Sport, scuola e rispetto: San Miniato dice no al bullismo

(foto da Facebook)

San Miniato dice no al bullismo e lo fa di fronte a centinaia di ragazzi delle scuole medie e superiori. Si è tenuto oggi, sabato 15 dicembre, il convegno Noi e voi contro il bullismo: i giovani delle Buonarroti di Ponte a Egola e del liceo Marconi hanno partecipato all'iniziativa che aveva come tema principale anche lo sport. L'iniziativa, organizzata dal Coni col sostegno del Comune e presentata dal giornalista di gonews.it, ha accolto all'Auditorium di piazza Buonaparte esperti di sport, diritto e scuola, oltre a rappresentanti istituzionali e membri delle molte associazioni sportive sanminiatesi.

Il sindaco 'padrone di casa' Vittorio Gabbanini e il presidente della consulta dello sport Mauro Quagli hanno portato l'esempio di San Miniato e dello sport della Rocca, da sempre contro bullismo e discriminazione. Alessandra Nieri del Coni ha aperto le danze parlando dell'importanza di fare rete per "prevenire un fenomeno come questo che, con l'avvento dei social, si è fatto ancora più difficile da estirpare". Il lavoro da fare c'è, ma San Miniato e la Toscana sono sulla strada giusta.

Francesco Banchelli, avvocato e membro della Scuola Regionale dello Sport, ha parlato del bullismo e del cyberbullismo da un profilo prettamente legale, dato che la legge 71 del 2017 ha regolamentato il fenomeno: "Si deve educare affinché gli episodi di bullismo non avvengano, per questo sono stati individuati referenti nelle scuole e anche la legislazione sta facendo il suo". Della stessa lunghezza d'onda la referente UST Pisa contro il bullismo Michela Lupia: "Dobbiamo far presente che l'aggressività non è forza e spesso le diversità sono una risorsa. La parola chiave può essere anche 'rispetto'".

Trait d'union tra scuola e sport è la formatrice Denise Cavallini, professoressa e stimata atleta, che con un gioco di parole ha voluto mostrare ai ragazzi come agire: "Lo sport non è bullo ma è bello. In certi casi ci sono il bullo e la vittima, però molto spesso troviamo l''asino', ovvero colui che assiste senza intervenire. Invece voglio invitare i ragazzi a parlare e a farsi avanti". Il pedagogista Luigi Mangieri ha invece stimolato le menti dei giovani presenti con alcuni video e i ragazzi hanno potuto dire la loro e confrontarsi con una visione del bullismo che, per loro, è del tutto nuova.

David Spalletti, assessore allo sport e alle politiche sociali a San Miniato, ha portato l'esempio virtuoso dell'Etrusca Basket. La società sanminiatese ha stilato un codice etico che serve sia ai ragazzi sia a educatori, genitori e arbitri: "Lo sport è stare bene tra amici, il bullismo è un problema che si affronta prima di tutto parlandone. Cerchiamo di promuovere il rispetto in tutte le discipline perché lo sport fa bene quando non fa male".



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