombardieri tedeschi che, servendosi delle bombe radioguidate, affondarono la corazzata provocando una strage della quale, appunto, rimase vittima anche il nostro concittadino. Con lui morirono anche altri giovani marinai della zona, Luigi Antonini e Maris Salani di Limite sull'Arno, il cerretese Aldo Sabatini, il vinciano Emilio Montanari e il montelupino Argo Vettori. Dopo decenni di ricerche, il 28 giugno 2012 il relitto della corazzata è stato rinvenuto a mille metri di profondità ed a 16 miglia dalla costa nel golfo dell'Asinara con il suo triste carico di morte.
A Mahon, nell'isola di Minorca, è presente un sacrario dei Caduti della Corazzata Roma. Fu costruito lì perchè ci furono portati 628 marinai naufraghi raccolti in mare, approfittando del fatto che si trattava di un porto neutrale data l’impossibilità di approdare nell’isola della Maddalena, già occupata dai tedeschi. La maggior parte di loro rientrò in Italia nel 1944. Tutti, tranne 28 che trovarono la morte a Minorca e che sono sepolti nel bianco e appartato ‘Cementerio Municipal’ di Mahon: ventiquattro nomi, quattro con la significativa scritta ‘Marinaio ignoto’. Alla 'Isla del Rey', una piccola isola nel suggestivo fiordo di Port Mahon, sorgeva un ospedale costruito dagli Inglesi nel ‘700 dove vennero sbarcati i marinai italiani del Roma per le prime cure: la maggior parte di loro era gravemente ustionata, tanto da avere la pelle a brandelli.
Nei giorni scorsi è stato ricordato il 75° anniversario dell'affondamento della nave mentre di Lorenzo Menichetti, come detto, si sa ben poco. Il suo nome figura fra gli 87 morti toscani e con lui quelli di Aldo Sabatini, Maris Salani, Argo Vettori, Luigi Antonini ed Emilio Montanari. Leonardo Pilastri, ufficiale dell'Aeronautica Militare ed appassionato di storia, ha avuto notizie di Maris Salani il cui padre, dopo aver appreso della tragica morte del figlio, impazzì per il dolore e morì poco dopo. Sul forum del sito della nave Roma molti familiari cercano notizie dei loro morti e fra questi anche Silvano Montanari, nipote di Emilio, che ha trovato poco del nonno se non il suo stato di servizio e qualche ricordo tramandato dalla nonna e dal padre.
Sarebbe interessante sapere qualcosa anche dagli eredi di Lorenzo così come degli altri. Il tutto con l'obiettivo di raccontare le loro storie e rendere omaggio a giovani marinai che, dopo l'8 settembre, erano pronti a combattere contro i nazisti per liberare l'Italia.

Marco Mainardi

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