Riciclavano auto rubate da rivendere a cinesi, quattro arresti a Pistoia

Si è appena conclusa con l’arresto di 4 persone e la denuncia a piede libero di 2, una complessa operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Pistoia, che ha consentito di smantellare una gang specializzata nel rivendere vetture di lusso rubate.

Le indagini condotte dalla polizia stradale di Pistoia con l'aiuto della sottosezione di Montecatini Terme a monitorare il movimento di auto di valore tra Range Rover Evoque, Mercedes CLS500, Audi TT e A6 a cui la banda taroccava il telaio per rimetterle poi sul mercato tramite una rivendita di zona gestita da uno di loro, reclamizzandole con apposite inserzioni pubblicate sui siti specializzati.

I faccendieri si erano attrezzati di tutto punto tant’è che, dopo la punzonatura di un nuovo numero sul telaio, ripulivano i veicoli rubati munendoli di documenti freschi, facendoli passare come sdoganati da un Paese europeo grazie a un falso passaggio di proprietà. In alcuni casi i poliziotti hanno scoperto che il tarocco avveniva con la semplice clonazione dei dati carpiti da altre auto già circolanti.

La banda aveva escogitato un’alternativa alla vendita delle auto più pregiate tramite l’autosalone. Le macchine, dando troppo dell'occhio in zona, venivano pubblicizzate su alcuni siti cinesi, contando sui cittadini che vivono a Prato e in Toscana.

Gli investigatori hanno ricostruito il mosaico passo per passo consentendo al gip del Tribunale di Pistoia di emettere le quattro ordinanze di custodia cautelare. Ora 3 di loro si trovano in carcere, mentre uno ha l’obbligo di dimora. Altri 2 componenti della banda, la cui posizione è risultata meno grave, sono stati denunciati a piede libero. La polstrada, che durante le indagini ha recuperato 6 auto di grossa cilindrata dal valore complessivo di circa 400mila euro, le ha poi restituite ai proprietari.



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