Una giustizia più vicina al cittadino: a Empoli lo sportello di prossimità. Lo inaugura il Ministro Bonafede

Empoli fa scuola per una Giustizia più vicina al cittadino. È stato inaugurato oggi lo sportello giudiziario di prossimità presso l'ufficio del Giudice di Pace. Si tratta di una delle tre sperimentazioni già avviate in Italia all'interno di un progetto che prevede oltre 1000 sportelli in tutta la penisola entro la fine del 2019.

Oggi il Ministro della Giustizia Alfredo Bonafede ha firmato il protocollo per l'apertura degli sportelli a Firenze e Empoli e ha presenziato all'inaugurazione. Con lui ad Empoli c'era tra gli altri il sindaco Brenda Barnini, l'assessore regionale Vittorio Bugli, l'onorevole Dario Parrini, la presidente della Corte d'appello di Firenze Margherita Cassano, la presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo, il presidente dell'Ordine degli avvocati di Firenze Sergio Paparo e il presidente dell'Associazione Avvocati di Empoli Gian Paolo Stefanelli.

"Il Ministero - esordisce Bonafede - ha consapevolezza del fatto che la perdita di alcuni tribunali ha creato un venir meno della giustizia in città. I cittadini hanno di fatto subito il danno della centralizzazione.Viviamo in un quadro drammatico dove la Giustizia è sentita distante dalle esigenze, difficilmente accessibile e con tempi lunghissimi. Stiamo cercando di ridargli un volto più vicino al cittadino. La Toscana e Empoli si conferma una realtà che vuole essere avanti a tutti".

Il Ministero ha coinvolto nella sperimentazione degli sportelli di prossimità la Toscana, il Piemonte e Liguria. La Regione Toscana nello specifico ha creduto fortemente nel progetto e ha raccolto l'adesione di 14 comuni. Tra questi appunto Empoli e Firenze che oggi hanno potuto dare il via alla fase 'operativa'.

Lo sportello empolese, che si occuperà delle pratiche di volontaria giurisdizione dando la possibilità di non doversi recare al Tribunale di Firenze, sarà attivo concretamente dal 14 gennaio. Un vero e proprio esperimento che il Ministero vuole estendere in tutta Italia e che si inserisce in un piano di politica giudiziaria complessivo: "Dobbiamo superare l'idea di Giustizia - spiega Bondafede - nei confini rigidi di un ufficio. Mi piace l'idea di uffici di prossimità anche negli ospedali e in tutti quei luoghi vicini al cittadino. Questo darebbe l'idea di uno stato che non è diviso in compartimenti stagni, ma che offre una rete capillare di servizi".

Lo sportello di prossimità è il frutto di una 'collaborazione interistituzionale' senza la quale non sarebbe stato possibile niente di tutto ciò, questo quanto precisato con forza dal sindaco Barnini: "Ci siamo messi a disposizione per questo esperimento da cui crediamo possa venire una buona pratica da estendere sul territorio nazionale. Questo progetto è stato possibile solo grazie ad un enorme lavoro di collaborazione tra istituzioni locali, Ministero, Tribunale e l'Associazione degli Avvocati di Empoli".

Sulla stessa linea d'onda il Ministro Bonafede che lancia anche un appello: "Nel settore della Giustizia non si fa niente senza il lavoro di squadra e qui a Empoli ne è una dimostrazione. Serve un lavoro di squadra trasversale, occorre che ogni politico metta da parte il suo colore e rifletta sugli interessi dei cittadini. Lancio quindi anche qui il mio appello a collaborare con il Ministero per migliorare il sistema della Giustizia perché senza un lavoro complessivo non ci sarebbe stato quello che oggi potete toccare con mano qui a Empoli".

L'Ufficio di prossimità arriva a Empoli a confermare un cambio di rotta rispetto alla centralizzazione che portò alla chiusura del Tribunale di Empoli e poi del Giudice di Pace: riaperto quest'ultimo, infatti, il nuovo sportello è un ulteriore tentativo di riportare alcune competenze vicino ai cittadini.

"Fu un brutto giorno la chiusura del Tribunale - spiega Barnini - e lo fu ancora di più quella del Giudice di Pace. Gli empolesi non potevano rimanere privi di servizi giudiziari e ci siamo messi all'opera. Dopo la riapertura del giudice di Pace abbiamo deciso di affrontare affrontare questa nuova sfida anche con i timori che questa porta con sé e coscienti delle responsabilità verso i cittadini. Ribadisco che niente sarebbe stato possibile senza la collaborazione di tutti i soggetti"

Ma l'inversione di rotta sembra più un 'rallentamento' fatto con il senno di poi: la riapertura del tribunale a Empoli non è una possibilità contemplata dal Governo e c'è ancora tanto da fare per una vera 'giustizia decentrata'.

"In questo momento - spiega Bonafede - non siamo in condizioni di riaprire tribunali. Stiamo lavorando per il primo immediato avvicinamento come gli uffici di prossimità e stiamo monitorando anche gli effetti della chiusura dei tribunali per comprendere quale sia stato l'impatto e cercare una soluzione".

L'Ufficio di prossimità

L’ufficio darà informazione, assistenza e gestione di pratiche di volontaria giurisdizione per il Tribunale. Si stima che l’utenza sarà principalmente costituita da persone non abbienti, che necessitino di amministratori di sostegno, tutele, curatele o debbano comunque affrontare procedimenti dove le parti stanno in giudizio senza l’ausilio di un legale.

Il progetto è stato reso possibile grazie ai Fondi europei (Pon Governance e capacità istituzionale); il Ministero della Giustizia ha previsto come obiettivo tematico la realizzazione del progetto complesso denominato 'Ufficio di prossimità' le cui finalità sono creare una nuova prospettiva verso la giustizia di prossimità che preveda la presenza sul territorio di nuovi punti di contatto e accessi al sistema giustizia, specialmente nei territori interessati dalla revisione delle circoscrizioni giudiziarie; promuovere un ‘servizio-giustizia’ più vicino al cittadino e ed in particolare alle ‘fasce deboli’ attraverso la creazione di Uffici di prossimità in collaborazione tra Uffici giudiziari ed Enti territoriali.



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