'Insegnare a insegnare', i prof. di Unipisa tornano sui banchi per migliorare la didattica

I professori dell’università di Pisa ritornano tornano sui banchi per migliorare la qualità didattica e imparare a insegnare grazie agli stessi studenti. Venerdì 30 novembre è partito il nuovo progetto dell'Ateneo pisano "Insegnare a insegnare", un percorso di approfondimento delle competenze utili per l'insegnamento universitario dedicato in prima battuta ai nuovi e ai potenziali docenti. Circa un centinaio di ricercatori, professori e dottorati si sono ritrovati nell'aula magna del dipartimento di Matematica per l'inaugurazione del corso, alla presenza del rettore Paolo Mancarella, del prorettore per la Didattica, Marco Abate, e dei professori Maria Antonella Galanti e Luca Fanucci.

 “Vi invito a tenere sempre aperta la capacità di apprendere – ha detto il rettore Mancarella in apertura agli allievi del corso - c’è una frase di Bertolt Brecht che mi sono appuntato “durante i miei nove anni delle scuole superiori non sono riuscito a insegnare niente ai miei professori”, credo che questo spieghi benissimo quello che intendo, per insegnare non bisogna davvero smettere mai di imparare”.

Dopo i saluti istituzionali, la prima lezione è stata quindi tenuta dal professor Ettore Felisatti, dell'Università di Padova, che coordina il progetto e che in questa occasione ha anche presentato i risultati dell'indagine svolta tra i partecipanti sull’immagine che hanno della figura del docente.

Il progetto "Insegnare a insegnare", che andrà avanti sino a giugno del prossimo anno, prevede un ciclo di incontri a cadenza mensile con esperti italiani e stranieri, accademici e non. Nel corso delle lezioni saranno forniti spunti e idee per migliorare la qualità dell’insegnamento, discutendo di metodologie di insegnamento, strumenti di e-learning, didattica orientata sui bisogni degli studenti e tecniche comunicative e performative.

"Insegnare - ha detto il prorettore alla Didattica, Marco Abate - è una parte fondamentale del mestiere dei professori e dei ricercatori universitari, anche se spesso questo compito viene svolto in modo individuale, senza momenti di confronto con altri o scambi di idee sulle metodologie usate o utilizzabili. La nostra iniziativa è nata proprio per rispondere a queste esigenze in modo da migliorare la qualità complessiva della didattica nel nostro Ateneo".

Fonte: Università di Pisa - Ufficio Stampa



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