Dal S. Andrea d’Oro alla ‘cera’, una giornata tutta empolese

Vive come sempre fra storia e attualità, fra sacro e profano il giorno del nostro santo patrono, Sant’Andrea, discepolo di Gesù nato a Betsaida nell'anno 6 avanti Cristo e morto proprio il 30 novembre dell'anno 60. La città vive infatti una giornata di festa e gli empolesi la trascorrono seguendo alcuni riti che l’accompagnano da sempre. Il più antico è senza dubbio la consegna della cera da parte dell’amministrazione al Proposto durante la Santa Messa delle 18.30 in Collegiata. Se ne trova traccia già nel libro del Proposto di Empoli, Monsignor Gennaro Bucchi, dal titolo ‘Guida di Empoli illustrata’, pubblicazione del 1906. "Nel giorno della festa di questo santo patrono si legge - veniva fatta l'offerta dal Comune, dalle milizie e dalle Arti della lana, speziali, fondachi, rigattieri e sarti, merciai, velettai e cappellai, legnaiuoli, muratori e pizzacagnoli, fabbri e maniscalchi, cuoiai e calzolai, tessitori e battilana, osti e beccai, fornai e panattieri, uccellatori e navicellai...". E, da un documento del XVIII secolo, emerge poi come il Comune continuò a stanziare annualmente la spesa per 6 libbre di cera da donare alla Chiesa della Collegiata (nel 1791 la spesa fu di lire 15.16). Ora la cifre sono ovviamente diverse e quelle professioni non esistono più, ma il momento nel quale il Sindaco Brenda Barnini compierà il gesto sarà significativo ed evocativo della Empoli che fu, il segno dell’unità di intenti fra la Chiesa locale e l’amministrazione pubblica che prosegue ancora oggi e che, visto il difficile momento che la nostra società sta attraversando, è particolarmente importante e significativo.
La giornata inizierà con la consegna alle 11 del Sant’Andrea d’Oro al Cenacolo degli Agostiniani (quest’anno i premiati saranno le associazioni Cetras, Arca e Aristogatti che si occupano di animali in città) e di sicuro, nel pomeriggio, ci sarà chi partirà per Firenze dove, da tradizione, gli empolesi vanno per i primi regali da acquistare in vista del Natale ormai vicino. Le cose da fare, insomma, non mancano e partecipare sarà bello e significativo. Buon Sant'Andrea alla nostra città ed a tutti gli empolesi.

Marco Mainardi

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