Al Teatro Studio l'Operina Brundibar di Gams e Coro Voci Bianche

Venerdì 21 dicembre 2018 alle 21 al Teatro Studio Mila Pieralli di Scandicci (Via Donizetti 58) il Gams Gruppo Amici della Musica Scandicci, in collaborazione con la Scuola di Musica di Scandicci presentano Brundibar Operina musicale, con l'Orchestra GAMS diretta da Volfango Dami, e il Coro di Voci Bianche di Firenze e Scandicci diretto da Lucia De Caro. Ingresso su prenotazione allo 055.755499 il lunedì dalle 9,30 alle 13, dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19,30. Info: www.orchestragams.it , www.accademiamusicaledifirenze.it , www.scuolamusicascandicci.it .

L'operina Brundibár Hans Krása aveva redatto la prima stesura dell'opera fra il 1938 e il 1939 a Praga. Deportato a Terezín nel 1941, la orchestrò nuovamente per i detenuti del campo. L'opera fu rappresentata per la prima volta il 23 giugno 1943 dai ragazzi deportati a Terezín in occasione della visita della Croce Rossa Internazionale e venne replicata per ben 55 volte in pochi mesi. Il compositore, H. Krása, fu deportato ad Auschwitz e ucciso nell'ottobre del 1944. La trama racconta la storia di Pepí?ek e Aninka, due bambini orfani di padre che hanno bisogno di denaro per comprare del latte per la loro mamma molto ammalata. Decidono di fare come Brundibár, il suonatore ambulante di organetto, ovvero di esibirsi per strada danzando e cantando. Ma la gente sembra non curarsi di loro e non versa nemmeno un soldo nel loro cappello. Brundibár, dal canto suo, prepotente e assai burbero, non sopporta la loro presenza, quindi li fa scacciare. I ragazzi non sanno più cosa fare, ma vengono aiutati da tre animali, un passerotto, un gatto e un cane, che coinvolgono l'indomani anche gli scolari del paese riuscendo a scacciare Brundibár e a destare finalmente l'attenzione dei passanti al canto dei bambini. Il cappello di Pepí?ek si riempie di tanti soldini che permetteranno di comprare il latte alla mamma. Tutti intonano un canto di vittoria. La trama, che apparentemente ha tutte le caratteristiche di una storia per ragazzi, rivela metaforicamente l'anelito di vittoria contro la prepotenza e la malvagità, la speranza di giustizia e di libertà. Questo spirito era ben sentito dagli stessi bimbi protagonisti dell'opera come si evince dalla testimonianza di un sopravvissuto: "Quando noi cantavamo dimenticavamo la fame, dimenticavamo dove fossimo; quando eravamo in scena dimenticavamo ogni cosa e quando alla fine cantavamo la canzone della vittoria immaginavamo di aver sconfitto Hitler. C'era tanto potere in questa musica, tanto potere!".

Il ghetto di Terezín Terezín (Theresienstadt) era in origine un complesso militare fortificato a forma di stella, distante 60 km. Praga; costruito da ingegneri militari italiani tra il 1780 ed il 1790 per volontà dell'imperatore Giuseppe II, in memoria della madre Maria Teresa d'Austria, a difesa dell'impero asburgico. Verso il 1880 fu abbandonata dalla guarnigione militare che vi prestava servizio e venne quindi abitata da civili. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu scelta da Reinard Heydrich, capo della R.S.H.A. (Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich) e da Adolf Eichmann, capo di una sezione della Gestapo, quale ghetto ebraico e campo di transito per la deportazione verso l'Europa orientale, in un primo momento dei soli ebrei cecoslovacchi, ed in seguito anche per quelli provenienti da Germania, Austria, Paesi Bassi, Danimarca, Ungheria e Slovacchia. Isolata dal filo spinato e circondata da un fossato nel quale confluivano le acque dei fiumi Làbe e Ohre, Terezín era organizzata in costruzioni di mattone e celle sotterranee. Terezín, dotata di 9 sub-campi, assunse per il regime nazionalsocialista tedesco la triplice funzione di campo di transito, di sterminio e di propaganda. Lo stesso regime presentò Terezín al consesso internazionale addirittura come ghetto modello nel quale gli Ebrei non erano considerati prigionieri, bensì ospiti di una piccola città autogestita da uno Judenrat e nella quale si poteva vivere in condizioni dignitose, con un'attività lavorativa e persino una propria moneta. Inoltre, le autorità tedesche del campo stimolarono i deportati a proseguire le loro attività ricreative e d'aggregazione sociale, facilitandone altresì l'organizzazione. A tale proposito venne autorizzata una visita della Croce Rossa Internazionale, che allarmata dalle voci di uccisioni di massa perpetrate in Europa orientale, chiese ed ottenne di poter visitare un Campo per verificarne le condizioni igienico-umanitarie. Il 23 giugno 1944 gli ispettori della Croce Rossa visitarono una parte di Terezín, accuratamente rimessa a nuovo nei mesi precedenti la visita (prigionieri, infermi ed invalidi furono per ovvie ragioni nascosti ed obbligati a non farsi vedere); inoltre assistettero alla rappresentazione dell'operina per ragazzi e orchestra di Hans Krása, Brundibár. In tale occasione fu anche realizzato un cortometraggio di propaganda intitolato Der Führer schenkt den Juden eine Stadt ("Il Führer dona una città agli Ebrei. Durante l'occupazione nazista a Terezín furono internate 155mila persone, delle quali 35mila vi morirono o furono uccise, 83mila furono deportate verso i campi di Treblinka, Auschwitz-Birkenau e altri lager del Reich. Solo 3807 fecero ritorno a casa. Nel ghetto vissero circa 15mila bambini e ragazzi: alla fine della guerra ne erano rimasti in vita 142.L'Accademia Musicale di Firenze e la Scuola di Musica di Scandicci insieme all'orchestra Gams Ensemble hanno realizzato la prima produzione di Brundibár nel 2005 e hanno registrato nel 2006 un CD dell'operina.La produzione è stata insignita della medaglia d'Argento della Presidenza della Repubblica e delle medaglie di bronzo del Senato e della Camera della Repubblica Italiana. Il cd dell'opera, uscito nel 2007 in distribuzione nazionale per EMA Records, è in assoluto la prima incisione nazionale di questo lavoro interamente cantata da bambini in lingua italiana, ed è entrato a far della documentazione di musei e centri nazionali dedicati all'Olocausto.

Personaggi e interpreti
Brundibár > Riccardo Rocchi Aninka > Teresa Pacciotti
Pepíek > Annachiara Felicioni Passero > Alice Masini
Gatto > Stella Cecchi Cane > Costanza Romano
Poliziotto > Eleonora Nardi Lattaio > Anna Fracchiola
Gelataio > Bianca Puccianti Fornaio > Gaia Esposito
Gli amici di Aninka e Pepí?ek:
Giovanni Agovino, Baldini Chiara, Carolina Benvenuti, Marco Benvenuti, Gloria Bostan, Sara Ceccatelli,
Ginevra Consigli, Emma Conti, Margherita Conti, Gaia Cortelli, Arianna Dainelli, Sara Degl'Innocenti,
Arianna Dolfi, Sofia Dolgopiatoff, Aurora Donini, Giovanni Felicioni, Agata Filippelli Sacco, Emma Forconi,
Ramona Gainuta, Achiropita Gallo, Naima Ieri Monti, Giulia Ingrassia, Tommaso Lastrucci, Gilda Lisi, Greta Livieri, Maya Chiara Lucchesi, Stella Marino, Noemi Marino, Naima Mastroianni, Vanessa Mechi, Anna Morandi, Bianca Morandi, Sofia Moretti, Anna Pacciotti, Lara Panconi, Giulia Pasquini, Matilde Pasquini, Chiara Pieraccini, Aurora Piva, Nicole Romoli, Carmen Paola Rosario, Virginia Serni, Benedetta Simeoli, Sofia Spano, Andrea Spedaliere, Cristina Spedaliere, Ginevra Tassi, Marta Torriani, Brigitta Travagli, Rebecca Vignozzi, Irene Zacchei, Marta Zecchi
Prologo: voci recitanti
Carolina Benvenuti, Gloria Bostan, Margherita Conti, Arianna Dainelli, Sofia Dolgopiatoff,
Ramona Gainuta, Naima Ieri Monti, Gilda Lisi, Vanessa Mechi, Bianca Morandi, Matilde Pasquini,
Chiara Pieraccini, Nicole Romoli, Carmen Paola Rosario, Virginia Serni, Benedetta Simeoli, Marta Torriani.
Preparatore coro e bambini solisti Lucia De Caro
Regia Eva Tonietti
Assistente tecnico Leonardo Dolfi
Coordinamento e segreteria Raffaella Sardi, Vittoria Cartocci, Mirko Peluso, Valentina Balest

Fonte: Comune di Scandicci - Ufficio Stampa



Tutte le notizie di Scandicci

<< Indietro

torna a inizio pagina