Referendum fusione Toscana, tutti i risultati: solo Barberino-Tavarnelle saranno uniti

David Baroncelli e Giacomo Trentanovi

Referendum Dicomano-San Godenzo

A Dicomano 4283 elettori sono stati 1524 quelli che hanno partecipato al referendum consultivo sulla fusione Dicomano e San Godenzo, pari al 35,58%. Il "Si" ha prevalso nettamente: 66,05% (1000 voti); il "No" è arrivato al 33,95% (514 voti). A San Godenzo ha votato contro il 66,24%, con 461 voti, e 235 voti a favore per il 33,76%. Ha votato il 71,3% degli aventi diritto. I comuni rimarranno separati

Referendum Tavarnelle-Barberino

Il Comune ritorna unico, come per 600 anni fino al 1893. A Tavarnelle il sì ha prevalso per l'82,06%, mentre a Barberino superata ampiamente la maggioranza con il 67,74%. I comuni saranno uniti

Referendum Bibbiena-Ortignano Raggiolo

Quasi 6 abitanti su 10 hanno negato la fusione nei due comuni aretini. A Ortignano ha prevalso il No con il 59,63%, a Bibbiena poco meno: il 56,11%. I comuni rimarranno separati

Referendum Asciano-Rapolano

Risultati divisi nel senese. Asciano più che favorevole alla fusione con il 61,6%. Rapolano 'indipendentista' ha scelto il No con il 69,7%. I comuni rimarranno separati

Referendum Montepulciano-Torrita

Non è stata gradita l'ipotesi di municipio unico. Il No ha raccolto il 53,6% nella patria del vino rosso e ben il 76,7% a Torrita. I comuni rimarranno separati

I COMMENTI

Vince il NO, i cittadini del Comune di Rapolano Terme respingono la fusione. Inconfutabile il risultato delle urne: il NO vince con il 70% circa dei voti

Il Comitato per il No esprime la sua gioia per il risultato del referendum consultivo per la fusione dei Comuni di Rapolano Terme e Asciano dove la maggioranza dei cittadini ha bocciato la fusione proposta. I dati del referendum sono inconfutabili: in totale, nel computo complessivo delle urne dei comuni di Asciano e Rapolano, la somma dei NO, 2546, supera abbondantemente quella dei SI, 1938. Nel solo Comune di Rapolano Terme, netta vittoria per il NO che ha toccato il 70% circa delle preferenze.

“La prima cosa da dire è grazie - sottolinea Doriano Mazzini, presidente del Comitato del No -. Un sentito ringraziamento va a tutti i cittadini che hanno partecipato e sostenuto le ragioni del No in tutti questi mesi: con 1834 voti nel solo Comune di Rapolano Terme, due terzi dei cittadini votanti hanno detto NO ad una proposta di fusione sbagliata e insostenibile”.

I risultati di Rapolano e Serre, ma anche quello di Asciano dove si è registrata una bassissima affluenza, mettono in discussione il meccanismo stesso delle fusioni: i cittadini hanno capito e compreso che non è con questi escamotage politici che si assicura un futuro ai nostri territori. Adesso si apre una nuova stagione, ribadisce il Comitato del No, che aggiunge: coloro che hanno innescato, in maniera sconsiderata, questa assurda guerra tra cittadini e comunità se ne dovranno assumere la totale responsabilità.

Casucci (Lega): "Sfuma ipotesi Ortignano-Bibbiena"

“I cittadini si sono espressi e secondo gli orientamenti assunti dal Consiglio regionale, la fusione fra Ortignano-Raggiolo e Bibbiena non avverrà. Il nostro auspicio, è che tutti i Gruppi consiliari in Regione si adoperino velocemente per rivedere l’attuale normativa in merito alle citate fusioni. In questi processi, come abbiamo ribadito anche nell’aula consiliare pure per quel che concerne il predetto progetto di fusione è fondamentale il massimo coinvolgimento dei residenti; nel caso specifico abbiamo rilevato per il Comune di Bibbiena una scarsa partecipazione dei cittadini. Ad ogni modo tale progetto di fusione è chiaramente fallito.”

Tra le colline del Chianti e della Valdelsa stravince il sì

Il Comune di Barberino Tavarnelle è realtà. E’ “nato”, riconosciuto nel parere espresso dalle comunità, il nuovo ente che fonderà in un unico comune le amministrazioni comunali di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa. Su entrambi i territori i voti favorevoli, dichiarati nell’ambito della consultazione referendaria che si è tenuta domenica 11 e lunedì 12 novembre, hanno raggiunto percentuali molto alte. A Tavarnelle l’82,11 per cento del sì ha prevalso sulla posizione contraria che si è attestata sul 17,89 per cento. E’ nel comune guidato dalla giunta Baroncelli che all’appello di recarsi al voto per esprimere il proprio parere sull’istituzione del comune unico hanno risposto 2979 cittadini corrispondenti al 49,09 per cento degli aventi diritto al voto. Per l’esattezza sono stati rilevati 2424 si e 530 no.

A Barberino Val d’Elsa sono stati 1.264 si a decretare la vittoria del comune unico contro 602 schede contenenti il voto opposto. La percentuale complessiva di chi ha fatto sentire il proprio sostegno a favore del comune unico ha raggiunto quota 67,73 per cento, quelli contrari si attestano sul 32,27 per cento. “E’ un risultato straordinario, superiore alle nostre aspettative – dichiarano i sindaci Giacomo Trentanovi e David Baroncelli – la sfida era molto complessa, non era facile dopo secoli di storia modificare l’assetto istituzionale dei comuni ma la nostra è una  comunità che da anni pensa in modo unitario, le associazioni operano insieme, i comuni lavoravano da tempo in maniera congiunta, come testimonia il lungo percorso amministrativo che spazia dalle gestioni associate all’istituzione dell'Unione comunale, il nostro tessuto sociale è già una realtà unica, vincere in tutte le sezioni di tutto il territorio è stata una soddisfazione eccezionale, un trionfo accompagnato da punte altissime e dalla prevalenza dei sì. Terminati i festeggiamenti che oggi stiamo condividendo con tutta la nostra comunità, inizieremo a lavorare sugli adempimenti, lo statuto è già stato delineato da una commissione consiliare, procederemo con la riorganizzazione e la predisposizione del nuovo comune". In virtù della fusione approvata, il Comune unico di Barberino e Tavarnelle, che formalmente nascerà dal 1 gennaio 2019, riceverà un contributo fino ad un massimo di  22milioni da finanziamenti statali e regionali. “Da oggi si apre un grande periodo di prosperità – concludono i sindaci -  legato non soltanto al peso economico del contributo ma soprattutto alla possibilità di vedere oltre e lavorare e costruire il futuro insieme”.



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