Decreto Genova, Milani (PD): "70 posti di lavoro in meno a Firenze"

"Il Governo del Popolo, con l’ok definitivo del Senato, dopo 3 mesi e 1 giorno dalla tragedia, dedica solo 16 articoli su 46 alla città di Genova ed è sull'art.25, sulla gestione delle pratiche di condono pendenti a Ischia e sull'art.41 sullo smaltimento dei fanghi di depurazione che si consuma lo strappo politico.

Quanto accaduto a Genova il 14 agosto scorso non può essere considerato una fatalità, è infatti un accadimento di una gravità assoluta per la quale è necessario che sia fatta luce sulle responsabilità e sulle cause, individuando, senza indugio, chi ha avuto responsabilità amministrative e se ce ne sono politiche.

Nel decreto Genova però c'è dell'altro, c'è anche qualcosa che riguarda la nostra città, c'è la previsione per la quale, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, con sede a Firenze dalla sua istituzione nel 2008, viene soppressa e l’esercizio delle relative funzioni è attribuito ad una nuova Agenzia, con sede in Roma presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Uno scippo vero e proprio per Firenze e per 70 persone che per lavorare, dal 1 gennaio andranno tutti i giorni a Roma.

Questo Consiglio Comunale, sempre attivo e attento sul versante occupazionale non starà con le mani in mano. Per questo mi sento in dovere di chiedere anche alle colleghe 5 stelle: se volete bene a Firenze chiamate il Ministro Toninelli e persuadetelo a lasciare a Firenze gli attuali lavoratori dell'Agenzia. Anche da queste cose si vede chi sta con Firenze e chi no".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa



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