Il Poderuccio compie trent'anni, il traguardo della struttura di socializzazione per disabili

il sindaco con la responsabile del centro "il Poderuccio" Lorena Blasutti e un ospite della struttura

Il Poderuccio, centro di socializzazione per disabili di Buonconvento, ha festeggiato i trent’anni di attività con una festa che si è svolta lo scorso fine settimana. Sono stati tre decenni di un servizio pubblico fondamentale, attualmente affidato alla cooperativa Comunità e persona. Tutto nacque nel novembre del 1988, nei locali del Comune di Buonconvento di via Don Minzoni, con un’attività in convenzione con la Usl 30, diventata poi Ausl 7. Inizialmente ospitava sei utenti provenienti dai Comuni di Buonconvento e Montalcino. Con il passare degli anni sono emersi nuovi bisogni sul territorio che hanno portato all’accoglienza di una quindicina di ragazzi provenienti anche da San Giovanni d’Asso, Asciano, Rapolano Terme e Monteroni d’Arbia. “Un esempio di buona gestione del denaro pubblico”, afferma il sindaco Paolo Montemerani, che ha celebrato insieme agli operatori, agli ospiti del centro e alle loro famiglie, una ricorrenza carica di soddisfazioni per i risultati ottenuti.

La svolta, per Il Poderuccio avvenne alla fine degli anni Novanta. A quel punto la cooperativa Comunità e persona, in un clima di rafforzata fiducia e collaborazione tra gli operatori del centro, le famiglie (una componente fondamentale dell’operazione, da tanti punti di vista) e il territorio, decise di costruire una residenza per soggetti diversamente abili, in sinergia con il Comune di Buonconvento, che ha messo a disposizione il terreno con diritto di superficie per 90 anni, e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che contribuì con 700 milioni di lire. Nell’agosto del 2005 il centro di socializzazione Il Poderuccio si trasferisce nei nuovi locali, in convenzione con il Comune di Buonconvento, poi con la Ausl Toscana Sud Est ed infine con l'attuale Società della salute senese.

La permanenza al centro Il Poderuccio completa l’anello mancante dell’autonomia nei soggetti dai 16 ai 55 anni, con un lavoro finalizzato a stimolare e potenziare le capacità e la crescita di ogni singolo ragazzo, favorendo il suo inserimento sia all’interno del centro che all’esterno. Ad esempio, vengono allestiti dei piccoli laboratori con funzione di terapia occupazionale e, grazie all’Associazione dei genitori del Poderuccio, si svolgono attività di musica e teatro. Attualmente i ragazzi ospitati sono tredici, alcuni presenti da tanti anni, con continui inserimenti da parte della Società della salute. “In questi anni – osserva l’assessore comunale al Sociale Costanza Monaci – la struttura ha funzionato anche come ricovero di sollievo per coloro che la frequentano durante la settimana. L'esperienza è stata così significativa da essere riproposta all’interno del progetto ‘Dopo di noi’ per il percorso di autonomia individuale, grazie alla Regione Toscana, alla Società per la salute e al Terzo settore”.

Fonte: Ufficio Stampa



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