'All’Origine della Gratuità', a Firenze la festa di chi dedica la sua vita agli altri

L’essenza della gratuità è nel lavoro quotidiano di Rose Busingye, la presidente Meeting Point International Kampala Uganda, che si prende cura dei pazienti malati di Aids e di altre malattie infettive, dei loro piccoli orfani e si occupa dell’educazione dei giovani. La sua testimonianza è stata al centro dell’atteso convegno “All’origine della gratuità”, che si è tenuto questa mattina nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Un  evento che da otto anni celebra e raccoglie le esperienze del mondo del volontariato organizzato da Voltonet, Compagnia delle Opere Sociali, Misericordia di Firenze con il sostegno di Cesvot, della Fondazione CR Firenze e l'adesione di molte associazioni.

È stata anche l’occasione per celebrare, come lo scorso anno, il ricordo don Paolo Bargigia, portato via dalla Sla due anni fa. Sacerdote dal 1985, ha sempre lavorato a contatto con i ragazzi, nella parrocchia del Sodo e insegnando nelle scuole, come al liceo Dante. A Lima, come in Italia, è diventato padre spirituale di tanti giovani. Con la malattia, la sua vocazione si è rafforzata e il suo lavoro  si è intensificato ben oltre il limite consentito dalle sue condizioni. Un uomo che è diventato esempio di altruismo e solidarietà e per questo a lui è stato intitolato il premio Gratuità, quest’anno vinto dal “Gruppo Perché no?”. Un’associazione di volontariato fatta da ragazzi, il più piccolo ha 9 anni il più grande 29, che ha vivacizzato la vita di Borselli, un piccolo paese sull’Appennino, creando dal nulla attività ricreative, rinsaldando relazioni tra i compaesani e rafforzando il senso di comunità che unisce generazioni e recuperando luoghi che erano abbandonati, come la loro sede, il vecchio cinema del paese. La forza di volontà di questi ragazzi è stata contagiosa e la loro idea è diventata un progetto di sviluppo e valorizzazione del territorio,  attraverso la creazione di un “agririfugio”, di ecomusei e attività di turismo ambientale e culturale

La giornata si è aperta con i saluti dell'assessore al welfare Sara Funaro, assessore al Welfare del Comune di Firenze che ha consegneto le Chiavi della Città a Rose Busingye,  e del Cardinale Giuseppe Betori. A moderare il convegno, Stefano Parati, responsabile CDO Opere Sociali Toscana. E’ intervenuto anche Arnold Kato, ospite del Meeting Point International Kampala Uganda.

"Mi rallegro nel vedere tante energie, provenienti da realtà molto diverse fra loro, messe all’opera a favore di tanti bisogni della nostra gente e in vari campi della vita sociale. - ha detto l'Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori. - Non solo, mi rallegro anche perché questo annuale convegno intende ogni volta approfondire le ragioni del nostro agire verso i più bisognosi in modo da non affievolire le energie e trovare anche modi nuovi e motivati di intervento nei settori a cui ci rivolgiamo. Per questo il titolo del convegno è ogni volta significativo e ricorda a tutti che il gesto di carità che contraddistingue l’agire cristiano ha sempre bisogno di riscoprire la sua origine, la sua ragione profonda, pena il ripiegamento su di sé, sulla smania di risultati, sull’efficientismo organizzativo, sull’ansia da prestazione, sull’autocelebrazione della propria opera, che tolgono tante energie alla carità. Il mio augurio - ha concluso il card. Betori - è che il nostro ritrovarci quest’oggi, ci aiuti a riscoprire cosa c’è all’origine dei nostri gesti e opere di carità, ovvero che la gratuità che vogliamo vivere è il riflesso della gratuità di Dio nei nostri confronti. Lasciamoci commuovere di nuovo dalla carità di Dio in Cristo, per ritrovare gusto ed efficacia nelle nostre opere".

Assegnato il premio per  seconda edizione del premio giornalistico nazionale “Comunicare la gratuità”. Quest’anno hanno partecipato da tutta Italia ben 80 giornalisti, più del doppio rispetto allo scorso anno. Il concorso è nato per dare nuovo risalto alle buone notizie, quelle che spesso non guadagnano le prime pagine dei giornali, ma che meritano di essere raccontate. Il  riconoscimento (e un premio di mille euro in denaro)  è stato assegnato a Fausta Chiesa, che ha raccontato la storia del campione di motocross Vanni Oddera, dalle gare alla mototerapia per regalare sorrisi a malati e disabili, grandi e piccini.

Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare del 24 novembre.

Fonte: Ufficio Stampa



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