Espulso nel 2015 per sospetto jihadismo, la moglie scrive a Salvini

Novità nel caso dell'imam di Capannori, dopo quattro anni è arrivata la decisione di scrivere al ministro dell'Interno Matteo Salvini. L'ha presa Maria Carlotta Gorgoni, lucchese, sposata con Haida Abdelmounaim. Quest'ultimo è arrivato regolarmente in Italia dal Marocco nel 2004 e nel 2007 ha sposato Gorgoni, ma nel 2015 è stato espulso per presunto jihadismo e perché ritenuto una 'minaccia alla sicurezza dello Stato'.

I sospetti della polizia italiana, secondo la moglie, sono il frutto dell'interpretazione delle parole del marito e la conseguenza di alcune segnalazioni dalla moschea lucchese di gente che avrebbe potuto avercela con Abdelmounaim. L'uomo è sposato e ha quattro figli, la consorte ha deciso di scrivere una lettera a Salvini per chiedere di incontrarlo e adoperarsi per ricongiungere la famiglia.

"Le scrivo perché durante il suo operato ho potuto vedere in lei una persona umana, coerente e con un gran senso della giustizia. Mio marito è innocente e vorrei poterle presentare il nostro caso di persona e discuterne con lei. Abbiamo bisogno e chiediamo che la nostra vita possa tornare alla normalità" è un estratto della lettera.

L'uomo vive in Marocco da circa quattro anni e ha lasciato la sua famiglia, la moglie e i figli. L'imam è difeso dagli avvocati pisani Tiziana Mannocci e Marco Meoli che già due anni fa hanno fatto appello al TAR.



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