Un "baccello con l'ombrello"

Il 21 novembre 2007, Steve McClaren, allenatore della nazionale inglese, si rese ridicolo di fronte a tutto il paese riparandosi dalla pioggia


Lo sport riserva sempre l'occasione per un riscatto, devono aver pensato i numerosi tifosi inglesi che domenica sera hanno assaporato il sapore dolce della vendetta. Con un gol in zona Cesarini del centravanti Harry Kane, la nazionale dei Tre Leoni ha ribaltato le sorti del match di Nations League contro la Croazia, condannando gli avversari alla retrocessione nella neonata competizione UEFA e qualificandosi per le final four della prossima primavera a spese della Spagna. Il successo in rimonta, colto contro i vice-campioni del mondo, rappresenta un'evidente rivincita proprio sulla semifinale di Russia 2018, quando erano stati gli slavi a rovesciare in extremis l'andamento di una gara durante la quale avevano a lungo inseguito. Per gli appassionati britannici con la memoria più lunga, il 2-1 di Wembley ha inoltre vendicato una sconfitta ancora più bruciante, quella che il 21 novembre 2007 costò all'Inghilterra l'eliminazione dalla fase conclusiva degli Europei di Austria e Svizzera.

Con l'imperativo di conquistare almeno un pareggio per accaparrarsi il secondo posto nel girone “E” di qualificazione a Euro 2008, i maestri inglesi dovevano ospitare nell'ultima partita la già promossa Croazia. Sul regale campo di Wembley, zuppo d'acqua e fango come raramente succede anche a quelle piovose latitudini, i padroni di casa persero inopinatamente per 2-3, cedendo il pass per gli Europei alla Russia, che nelle stesse ore prevalse di misura su Andorra.

Il fallimento fu imputato, come accade quasi sempre, al coach Steve McClaren, che i tabloid d'Oltremanica ricoprirono d'improperi non soltanto per le sue scriteriate scelte tecnico-tattiche. McClaren era subentrato a Sven Goran Eriksson dopo i Mondiali del 2006, guadagnandosi il poco lusinghiero appellativo di Second choice Steve, dato che aveva ottenuto l'incarico solo perché Luiz Felipe Scolari aveva declinato l'originaria offerta della Football Association (FA). Dopo un avvio promettente, McClaren incappò in una desolante serie di cinque incontri con appena un gol segnato, che relegò la squadra al quarto posto nel gruppo di qualificazione. Il richiamo in squadra di David Beckham, inizialmente giubilato, contribuì a risollevare le sorti della nazionale, che avrebbe ottenuto la qualificazione all'ultima partita – come già anticipato – strappando un pareggio casalingo alla prevedibilmente appagata Croazia.

Il tecnico croato Slaven Bilic con il berretto di lana

Il tecnico croato Slaven Bilic con il berretto di lana

Per il confronto decisivo, costretto a fare a meno per diversi motivi di John Terry, Rio Ferdinand, Wayne Rooney e Michael Owen, McClaren optò per un assetto assai difensivistico, spedendo in panchina l'idolo Beckham e assegnando il suo posto a Shaun Wright-Phillips. In porta, schierò inoltre l'esordiente Scott Carson, una cui clamorosa défaillance propiziò l'iniziale vantaggio croato di Kranjcar, presto duplicato da un rapinoso gol di Olic. Dopo il riposo, McClaren inserì Beckham e i padroni di casa si produssero in un veemente assalto, che fu coronato da un rigore di Frank Lampard e dal pareggio di Peter Crouch, quest'ultimo assistito proprio da un preciso cross di Beckham. Proprio mentre lo stadio era pronto per i festeggiamenti, Mladen Petric superò l'ancora disattento Carson da fuori area e il destino inglese fu segnato.

Steven Gerrard, Frank Lampard e Sol Campbell lasciano il campo di Wembley dopo la sconfitta contro la Croazia

Steven Gerrard, Frank Lampard e Sol Campbell lasciano il campo di Wembley dopo la sconfitta contro la Croazia

Tuttavia, McClaren fu soprattutto messo all'indice e ridicolizzato da un titolo di giornale e da una fotografia, che lo ritraeva durante la partita a bordo campo, riparato da un ombrello bicolore. L'inconsapevole allenatore dichiarò in seguito di essere entrato sul terreno di gioco per seguire il riscaldamento, mentre stava diluviando. Avendo adocchiato il collega croato Slaven Bilic che se ne stava sotto la pioggia scrosciante con un berretto di lana, pensò che se avesse fatto altrettanto sarebbe stato preso in giro dal mondo intero. Allora, vide un ombrello nei pressi della panchina, un ombrello con lo stemma della FA, e ritenne che un para-pioggia sarebbe stato una soluzione più conveniente. Decise altresì di continuare a impugnarlo anche durante la partita, aggiungendovi addirittura un bicchiere con una bevanda calda, quasi assumendo l'aria di un distinto lord inglese, intento a sorseggiare il proverbiale tè nella propria residenza di campagna, con una plaid a scacchi sulle gambe e di fronte a un camino scoppiettante.

Il titolo e la foto sul Daily Mail

Il titolo e la foto sul Daily Mail

Dal teleschermo, la scena fece inorridire Andy Townsend, vecchio centrocampista di Chelsea e Aston Villa, che, incredulo, invitò la moglie a osservare lo spettacolo. La donna guardò e se ne uscì con una battuta fulminante: "A wally with a brolly" - in italiano, per conservare l'assonanza, potrebbe suonare come "un baccello con l'ombrello". Townsend telefonò la caustica definizione all'amico Lee Clayton, capo-redattore del Daily Mail, e l'indomani la ridicola immagine di McClaren campeggiava in tutte le edicole del Regno Unito: la FA lo licenziò il giorno stesso.

Paolo Bruschi