Blackout centrale 118 Firenze Prato, Anpas e Misericordie: "Nessuno ci aveva informato"

«Né Misericordie né Pubbliche assistenze fiorentine erano al corrente del black out informatico della centrale operativa del 118. Checché ne dica il direttore De Vito». I presidenti di Pubbliche Assistenze e Misericordie Toscane, Dimitri Bettini e Alberto Corsinovi sono rimasti piuttosto stupiti nell’ascoltare le parole del direttore della centrale operativa 118 di Firenze e Prato, che ha parlato di una informazione fornita in tempo reale al volontariato su ciò che stava accadendo. Un’affermazione che Corsinovi e Bettini smentiscono categoricamente, tanto da richiedere immediatamente un incontro.

«I nostri coordinamenti – dicono Bettini e Corsinovi – non hanno ricevuto alcuna informazione dalla centrale operativa. Abbiamo riscontrato con i responsabili delle aree fiorentina e pratese che ci hanno confermato di non aver avuto comunicazione. Per questo riteniamo necessario e urgente un incontro coi vertici regionali e locali dell’emergenza sanitaria. Il volontariato è parte attiva del sistema 118 in Toscana e non è possibile che non sia coinvolto in momenti difficili come un black out del sistema informatico».

Lo scorso venerdì il sistema che gestisce le chiamate d’emergenza nella centrale di Prato e Firenze è rimasto bloccato per circa un’ora. In questo lasso di tempo sono state gestite 59 emergenze, di cui 27 già in corso quando il sistema è andato in tilt e 32 arrivate durante il black out, sulle circa 400 dell’intera giornata. Di queste: 4 codici rossi, 21 gialli, 5 verdi e 2 bianchi.

«Crediamo che per chi opera sul territorio – concludono i due presidenti delle principali associazioni di volontariato della Toscana – sarebbe stato importante essere informato di quello che stava accadendo. Sarebbe auspicabile un maggiore coinvolgimento del volontariato. Ed è questo che torneremo a chiedere con forza in un incontro nel quale, oltre ad approfondire gli eventi di giovedì scorso, sicuramente dovranno essere meglio definiti i ruoli di ognuno in eventi come questo»

Fonte: Federazione Misericordie della Toscana



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