Francesco Arcangeli, l'uomo che uccise il fondatore dell'archeologia Winckelmann: qual è la vera storia?

Di Anton Raphael Mengs - Metropolitan Museum of Art, online collection (The Met object ID 437067), Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=146395

Martedì 16 ottobre alle ore 16 nella sala Gatteschi, per il ciclo La Forteguerriana racconta Pistoia, Alberto Coco parlerà di Il lungo viaggio verso il patibolo: un profilo biografico di Francesco Arcangeli a 250 anni dall’assassinio di Johann Joachim Winckelmann. Seguirà una visita guidata ad un’esposizione documentaria nella sala Gatteschi.

L'intervento ricostruisce le vicende biografiche del pistoiese Francesco Arcangeli, divenuto tristemente noto al mondo per aver ucciso una delle figure di maggior rilievo della cultura del Settecento e dei secoli successivi: Johann Joachim Winckelmann, il fondatore dell’archeologia moderna, senza il quale sarebbero impensabili la critica d’arte, l’estetica, la letteratura tedesca e il confronto dei saperi umanistici con l’Antico. Il misfatto venne archiviato al tempo come omicidio a scopo di rapina e l'assassino, una volta catturato, pagò il suo tributo alla giustizia sul patibolo della piazza Grande di Trieste, a pochi metri dal luogo in cui venne commesso il crimine. Tuttavia esiste un'altra verità, che se al tempo venne taciuta per non disonorare la memoria della vittima (e l'anima del carnefice), appare più che verosimile: una relazione tra il cuoco toscano, un individuo rozzo dai trascorsi burrascosi, ed uno degli uomini più colti e raffinati del suo tempo, in una spirale di sesso, carnalità e sangue. A questa lettura se ne aggiungono altre legate a intrighi internazionali che avrebbero coinvolto i regnanti d'Austria Ungheria e le più alte sfere del Vaticano. Sono dunque presenti tutti gli ingredienti per rendere questa vicenda intrigante e attuale anche ai giorni nostri, in questo anno in cui cade proprio il 250° anniversario del misterioso crimine.

Alberto Coco, responsabile della Biblioteca dei Domenicani di Pistoia, è accademico d’onore dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze presso la quale si è occupato del patrimonio librario ed è membro della Commissione per l'Archivio storico e la Biblioteca. Svolge attività di ricerca storica presentate in saggi, mostre e conferenze. Recentemente è stato uno dei curatori della fortunata mostra "La città in guerra. Cittadini e profughi a Pistoia dal 1915 al 1918" tenutasi lo scorso anno presso le Sale affrescate del palazzo comunale di Pistoia. Tra le sue ultime pubblicazioni La Biblioteca dei Domenicani di Pistoia. Ottocento anni di storia (Firenze, Nerbini 2016) e Il lungo viaggio verso il patibolo. Un profilo biografico di Francesco Arcangeli a 250 anni dall’assassinio di Johann Joachim Winckelmann (in Storialocale. Quaderni pistoiesi di cultura moderna e contemporanea, 31[2018]).

Fonte: Comune di Pistoia - Ufficio stampa



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