Monte Serra, Coldiretti: "Sul sito Artea la possibilità di segnalare i danni"

Sul Monte Serra spento l’incendio inizia la delicata fase del ritorno alla vita normale. Continua la conta dei danni per cittadini ed imprese agricole. Coldiretti informa le imprese agricole che sul sito di Artea (Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura) è aperta la procedura informatica per segnalare i danni subiti al fine del riconoscimento dello stato di calamità naturale. La scadenza per segnalare i danni è fissata al 19 Ottobre.

Per capire l’entità del disastro bastano due numeri: l'anno scorso in tutta la Toscana, a causa di una straordinaria siccità, si è raggiunto il record di 2200 ettari di bosco bruciati, il rogo del Monte Serra da solo ha interessato un'area di 1400 ettari. 150 gli ettari di olivi bruciati per circa 20.000 piante soprattutto sul versante da Caprona a Cascina in località Crespignano, Noce e Lugnano. Considerando che ogni  ettaro produce circa 25 quintali di olive per una resa di olio intorno ai 5 quintali, si capisce che l'impatto economico di questo incendio sarà importante con la perdita di circa 750 quintali di olio per almeno cinque anni.

La giunta regionale toscana ha deciso - ricorda Coldiretti - il divieto di caccia fino al 31 gennaio, ovvero la fine della stagione venatoria, per mille ettari oltre i quasi mille e quattrocento bruciati dal fuoco. Il perimetro della ‘fascia di rispetto', suscettibile di piccoli eventuali aggiustamenti, in alcune zone corre quasi prossimo al bosco colpito dall'incendio, in altri casi si muove molto più lontano. Una sola deroga è stata prevista: la possibilità di continuare a cacciare gli ungulati, che in questa zona di Toscana significa per lo più cinghiali. Non nei boschi bruciati chiaramente, ma in quelli della fascia protetta.

La Regione Toscana ha anche re-istituito un nuovo periodo di divieto assoluto di abbruciamento dei residui vegetali dal 27 settembre al 10 ottobre (l’allerta estivo era cessato il 10 settembre), in base all'indice di pericolosità per lo sviluppo di incendi boschivi anche se le previsioni meteo, con l’arrivo delle piogge, sembra scongiurare tale evenienza.

“Superata l’emergenza – sottolinea Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana - occorrerà intervenire rapidamente per far ripartire le attività produttive anche con interventi straordinari per il reimpianto delle coltivazioni andate distrutte dal fuoco. Occorre aver presente – continua – che al costo per  ripristinare la produzione, anche ricorrendo al reimpianto, di un oliveto o di un vigneto va aggiunto il danno per la mancata produzione  per diversi anni Bisognerà quindi tener conto della sopravvivenza delle aziende professionali di quei territori che vivono di agricoltura, La nostra Organizzazione – conclude - è fianco delle imprese e collaborerà con le istituzioni, anche attraverso le strutture territoriali, per avviare la fase di rinascita di un territorio così profondamente ferito”.

Fonte: Coldiretti Toscana



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