Consiglio regionale, ok finanziaria ed Erp. 3.5 milioni per ponte sull'Arno a Fibbiana

Il Consiglio regionale ha votato questa mattina la proposta di legge “Bilancio di previsione finanziario 2019-2021”, approvandola a maggioranza. A favore hanno votato i gruppi del Pd e di Art.1-Mdp, mentre tutti i gruppi di opposizione (Movimento 5 stelle, Lega, Gruppo misto-Tpt, Sì – Toscana a sinistra, Fi e Fdi) si sono espressi con voto contrario. L’Aula ha anche approvato numerosi ordini del giorno collegati all’atto.

Il primo, presentato da Sì-Toscana a Sinistra e illustrato da Tommaso Fattori, chiede l’impegno della Giunta nello stanziare risorse per “incoraggiare e sostenere la creazione capillare di centri per il riutilizzo dei rifiuti sul territorio toscano”. Il riutilizzo, ha sottolineato il consigliere, è la prima azione utile, prima del riciclo, per diminuire il numero dei rifiuti prodotti in Toscana.

Il secondo ordine del giorno approvato, presentato dal Movimento 5 stelle, impegna la Giunta a prevedere nel bilancio di previsione 2019-2021 lo stanziamento di specifiche risorse destinate “alle aziende agricole toscane attive nella coltivazione e trasformazione delle piante officinali”, per valorizzare “questo importante settore agricolo”.

Ancora, è stato dato il via libera a un ordine del giorno, a firma dei consiglieri di Sì-Toscana a Sinistra, che impegna la Giunta, come ha spiegato Tommaso Fattori, a “reperire gli opportuni finanziamenti, sia in ambito regionale che europeo, per garantire un impegno costante ed efficace volto al contrasto del degrado delle periferie, attraverso interventi su tutte le aree a rischio presenti in Toscana”. Leonardo Marras (Pd) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo, avvertendo però “che è necessario allargare lo sguardo, perché pensare che il contrasto al degrado delle periferie si possa fare solo con i fondi regionali è riduttivo”.

Sì anche a un ordine del giorno che prevede l’estensione delle tariffe agevolate per i servizi di trasporto pubblico locale nell’area fiorentina a favore degli studenti universitari. E’ stato infatti firmato qualche mese fa a questo proposito un accordo tra Regione, Comune di Firenze, Ardsu (Azienda regionale per il Diritto allo studio universitario), Università di Firenze e la società One Scarl, che gestisce il contratto ponte per il trasporto pubblico locale nell’area fiorentina. L’ordine del giorno, presentato da Sì Toscana a Sinistra, impegna la Giunta a trovare le risorse per “estendere la sperimentazione in atto con l’ateneo fiorentino anche alle Università di Pisa e di Siena” e a comprendere tariffe agevolate anche per il sistema ferroviario regionale.

Approvato, infine, anche un ordine del giorno, ancora una volta presentato da Sì-Toscana a Sinistra, sulla bonifica dall’amianto. Come ha spiegato Tommaso Fattori l’atto, anche a seguito di alcune modifiche concordate con Ilaria Bugetti (Pd), impegna la Giunta ad adottare nei prossimi mesi il piano regionale di tutela dall’amianto, a verificare i fondi europei, nazionali e regionali, destinati a sostituire le coperture di amianto con impianti solari, a promuovere l’inertizzazione di rifiuti contenenti amianto.

Ilaria Bugetti ha sottolineato la necessità “di sensibilizzare il governo nazionale sul problema amianto, affinché i fondi per l’inertizzazione siano mantenuti e incentivati”.

Giacomo Giannarelli (M5s) ha annunciato voto favorevole ribadendo che “la migliore strategia sarebbe la concessione di piccoli contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili, sempre bocciati dalla Giunta” e che “per il problema amianto in Toscana non sono state rispettate le scadenze, c’è un forte ritardo per il piano”. Anche Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt) ha annunciato voto a favore, puntando però il dito sulle difficoltà di applicazione della legge e sul fatto che l’adozione degli ultimi algoritmi in materia ha allungato notevolmente i tempi per la rimozione dell’amianto.

Sono stati invece respinti tre ordini del giorno, tutti a firma di Tommaso Fattori e di Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra) che chiedevano di reperire risorse per sostenere la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato sul territorio toscano, di incrementare le risorse regionali destinate alle bonifiche dei siti più contaminati in Toscana a partire da quelli sulla costa, e di prevedere la nascita di un’Agenzia forestale regionale per armonizzare la gestione del settore,  garantendo anche la copertura dell’effettivo bisogno finanziario per le attività degli operai forestali oggi presenti.

In sede di dichiarazione di voto sulla legge, Giacomo Giannarelli (M5s) ha commentato che il voto contrario del suo gruppo “è un voto politico, perché non condividiamo la linea di sviluppo proposta per la Toscana”. Jacopo Alberti (Lega) ha annunciato il voto contrario del suo gruppo perché “non è un buon bilancio, c’è un forte indebitamento, c’è un forte disavanzo, c’è un preoccupante arretramento della spesa per la sanità”.

‘Pacchetto bilancio’, dal sostegno alle Pmi agli investimenti infrastrutturali: le misure principali

Accesso al credito per le piccole e medie imprese, violenza di genere, contrasto alla povertà attraverso progetti di redistribuzione delle eccedenze alimentari, sostegno alle infrastrutture – dal sistema tramviario fiorentino al sistema tangenziale di Lucca – supporto a piccoli comuni, contrasto al rischio idrogeologico: sono le direttrici principali su cui si innestano gli interventi previsti dal ‘pacchetto bilancio’ approvato dal Consiglio regionale, che comprende bilancio di previsione finanziario 2019-2021, legge di  stabilità 2019disposizioni finanziarie del collegato alla legge di stabilità, nota di aggiornamento del Documento economico di economia e finanza regionale. Ben 421 milioni di investimenti sono destinati a difesa del suolo e viabilità regionale.

Di seguito alcuni dei principali provvedimenti contenuti nel pacchetto.

-         Creazione del fondo Garanzia Toscana di 6 milioni di euro per favorire l'accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese

-         Interventi per combattere la povertà e il disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari: programma di interventi a valenza triennale con soggetti del Terzo settore (50.000 euro) e progetto “Una spesa per tutti”, con sconti dedicati su beni di prima necessità, a cittadini residenti in Toscana sulla base della loro condizione economica (150.000 euro)

-         Interventi contro la violenza di genere, per la somma complessiva di 605.000 euro per il 2019 e 205.000 euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021

-         Contributo economico annuale pari a 700 euro alle famiglie in difficoltà con un figlio minore disabile grave per un ulteriore triennio (2019-2021), stanziamento di 1.850.000 euro per ciascuna annualità

-         Fondo di 200.000 euro per contributi straordinari agli enti locali per ristrutturazione di beni confiscati alla criminalità organizzata

-         Contributo di 2milioni di euro a sostegno del settore ovi-caprino e del mercato del latte

-         Contributo di 720 mila alle imprese del sistema neve, 400.000  euro nel 2019 e 320.000 nel 2020 per il rinnovo della vita tecnica degli impianti di risalita

-         Interventi per la messa in sicurezza dei tratti coperti dei corsi d'acqua con la realizzazione di interventi strutturali correttivi e di adeguamento per uno stanziamento  di 530.000 euro nel 2019 e 1 milione per ciascuno dei due anni successivi

-         Interventi per 1 milione per monitoraggi e interventi di manutenzione dei ponti sulle strade regionali

-         Interventi di manutenzione straordinaria sulla Sgc FI-PI-LI per 3,3 milioni

-         Piano di investimenti per il rinnovo del parco bus per 10 milioni

-         Contributo di 480 mila euro per definire le mappe di pericolosità e rischio alluvioni

-         Finanziamento di 3 milioni di euro nel 2019, 6 milioni nel 2020 e 3.067.000 nel 2021 per i lavori di recupero e riqualificazione del complesso immobiliare della Fortezza da Basso, con le entrate derivanti dalla alienazione di  una quota  del complesso immobiliare alla Camera di commercio

-         Incremento di 1 milione di euro della spesa destinata all'estensione della progettazione della tratta del sistema tramviario fiorentino verso Bagno a Ripoli.

-         Copertura finanziaria della realizzazione del sistema tangenziale di Lucca con una rimodulazione dei finanziamenti per l’importo di 11 milioni  sul 2020 e per 4 milioni sul 2021

-         Contributo straordinario a Anas di 3.500.000 euro per realizzare il ponte sull’Arno in località Fibbiana a Montelupo fiorentino

-         Contributo straordinario a Rfi di 3.200.000 euro nel 2019,  per la realizzazione dello scavalco ferroviario di collegamento tra il porto di Livorno e l'Interporto Vespucci

-         Interventi straordinari sul sistema viario di Pisa, 4.000.000 euro nel 2021 per realizzare lotti funzionali fra le località Madonna dell’Acqua a San Giuliano e l’ospedale Cisanello di Pisa

-         Contributo di 500 mila euro per il progetto di promozione e valorizzazione dell'Amiata

-         Intervento straordinario di complessivi 705 mila euro al comune di Calci per adeguamento viabilità, spese sostenute nella rimozione rifiuti e per cantieri forestali, a seguito dell’incendio sul Monte Serra dello scorso settembre

-         Contributo di 120.000 euro per la manutenzione della Via Francigena per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020 che sarà assegnato ai Comuni capofila delle aggregazioni territoriali

-         Cofinanziamento della Regione nell’arco del triennio 2019-2021 di euro 2.500.000 per la realizzazione dell’ impianto di dissalazione all’isola d’Elba nel Comune di Capoliveri, località Piano di Mola

-         Contributo straordinario di 200.000 euro nel 2019 per mettere in sicurezza la viabilità di accesso all'area demaniale del Pratomagno

-         Finanziamento di 100.000 euro destinato al comune di Viareggio nel 2019 per il progetto di fattibilità tecnico economica della nuova viabilità di collegamento dalla variante Aurelia verso il porto

-         Finanziamento di 300.000 euro al comune dell'Isola del Giglio per la ristrutturazione di alcune strutture nel territorio, cifra riconosciuta alla Regione Toscana a titolo di risarcimento del danno nella causa per il disastro della Costa Concordia.

Bilancio Regione, costituita Garanzia Toscana. Marras (Pd): “Un ulteriore e concreto sostegno alle imprese per prevenire momenti difficili”

“Le condizioni economiche generali, che impatteranno ovviamente anche sull’economia toscana, avranno come prima conseguenze per le micro, piccole e medie imprese l’enorme difficoltà di accedere al credito – spiega Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –. Condizioni economiche generate dall’aumento del costo dei titoli che porta con sé la necessità per le banche di rivalutare il proprio attivo; dal fatto che l’effetto della fine dell’acquisto sul mercato secondario dei titoli di stato da parte della Banca Centrale Europea si interromperà; dall’entrata in vigore di altre regole. Allora la Regione si sta premunendo e previene il momento mettendo a disposizione dell’economia toscana un fondo di garanzia capace di sostenere ulteriormente il credito alle Pmi per evitare che vengano trascinate dall’inconsistenza e a volte dall’inconsapevolezza dei governanti nel dichiarare cose che peggiorano la situazione con ricadute, poi, sulle tasche degli italiani”.

L’obiettivo del fondo di garanzia è, attraverso il rilascio di garanzia diretta, favorire l’accesso al credito da parte delle micro, piccole e medie imprese per la realizzazione di investimenti produttivi in ricerca, sviluppo e innovazione; per la creazione e il consolidamento di imprese; per sostenere processi di patrimonializzazione.

“Le piccole e medie imprese, lo abbiamo detto molte volte, sono l’ossatura del sistema produttivo toscano – prosegue Marras – la Regione ha sempre messo in campo politiche di sostegno alla crescita del settore e di tutela, quest’ultimo provvedimento è particolarmente significativo: una risposta concreta alle preoccupazioni di tanti imprenditori che di fronte alle scelte (o non scelte) di questo Governo si trovano di fronte alla possibilità di dover affrontare ulteriori difficoltà che si sommano alle già pesanti conseguenze della crisi economica degli ultimi anni. Noi abbiamo voluto fare la nostra parte mettendo a disposizione di questo fondo 6milioni di euro, con l’intenzione di portarle nel corso dell’anno almeno a 10milioni di euro, così da assicurare alle imprese l’accesso facilitato al credito”.

Bilancio regionale,  Bezzini e Scaramelli (Pd) : “Interventi anche  per Amiata, Chianciano, Francigena  e Suvignano”

Via libera del Consiglio Regionale al bilancio preventivo e gli atti collegati. “Il tutto- commentano i consiglieri del Pd in  Regione Stefano Scaramelli e Simone Bezzini -  nonostante la grande  incertezza derivante dal fatto che ancora non si conoscono i contenuti della manovra di finanza pubblica nazionale. Ma vediamo i punti salienti Non aumentano le tasse. La fiscalità regionale in Toscana é ferma dal 2013. Cresce la capacità di mobilitare risorse per investimenti con 971 milioni nel triennio 2019/2021. A questi, nel triennio, si aggiungeranno 140 milioni e si prevedono ulteriori 300 milioni di investimenti in edilizia sanitaria.  Si attivano 18 milioni di euro per accedere in quota compartecipazione, alle premialità previste per gli enti che spendono integralmente le risorse comunitarie in modo da mobilitare risorse aggiuntive per oltre 70 milioni di euro.

Si aumentano i fondi per le misure tese a facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. Già nell’ultima variazione erano stati allocati 5 milioni di euro per i fondi rotativi e con il bilancio 2019 ne vengono aggiunti altri 5. Inoltre vengono previsti ulteriori 3 milioni di euro per ciascuna delle annualità 2019 e 2020 per la costituzione di un fondo di garanzia.

Infine sempre in materia di sostegno alle aziende viene individuato un finanziamento di 2 milioni di euro per il supporto alla zootecnia con particolare riferimento alla produzione di latte ovino che, come è noto,  é soggetta a una situazione di difficoltà rilevante.  Viene garantita la stabilità degli stanziamenti per cultura, scuola e sociale.  Si mettono le basi per interventi di alleggerimento dei costi per l’accesso ad alcune prestazioni (es. eliminazione del contributo per la digitalizzazione come primo passo per superare il super ticket) percorso che sarà meglio definito nelle prossime settimane.

Si prevedono risorse per le politiche integrate per la sicurezza, sia nell’ottica del controllo del territorio, sia in direzione della promozione della vitalità sociale delle diverse realtà, quale antidoto a fenomeni di degrado.

1. La conferma dello stanziamento di 500.000 euro per investimenti per l’infrastrutturazione turistica dell’Amiata, che si aggiungono ai 720000 euro allocati per interventi sul sistema neve della Toscana. In queste settimane mi sono ripetutamente attivato per chiedere che venissero risolte alcune criticità burocratiche che rischiavano di far venir meno il finanziamento. Ora l’impegno sarà quello di ottenere importi analoghi per il 2020 e il 2021 in coerenza con quanto definito con le istituzioni e gli operatori del territorio amiatino.

2. Lo stanziamento di 500 mila  euro per ciascuna delle annualità 2019, 2020 e 2021 come dotazione per la definizione di politiche per le città termali in coerenza con quanto stabilito da una mozione predisposta da Bezzini  e approvata all’unanimità dal Consiglio. All’inizio del 2019 é prevista l’istituzione di un apposito tavolo tecnico che dovrà  ragionare sull’elaborazione di strategie in materia di rigenerazione urbana, attrazione di investimenti, promozione del territorio, collaborazione con il sistema sanitario e accompagnamento ai percorsi di razionalizzazione delle partecipazioni. Sono questioni che hanno una notevole importanza per Chianciano.

E su questo specificano Bezzini e Scaramelli “auspichiamo che il tavolo si insedi quanto prima e produca rapidamente le prime azioni”

3. Lo stanziamento di 120 mila euro per ciascuna delle annualità 2019, 2020 e 2021 finalizzati a interventi di manutenzione della Via Francigena.

4. Lo stanziamento di un milione di euro da investire in progettualità per valorizzare i beni confiscati alla criminalità organizzata, di cui 800 mila euro saranno destinati alla realtà di Suvignano.

Manovra Bilancio Toscana. Fattori (Sì) in aula: “Manca il coraggio di cambiare rotta

“La manovra regionale è una manovra al buio, poiché il governo nazionale, per la prima volta nella storia della Repubblica, non ha ancora definito la legge di bilancio, e siamo già al 19 dicembre”, con queste parole Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra esordisce in aula, intervenendo sulla manovra finanziaria della Regione Toscana.

“Ma una cosa è certa, in Toscana manca il coraggio di cambiare rotta. E la Regione si sta incagliando su due grandi iceberg”, prosegue Fattori nel suo intervento.

“Il primo iceberg è una riforma sanitaria sbagliata, che ha accentrato la governance senza produrre risparmi e senza razionalizzare il sistema. Lo dimostrano le lunghe liste d’attesa, i ticket altissimi e l’impoverimento dei servizi, a tutto vantaggio della sanità privata. Noi abbiamo proposto di cambiare rotta rafforzando i servizi territoriali, presentando una proposta di legge sulle Case della salute, così come abbiamo chiesto l’eliminazione dei ticket”, prosegue Fattori. “La nostra proposta di abolire il così detto ticket sul CD, ossia il contributo sulla digitalizzazione dei referti, e di eliminare i superticket su farmaci e prestazioni specialistiche per chi abbia un reddito inferiore a 100 mila euro, è stata approvata dal Consiglio all’unanimità, ormai molti mesi fa. Siamo quindi felici che oggi il presidente Rossi confermi di voler attuare questo indirizzo del Consiglio, ma è un fatto certo che nella manovra regionale non ve n’è alcuna traccia”, aggiunge Fattori.

“Il secondo Iceberg su cui s’incaglia la manovra regionale è una politica infrastrutturale vecchia e rivolta al passato, ancora centrata sulla mobilità su gomma. Valanghe di soldi sono destinate alla costruzione di mega tangenziali, come quelle di Lucca e di Pisa, che moltiplicheranno il traffico, non lo ridurranno. Per non dire della progettazione dell’‘asse di penetrazione’ di Viareggio, un’altra lingua di cemento che stavolta spaccherà il Parco di San Rossore, per connettere il porto con l’Aurelia. Viviamo il paradosso di essere una penisola incapace di spostare le merci via mare - le così dette ‘autostrade del mare’ - una soluzione che ridurrebbe molto gli impatti ambientali e farebbe risparmiare soldi e tempo".

"Insomma, cambiare rotta significa puntare sul trasporto merci via mare e sulla cura del ferro, ossia la ferrovia, le metropolitane di superficie o le tranvie. Questo è il futuro, il resto è passato e questa manovra guarda ancora al passato”, conclude Fattori, annunciando il voto contrario del gruppo Sì Toscana a Sinistra.

Commercio, contributi per la valorizzazione e la rigenerazione degli spazi urbani. Anselmi e Bezzini: “Risorse importanti per qualificare i luoghi del commercio”

“Con l’emendamento alla legge di stabilità si da attuazione all’articolo 110 del Codice del Commercio che prevede incentivi e facilitazioni per la qualificazione delle attività commerciali, con riferimento a quelle nelle aree definite dal comune di particolare interesse – spiegano Gianni Anselmi e Simone Bezzini, commentando l’approvazione della misura –. E lo si fa aggiornando lo stanziamento di risorse per una disponibilità complessiva di 300mila euro annue per il 2019 e 2020. Si tratta di un segnale immediato al mondo del commercio e ai Comuni che possono così mettere in campo progetti a poche settimane dall’approvazione del Codice; una rinnovata attenzione alle esigenze di uno dei settori più importanti dell’economia della nostra regione e la prosecuzione del lavoro puntuale portato avanti negli ultimi mesi sul testo che regolamenta il commercio in Toscana. L’auspicio adesso è che sia aperto in tempi rapidi un confronto tra Regione, Anci e associazioni di categoria per avviare al più presto una prima fase di sperimentazione”.

Erp: il voto dellaula di palazzo del Pegaso

Il Consiglio regionale ha dato il via libera alle disposizioni di edilizia residenziale pubblica (Erp): su 35 votanti 22 (Pd e Articolo 1 - Mdp) si sono espressi a favore, 13 (M5S, Lega, FdI, Fi e Gruppo misto Tpt) contro e 2 astenuti (Sì Toscana a sinistra).

Nelle dichiarazioni di voto Andrea Quartini (M5S) ha sottolineato che “era fondamentale governare il patrimonio Erp, ma questa occasione è stata rigettata da una Regione che ha dimostrato incapacità di spesa e di programmazione”. Da qui il parere “sostanzialmente negativo”, per una legge che è solo  “una goccia nell’oceano” e che ha visto la Toscana sottovalutare la crisi abitativa.

Di “testo migliorato”, per il lavoro svolto in commissione Sanità e per alcuni emendamenti accolti in Aula, ha parlatoPaolo Sarti (Sì Toscana a sinistra), nonostante il “tentativo maldestro di rivoluzionare la governance”. “Noi ci asterremo – ha annunciato – ma occorre andare avanti e soprattutto investire nella ristrutturazione degli edifici: il problema vero è che ci rivolgiamo solo al 4 per cento degli aventi diritto”.

“Voto contro perché l’obiettivo della governance non è stato raggiunto”, ha dichiarato Monica Pecori (Gruppo misto Tpt), parlando di un testo di legge che non è stato cambiato in meglio. “Lo spirito doveva essere quello di mettere prima la persona al centro e poi guardare alla gestione, ma così non è stato – ha detto – i miei emendamenti andavano, infatti, in questa direzione e sono stati respinti; il mio giudizio sulla legge è negativo”.

Stessa espressione di voto anche per Jacopo Alberti (Lega): “in queste disposizioni non c’è alcuna salsa leghista e voteremo contro; voi avete sonoramente bocciato i nostri 23 emendamenti e questa legge ve la votate da soli”, ha affermato il consigliere. “Il nostro principio cardine è sempre lo stesso – ha ribadito – assegnare prima le case agli italiani, ai toscani e poi agli stranieri: nei comuni dove governiamo noi lo facciamo”, ha concluso, “la percentuale è di 70 per cento agli italiani e 30 agli stranieri”.

“Noi voteremo questa legge perché la consideriamo giusta”, ha esordito il capogruppo del Partito democratico Leonardo Marras. “Chi l’ha detto che l’obiettivo era quello di cambiare la governance?”, “il nostro obiettivo era quello di lavorare insieme ai Comuni per trovare un modus operandi più equo e così abbiamo fatto”. E in tema di residenza/cittadinanza “questo è un patto locale che si crea all’interno delle comunità”, ha affermato, “non possiamo assistere a lezioni di extraterrestri arrivati da poco dalla luna, che non comprendono la difficoltà di governare sulla terra”.

“Abbiamo rispettato quello che gli enti locali ci hanno chiesto e abbiamo modificato una parte della legge in seguito a questo confronto con i Comuni”, ha sottolineato Serena Spinelli (Artcolo 1 - Mdp), invitando a non dire il falso. “I dati li leggiamo tutti e non è vero che nelle case popolari ci sono il 70 per cento di stranieri e il 30 per cento di italiani – ha affermato – la verità è che non ci sono le risorse e riusciamo a rispondere solo al 4 per cento degli aventi diritto”.

Casa, ok alla legge che ridefinisce le modalità di assegnazione degli alloggi Erp. Scaramelli (PD): “A guidarci è stato il criterio del  bisogno delle persone

“Una scelta politica, figlia della cultura riformista e progressista della Toscana, capace di mettere insieme giustizia sociale, legalità e valori democratici. Una  legge che è in grado di coniugare doveri e  diritti”. Così il presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli illustrando in aula la nuova legge in materia di edilizia residenziale. “L’unico criterio che abbiamo seguito- ha spiegato Scaramelli - è quello del bisogno. E’ lo stato di bisogno delle persone e non altro  che ci ha guidato fino a qui. Il bisogno di abitare non è né di destra né di sinistra. La questione è capire chi aiuta la nuova legge sull’Erp”.

Scaramelli ha spiegato in aula “che durante questi 15 mesi di lavoro abbiamo avuto modo e tempo per approfondire e capire chi aiuta questa nuova legge sull’Erp. Aiuta chi lavora da anni nel nostro territorio, le giovani coppie, chi ha un reddito basso, i precari, i coniugi separati che si trovano a non disporre di una abitazione e che al contempo devono anche pagare alimenti al coniuge, chi non riesce a pagare affitti sempre crescenti nel mercato libero e chi, non avendo figli, pur avendo altri requisiti, non ce l’avrebbe mai fatta a vedersi assegnare un alloggio. Aiuta – ha continuato il presidente – chi ha disabilità fisiche e mentali, quanti sono stati impoveriti dalla crisi e faticano a trovare una casa. Tutela chi ha già beneficiato di un diritto che consente la crescita sociale e l’emancipazione offrendo al tempo stesso nuove opportunità a chi da anni è ancora in attesa”. Nelle legge, si ritrovano diritti, doveri e nuovi diritti come ha spiegato Scaramelli parlando di “nuovi poveri cui dobbiamo dare risposte”, di “meccanismo che premia in maniera importante il lavoro”, di punteggi in favore di coloro che fanno domanda da molto tempo, ma non riescono mai ad arrivare all’assegnazione di un alloggio” fino alla misura rivolta ai sindaci per agevolarli nella gestione di situazioni emergenziali.

Le tutele elencate da Scaramelli in aula sono state molte, a cominciare dall’innalzamento del livello di soglia che permette di rimanere all’interno del circuito Erp. “Abbiamo pensato a chi oggi è titolare di diritti, consentendo un canone più basso, da 56 a 50 euro, mantenendo un’invarianza dei canoni che consente una tariffazione costante nel tempo. Siamo intervenuti sullo stato della governance e quindi delle aziende che governano il sistema e mantenuto gli 11 Lode (Livelli ottimali di esercizio) a livello locale”  Parlando di doveri, il presidente ha citato “elementi nuovi, importanti, articolati con una soluzione mediata fra le varie forze politiche”. Come i corsi di educazione civica per chi vive all'interno di una casa popolare. “Rimandiamo ai soggetti gestori e ai Comuni questa attività formativa che pure non è vincolante in sede di partecipazione al bando” ha spiegato.  Un altro tema sui doveri è che “chi ha commesso reati penali perde il diritto all’assegnazione e non potrà fare domanda” aggiungendo anche il caso del “subingresso che vedeva, mediante aggiramenti normativi, badanti temporanee diventare assegnatarie senza averne i diritti”.

Altra novità importante, condivisa soprattutto con le organizzazioni sindacali e rappresentanti degli inquilini, riguarda problematiche sollevate in particolare dai Comuni perché il contrasto disagio abitativo “possa diventare prevalente o quantomeno aumentato”. “C’è una domanda forte di residenzialità a cui dobbiamo rispondere e in questo caso il rapporto fra canone e reddito può essere elevato fino al 50 per cento” ha detto ancora Scaramelli. “Abbiamo nuovi poveri” ha continuato parlando di precari. Sostegno anche alle giovani coppie che  “non dovranno più dimostrare la convivenza di due anni per poter partecipare ai bandi”. Parlando del requisito del possesso di immobili all'estero, Scaramelli ha spiegato che "con questa legge sarà determinante la dichiarazione Isee per fare le domande per gli alloggi: dentro l''Isee c''è anche la valutazione dei potenziali redditi all''estero, mentre oggi si impediva a persone di poter accedere,escludendole da un diritto che la Comunità Europea non consentiva di toccare". No anche alla richiesta di aumentare a 10 anni il minimo di residenza per l'assegnazione degli alloggi. "No a chi fa demagogia su una norma che non si può approvare - ha concluso Scaramelli -. È cinque anni il requisito minimo che la Comunità Europea consente per accedere a questi diritti. Noi crediamo nell'Europa e crediamo che le norme vadano rispettate”.

Via libera emendamento legge di stabilità 2019. Meucci (Pd): “Un buon risultato che va incontro alle necessita abitative delle famiglie

“Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, più trasparenza e procedure più snelle con l’obiettivo preciso di andare incontro alle necessità abitative delle famiglie toscane, ma anche sostegno al settore dell'edilizia. Questi gli obbiettivi del primo "piano casa " ma che continuano a rimanere validi ancora oggi, specialmente dopo la recente riforma della normativa urbanistica". Così la consigliera regionale del Pd Titta Meucci ha presentato oggi in aula un emendamento alla Legge di stabilità 2019 della Regione che proroga ancora per due anni, fino al 31.12. 2020 il Piano Casa (legge regionale 24 del 2009).   “In considerazione dell’evoluzione della disciplina sulle disposizioni transitorie alla l.r. 65/2014, una normativa molto complessa che sta richiedendo tempo ai Comuni per mettere a regime le disposizioni del “piano casa” con questo emendamento proroghiamo la legge regionale 24/2009, avendo valutato positivamente le richieste provenienti dai territori. Una proroga questa che va incontro alle necessità abitative delle famiglie, porta occupazione in un settore come l’edilizia determinante per il rilancio della nostra economia nonché una riqualificazione diffusa del patrimonio edilizio esistente anche dal punto di vista dell’efficientamento energetico, nel rispetto del principio del contenimento del consumo di suolo, pilastro della pianificazione regionale. Si deve infatti tenere presente – conclude Meucci - che l’ampliamento dell’unita immobiliare fino al 20% della superficie esistente consentita con questa normativa è ammessa solo a condizione del  miglioramento energetico dell’edificio conseguito con la realizzazione dell’intervento”.

Erp, approvata la nuova legge. Ceccarelli: "Più equità, più efficienza, più autonomia per i Comuni"

Più equità, più efficienza nel sistema dell'edilizia pubblica, più autonomia per i Comuni e nessun aumento dei canoni. Questi i capisaldi della nuova legge regionale sulla casa approvata oggi dal Consiglio regionale della Toscana. "E' una legge che cerca di coniugare i diritti e la legalità, il rigore con l'umanità e non aumenta i canoni di affitto – spiega l'assessore regionale alla casa Vincenzo Ceccarelli - Abbiamo voluto aumentare l'efficienza del sistema e per questo saranno fissati una serie di parametri di efficienza che dovranno essere rispettati da tutti i soggetti gestori. Ci sarà un unico contratto di servizio uguale per tutta la Toscana, che rappresenterà un elemento di equità, e saranno fissate delle percentuali degli introiti da destinare alla ristrutturazione degli alloggi".

"Per quanto riguarda i Comuni – prosegue l'assessore - ci sarà maggiore autonomia e le amministrazioni comunali avranno a disposizione il 40% degli alloggi da assegnare sulla base di graduatorie speciali gestite da i Comuni stessi. I Comuni potranno inoltre stabilire una soglia Isee per la decadenza dell'alloggio popolare anche più bassa di quella indicata dalla Regione di 36.000 euro. Si precisano poi tutta una serie di criteri per quanto riguarda la definiz ione dei punteggi per le graduatorie".

L'assessore ha sottolineato la scelta di rinunciare all'aumento dei canoni di affitto prevista tre anni fa, all'inizio dell'iter di legge. Le uniche rimodulazioni previste per quanto riguarda gli affitti saranno delle premialità per chi risiede in alloggi a bassa efficienza energetica e quindi paga bollette più alte rispetto a chi abita in casa ad alta efficienza energetica e quindi paga bollette inferiori".

"E' stato un percorso lungo – racconta inoltre Ceccarelli - perché sia l'assessorato, sia la commissione consiliare hanno voluto ascoltare ed accogliere molti dei suggerimenti che sono venuti. Alla fine siamo approdati ad un testo che rappresenta davvero una novità ed un passo in avanti nel tentativo di dare risposta al disagio abitativo".

L'assessore ha infine ricordato che la nuova legge è accompagnata da importanti investimenti che la Regione Toscana sta facendo e continuerà a fare. "Ci eravamo impegnati a destinare all'edilizia popolare 100 milioni in 3 anni – ha detto – adesso siamo alla fine dei due anni ed abbiamo già stanziato 61 milioni, ai quali si aggiungono 27 milioni destinati a ristrutturazioni. Abbiamo anche rifinanziato il fondo per il sostegno all'aff itto e quello per il contrasto allo sfratto dei morosi incolpevoli. Ci aspettiamo che anche il Governo rimetta tra le proprie priorità il diritto alla casa".

Queste le principali novità contenute nel testo della legge:

DECADENZA. Si è introdotta una valutazione patrimoniale dei beni mobili, resa possibile dal sistema ISEE, per una maggiore equità nella destinazione degli alloggi ERP. Così come resta confermato l'accertamento dei requisiti, in particolare per quanto riguarda la possidenza immobiliare. La soglia di decadenza è collegata alla fascia ISEE utilizzata in altri settori dell'intervento pubblico, come la sanità o il TPL, portandola a 36.151,98 €.

PIU' AUTONOMIA PER I COMUNI. Si è incrementata l'autonomia e la responsabilizzazione dei comuni nella gestione dei casi più delicati, per i quali ciascun comune potrà disporre anche un limite ISEE inferiore a quello fissato dalla legge nel classico valore di 36.151,98€. Maggiore autonomia per i comuni sarà data anche nella gestione di bandi speciali o assegnazioni temporanee per far fronte a situazioni di emergenza.

SOTTOUTILIZZO. E' introdotta una nuova disciplina del sottoutilizzo degli alloggi, calcolato in base al rapporto tra numero dei vani e numero dei componenti del nucleo familiare assegnatario, che prevede una maggiorazione del canone di locazione esclusivamente nei casi in cui il nucleo familiare stesso non acconsenta alla mobilità verso un alloggio di dimensioni adeguate.

MEDIATORE SOCIALE E CULTURALE. Novità assoluta è la previsione di attività e di procedure per evitare possibili conflitti all'interno delle comunità ERP, con la figura del mediatore sociale e culturale, che potrà anche avere residenza in determinati contesti e la possibilità di svolgere specifiche attività di informazione e formazione nei confronti degli assegnatari.

SISTEMA DEI PUNTEGGI E CONDIZIONI DI STORICITÀ DI PRESENZA. E' previsto un incremento per i casi legati alla presenza di disagio abitativo (abitazioni precarie o inadatte, incidenza del canone sul reddito, coabitazioni, ecc), eliminando il precedente limite al cumulo dei punteggi attribuiti per singolo fattore. Inoltre se la residenza anagrafica o la prestazione di attività lavorativa continuativa di almeno un componente del nucleo familiare nell'ambito territoriale di riferimento del bando, risulta essere da almeno 10 anni alla data di pubblicazione del bando, saranno previsti 2 punti; s e da almeno quindi anni 3 punti; se da almeno venti anni 4 punti. Invece, per la presenza continuativa del richiedente nella graduatoria comunale o intercomunale per l'assegnazione degli alloggi, ovvero presenza continuativa del richiedente nell'alloggio con utilizzo autorizzato, sono previsti 0,50 punti per ogni anno di presenza in graduatoria o nell'alloggio, fino ad massimo di 6 punti.

Erp, Alberti: “Legge che spalanca le porte agli stranieri”

Bocciati tutti gli emendamenti portati dalla Lega. Il portavoce dell’opposizione, Jacopo Alberti: “Il PD vuole mettere in difficoltà i Comuni dove governa la Lega, perché lì sono state ribaltate le graduatorie a favore dei toscani”

“Questa legge punta solo a contrastare le amministrazioni di centrodestra – dice Jacopo Alberti, consigliere regionale – ma più cercano di metterci in difficoltà, più la gente si rende conto di chi sono quelli che tengono davvero a questa Regione. La legge 221 è fatta apposta per gli stranieri, agevolati in tutto, così da lasciare i toscani in fondo alle graduatorie. Perché hanno capito che il consenso degli italiani non lo hanno, e puntano tutto sugli stranieri. Hanno votato contro a tutti gli emendamenti della Lega, che invece avrebbero aiutato le famiglie, le giovani coppie, i pensionati, gli italiani che perdono il lavoro, a ritrovare una dignità abitativa”.

“Tra gli emendamenti bocciati, anche il non conteggio del TFR nel calcolo dell’ISEE, che obbligherà gli assegnatari a ulteriori problematiche burocratiche. I 10 anni di residenza in Toscana come vincolo per la richiesta, così gli immigrati nullatenenti che campano già a spese nostre da 5 anni, potranno entrare nelle graduatorie a scapito dei toscani. E ancora, la decadenza dell’alloggio in caso di allontanamento per più di 30 giorni, anche qui per favorire gli stranieri che potranno andarsene tranquillamente in vacanza nei loro paesi di origine per 3 mesi mentre ci saranno famiglie che non avranno la casa. E infine – conclude il consigliere - l’eliminazione del mediatore culturale (a cui spetterà anche un alloggio), un altro spreco di soldi che andrà a pesare sulle tasche dei toscani a favore solo degli immigrati”.

“Abbiamo ovviamente votato contro a questa legge, che era stata annunciata come ‘leghista’ e si è trasformata in una legge contro l’identità della nostra Regione. Arriverà anche il 2020 – dice Alberti - e la 221 così come la riforma sanitaria, saranno tra le priorità del programma di governo della Lega”.

Erp, Marcheschi: "Ecco il riempi-case popolari di Rossi"

“Le proposte di Fratelli d’Italia sono di forte impatto per l’edilizia residenziale pubblica. In Consiglio è passata la proposta di Fratelli d’Italia, e così finalmente verrà dato un punteggio maggiore al coniuge separato o divorziato legalmente, sul quale grava l’obbligo del pagamento, disposto dall’autorità giudiziaria, di un assegno di mantenimento mensile a favore dell’altro coniuge e/o figli. Approvata anche la nostra proposta secondo la quale gli stranieri, per fare richiesta di alloggio popolare, debbano dichiarare, con autocertificazione, la residenza fiscale e fornire le dichiarazioni dei propri redditi del Paese dove sono “soggetti fiscali” –commenta il Consigliere regionale Paolo Marcheschi- Il Pd, invece, si conferma inaffidabile. Dopo lo svuota-carceri di Renzi, ecco il riempi-case popolari di Rossi. Nonostante il giro di vite annunciato, i condannati non sono stati esclusi dall’assegnazione delle case popolari. Le persone con condanne sotto i 5 anni (furto, violazione domicilio, violenza privata, corruzione, frode, evasione) potranno entrare nelle graduatorie. Nardella e il Pd avevano annunciato una “bomba” è invece scoppiato un “petardo”. Invece di difendere i cittadini poveri onesti si costringono a convivere con chi sconterà gli arresti domiciliari”.

Erp, Nardini: "Buon risultato"

La Regione Toscana è in prima linea nel garantire il diritto alla casa e lo dimostra l'approvazione di questa legge sull'edilizia residenziale pubblica, che garantisce più equità, più autonomia ai Comuni e maggiore efficienza grazie al contratto di servizio unico per tutti i soggetti gestori. La legge è un buon risultato frutto di un confronto proficuo nella maggioranza e con tutti gli stakeholder del settore e dimostra che quando il PD promuove un dialogo nel centrosinistra arriva a misure coerenti con i propri valori e utili a rispondere alle cittadine e ai cittadini che ne hanno più bisogno.

L'indisponibilità della Lega a votare il testo, infine, ci dà garanzie sulla natura davvero equa e sociale del provvedimento. Abbiamo visioni diverse di società e lo abbiamo dimostrato anche stavolta.

Noi sappiamo che la casa è un diritto fondamentale e non dimentichiamo che ci sono ancora molte famiglie che attendono un alloggio. Per questo servono nuovi investimenti e speriamo che dal Governo emerga questa priorità.

Erp, Quartini M5s: occasione persa

“La nuova legge sull’edilizia residenziale rappresenta l’ennesima occasione persa per rivoluzionare il fallimentare modello d’intervento sul disagio abitativo da parte dell’attuale maggioranza regionale. L’elefante ha partorito un piccolo topolino. Resta intatto il bisogno di alloggi popolari divenuto cronico e intollerabile. Un dato assai preoccupante che pare non scalfire il dogma di chi detiene il potere in Regione. Mancano le case popolari. Manca una strategia di costruzione di nuovi alloggi. Manca un progetto finanziario chiaro. Negli anni si sno accumulati più di 200 milioni di euro di risorse non spese: la governance è a dir poco insufficiente. Parliamo di soldi che sarebbero potuti finire nella manutenzione degli alloggi e nella loro realizzazione ex novo. Un’enorme occasione persa”.

Erp, gli emendamenti approvati e quelli respinti

Il Consiglio regionale ha ripreso la discussione sulla proposta che ridefinisce i criteri di assegnazione delle case popolari. Il confronto, interrotto lo scorso 5 dicembre dopo lapprovazione di cinque ordini del giorno del Movimento 5 stelle, è ripartito dallarticolo 8 Requisiti per laccesso agli alloggi. Su questa parte, la presidente di Art.1/Mdp Serena Spinelli, in sede di dichiarazione di voto, ha annunciato la propria astensione. Non mi convince ha spiegato in relazione a quanto contenuto nellallegato A lettera b bis che ha inserito come ulteriore requisito lassenza di condanne penali passate in giudicato per delitti non colposi per i quali è prevista la pena detentiva non inferiore a cinque anni. La decadenza per reati con pena superiore non è decisione che ci spetta. Aggiungere pena a quella già comminata, per Spinelli non risponde a quella funzione rieducativa già richiamata nella Costituzione (art. 27).

Sulla stessa lunghezza donda anche il consigliere di Sì  Toscana a sinistra Paolo Sarti che si è dichiarato contrario ad aggravi di penaRischiamo  ha precisato  di inficiare ogni misura alternativa. Sostituirsi al potere giudiziario è stato giudicatoimbarazzante anche dal consigliere del Movimento 5 stelle Andrea Quartini. Il rischio è creare discriminazioni rispetto alla possibilità di pene alternative al carcere. Il vero problema, per Quartini è la mancanza di alloggi. È inutile procedere a modifiche sui criteri di assegnazione ha aggiunto. Anche la presidente del Gruppo misto/Tpt Monica Pecori si è dichiarata assolutamente contraria allarticolo 8 perché si prefigura una discriminazione nei confronti di soggetti che stanno pagando le loro colpe. Il portavoce dellopposizione Jacopo Alberti ha ribadito la posizione della Lega: Siamo contrari a case popolari succursali delle carceri toscane. A sostenere larticolo il consigliere del Pd Enrico Sostegni che in risposta a Quartini si è augurato cospicui finanziamenti nazionali sullErp e prendendo ad esempio la Regione Veneto citata come modello in più occasioni, ha ricordato che la normativa prevede, tra i requisiti, il tetto di cinque anni di residenza anche non continuativi.

In sede di discussione e di presentazione degli emendamenti proposti da maggioranza e opposizione, sono state ribadite le posizioni dei singoli partiti che hanno poi portato allapprovazione della proposta di legge (a favore Pd e Art.1/Mdp, contrari Movimento 5 stelle, Lega, Fratelli dItalia, Forza Italia e gruppo misto/Tpt. Astenuti i consiglieri di Sì  Toscana a sinistra).

Tra gli emendamenti approvati, quello del Partito democratico  sottoscritto anche da Spinelli  per lintroduzione, tra le condizioni per lattribuzione dei punteggi, anche di separati o divorziati legalmente su cui grava lobbligo disposto dallautorità giudiziaria del pagamento mensile di un assegno di mantenimento a favore di coniugi e figli.

LAula ha approvato anche due emendamenti di Fratelli dItalia. Luno riferito allindicatore della situazione patrimoniale che deve tener conto anche di eventuali depositi, investimenti, partecipazioni societarie e in generale redditi allestero; laltro  pressoché identico a quello presentato dal Pd  che interviene sulle condizioni di attribuzione dei punteggi e in particolare sui requisiti per la partecipazione al bando da parte del coniuge, separato o divorziato legalmente, sul quale grava lobbligo del pagamento di un assegno di mantenimento mensile. Con la modifica si stabilisce che la soglia fissata per accedere al bando (non superiore a 16mila 500 euro di valore Isee) e determinata anche tenendo conto di quanto corrisposto a titolo di assegno di mantenimento, è solo parzialmente compensativa del reale bisogno economico.

Tra gli emendamenti proposti da Sì  Toscana a sinistra, è passato quello per lutilizzo autorizzato degli alloggi (articolo 14) e in particolare per estendere il periodo di permanenza:  massimo cinque anni e non oltre dieci (il testo originario prevede massimo tre non oltre sei anni). LAula ha approvato anche lemendamento riferito allaccertamento della situazione del nucleo familiare e decadenza dellassegnazione (articolo 38, comma 3 lettera n). La modifica, sottoscritta anche dal capogruppo Pd Leonardo Marras, aumenta il valore fino alla soglia di 50mila euro.

Respinti, invece, tutti gli emendamenti presentati da Lega, Movimento 5 stelle, Gruppo misto/Tpt e Forza Italia. In particolare sulle modifiche richieste dalla Lega per estendere, nei requisiti di partecipazione ai bandi, la continuità della residenza in almeno dieci anni continuativi invece dei cinque scritti nella proposta di legge, il dibattito ha coinvolto vari consiglieri. Il presidente della commissione Sanità, Stefano Scaramelli (Pd), ha ricordato la sentenza della Corte costituzionale (106/18) che ha giudicato illegittimo il requisito della residenza decennale per i cittadini extra europei introdotto dalla Regione Liguria. Quanto chiedete non ha fondamento nel diritto, non si può fare ha chiarito Scaramelli esortando alla correttezzaCi misuriamo su quello che possiamo fare. Non illudiamo i cittadini. Il capogruppo Fdi Paolo Marcheschi, ha parlato di principio politicoAvevo presentato un emendamento simile  ha ricordato  anche perché alcuni giuristi ritengono che la sentenza intervenga sulla discriminazione tra italiani e stranieri, non sulla residenza.  Per il portavoce dellopposizione Alberti, manca la volontà politica di assegnare le case popolari prima ai toscani e agli italianiNe prendiamo atto ha evidenziato. Diverso il punto di vista dellassessore regionaleVincenzo Ceccarelli che ha parlato di una Lega che invece non pensa ai toscani. Se un nostro cittadino si sposta per lavoro, quando torna in Toscana dovrebbe aspettare dieci anni prima di poter accedere alle graduatorie ha rilevato.

Tra gli emendamenti presentati dal Movimento 5 stelle e respinti, anche quello riferito allospitalità temporanea per abbassare la soglia dellindennità aggiuntiva applicata dal soggetto gestore. I consiglieri chiedevano di passare dal 25 per cento al 10 nel caso di permanenza fino a sei mesi, da 50 per cento a 25 nel caso di soggiorni superiori (massimo ulteriori 12 mesi).

Tra le modifiche richieste dal Gruppo misto/Tpt, non passa quella riferita allassegnazione ordinaria degli alloggi per assumere unpreciso e vincolante impegno, si legge nella relazione di accompagnamento, nei confronti di persone affette da disabilità e in particolare per imporre ladeguamento del patrimonio Erp, ove necessario. A spiegare il rigetto dellAula il consigliere del Pd Enrico Sostegni che ha rilevato come la cancellazione dellavverbio preferibilmente al comma 4 dellarticolo 12, in realtà potrebbe introdurre criteri di rigidità tali da discriminare proprio chi si vuole aiutare.

Vita indipendente, unanimità per l’ordine del giorno di Pieroni

“Sono soddisfatto dell’esito della votazione dell’ordine del giorno di cui sono proponente e ringrazio i colleghi per averne condiviso pienamente le intenzioni e i propositi” – spiega Andrea Pieroni, consigliere regionale, commentando l’unanimità dell’aula del Consiglio regionale all’odg sulla vita indipendente collegato alla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale.

“Con l’ordine del giorno – prosegue Pieroni – si chiede alla giunta regionale di attivarsi con il Governo per approvare presto una nuova legge nazionale sulla vita indipendente e incrementare lo stanziamento statale annuale alle Regioni così da permettere la completa realizzazione dei progetti a sostegno delle persone con disabilità, riducendo drasticamente le liste d’attesa. Ieri, con il presidente Rossi abbiamo ascoltato le richieste dei rappresentanti delle associazioni presenti in Consiglio, ci siamo confrontati e abbiamo ribadito loro la piena volontà a portare avanti l’impegno che da sempre contraddistingue la Toscana sul tema della tutela dei diritti civili e sociali. La Regione continuerà a fare il possibile, essendo comunque tra le poche regioni che per i progetti di vita indipendente stanzia ogni anno 9 milioni di euro garantendo sostegno a circa 800 persone. Adesso spetta anche a Parlamento e Governo fare la loro parte facendo finalmente una legge specifica ed incrementando le risorse nazionali che, ad oggi, ammontano a soli 15 milioni di euro”.

 

Legge di manutenzione 2018: via libera dall’Aula

Puntuale alla fine dell’anno, il Consiglio interviene sulla normativa regionale per garantirne la costante manutenzione. Lo ha fatto approvando a maggioranza un’unica legge, che corregge errori materiali o imprecisioni, adegua i rinvii interni ed esterni, inserisce contenuti divenuti obbligatori per disposizioni comunitarie, nazionali ed anche regionali. Non solo. Il Consiglio utilizza questo strumento per adeguarsi a sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea, della Corte europea dei diritti dell’’uomo e della Corte costituzionale. Fornisce, infine, l’interpretazione autentica di disposizioni regionali. Tutto questo, ovviamente senza introdurre di fatto adeguamenti che cambino in modo sostanziale la normativa. E’ stato il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), a illustrarla all’Aula di oggi 19 dicembre, precisando che il testo relativo alla manutenzione dell’ordinamento regionale 2018, con circa sessanta articoli, interviene su una ventina di leggi regionali su ordinamento del personale, contratti pubblici, turismo, su istruzione, formazione e lavoro, servizio sanitario e governo del territorio.

E’ stata la vicepresidente dell’Assemblea toscana Lucia De Robertis a illustrare un ordine del giorno, presentato insieme al capogruppo Pd Leonardo Marras, ed approvato, che chiede alla Giunta regionale di verificare quanto prima con l’Agenzia delle entrate se le società miste, che utilizzano risorse pubbliche, possano ricorrere ai servizi di Estar, l’ente di supporto tecnico amministrativo, che opera come centrale di acquisto.

Il consigliere Gabriele Bianchi (M5S) ha annunciato il voto contrario, “perché il testo su cui dovevamo lavorare è arrivato il pomeriggio precedente alle 16  e 11 minuti”, e la sua richiesta di rinvio non è stata accolta. Al riguardo ha annunciato la presentazione di una proposta di legge sulla partecipazione.

Il presidente Giacomo Bugliani ha precisato che la legge di manutenzione è stata illustrata nel mese di novembre ed è stata votata in una seduta nella quale c’erano pochi atti. “Mi meraviglia che si confonda la gentilezza degli uffici della prima commissione – ha precisato - che forniscono cortesemente, da tre anni, la sera prima, o addirittura la mattina stessa, un testo di lavoro ai commissari con il testo della proposta di legge che viene assegnata alla commissione”.

“Stai prendendo un granchio. C’è un errore di sintassi istituzionale - ha commentato Massimo Baldi (Pd) – Si  stanno mettendo in discussione i corretti percorsi, che permettono a noi tutti, maggioranza e opposizione, di confrontarsi democraticamente”.  

Il consigliere Marco Casucci (Lega) ha sottolineato l’opportunità di tenere conto della specificità degli atti in esame, che in questo caso è una legge che serve a tenere in ordine il quadro normativo.

Procedimento amministrativo: contributi regionali, legge estende obbligo acquisizione Durc

Il presidente della commissione Affari istituzionali  Giacomo Bugliani (Pd) ha illustrato la proposta di legge in materia di documento unico di regolarità contributiva (Durc) approvata a maggioranza dall’Aula. La legge modifica le norme sul procedimento amministrativo (l.r. 40/2009) e stabilisce che la Regione acquisisce il documento unico di regolarità contributiva per “ogni tipologia di contributi, benefici, sovvenzioni effettuati a qualsiasi titolo e a favore di qualsiasi soggetto tenuto a obblighi contributivi”. Il provvedimento si è reso necessario per superare alcune difformità applicative sull’acquisizione del Durc in alcuni casi di contributi regionali, per i quali l’obbligo non è previsto dalla normativa nazionale.

Sanità: Network Bibliotecario Toscano, risoluzione riconosce operato Ars

La Giunta regionale deve “tenere in considerazione”  l’operato fin qui svolto da Ars (Agenzia regionale di sanità), impegnata con altri soggetti nella gestione del centro operativo di coordinamento del progetto Network Bibliotecario Sanitario Toscano (NBST). E deve valutare  l’impegno profuso per favorire l’accesso gratuito dei professionisti delle Aziende Usl toscane all’informazione e alla documentazione specifica di qualità.

E’ quanto prevede la risoluzione approvata all’unanimità dall’Aula del Consiglio regionale, svoltasi oggi 19 dicembre. In particolare, l’esecutivo toscano deve promuovere l’uso dello strumento informatico UpToDate tra “gli operatori della sanità pubblici, convenzionati e privati accreditati”, sensibilizzando le Aziende sanitarie a includere nei piani aziendali la formazione all’utilizzo del portale del Network e al contempo incentivando conoscenza, uso e promozione del prodotto. La Giunta, ancora, deve promuoverel’ulteriore definizione del ruolo e dei compiti di Ars” in relazione alla complessità delle problematiche da affrontare per l’implementazione definitiva del Network, già evidenziate dal comitato di Indirizzo e controllo della stessa Ars.

Ricerca Sanitaria: informativa su scambi con la Cina

Laccordo quadro di collaborazione sullo sviluppo delle risorse umane e la ricerca sanitaria tra la Regione Toscana e lHealth human resources development center (Hhrdc) della Repubblica popolare cinese, al centro dellinformativa della Giunta iscritta allordine del giorno della seduta del Consiglio di oggi 19 dicembre, che tuttavia non è stata illustrata, ma acquisita come tale.

 

Lintesa, si legge nel documento, parte dalle numerose collaborazioni con la Cina in ambito sanitario e attive sul territorio toscano. Una cooperazione che ha portato alla costituzione di un gruppo di lavoro con soggetti che operano nellambito di scambi formativi e buone pratiche. Questa attività, si legge nelle motivazioni, si inserisce nel quadro dei lavori della rete Presidio affari europei e internazionali in ambito sanitario, socio-sanitario e sociale, istituita con delibera di Giunta (numero 232/2017)  come modello organizzativo che pernette la messa in rete di tutti i soggetti del sistema sanitario regionale in tema di politiche europee, risorse, bandi, iniziative e collaborazioni di respiro internazionale.

Tra le attività previste, anche la formazione congiunta, progetti e programmi di ricerca, scambi formativi tra esperti di medicina tradizionale cinese, promozione di iniziative congiunte di collaborazione in ambito sanitario. Le aree prioritarie dellaccordo sono infatti gestione sanitaria, salute pubblica e medicina cinese, ricerca sanitaria, sistema di emergenza sanitaria, integrazione tra medicina tradizionale cinese e medicina occidentale, salute globale, gestione del rischio clinico e sicurezza del paziente.

Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Quartini, pur rilevando limportanza di uno scambio continuo con la Cina, ha sostenuto che linformativa manca di un punto fondamentale: la possibilità di sviluppare sinergie su prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Occorre fare più integrazione anche sotto il profilo dello sfruttamento lavorativo ha detto.

Vittime di terrorismo e criminalità: cambia la legge a loro favore

“La razionalizzazione delle risorse e la garanzia di una maggiore equità sono alla base dei cambiamenti che vengono introdotti nella disciplina degli interventi a favore delle vittime del terrorismo e della criminalità  organizzata”. Ha sintetizzato così il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), il senso della legge approvata a maggioranza dal Consiglio regionale durante la seduta d’Aula di oggi 19 dicembre.

“La Toscana ha deciso di intervenire in materia anche con contributi di carattere economico – ha osservato il presidente –. Questa legge vuole diversificare l’entità del contributo erogato a seconda della posizione reddituale del beneficiario”. In particolare per l’accesso ai benefici previsti, viene introdotto  un criterio reddituale legato all’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, con parametri percentuali. Con valore Isee inferiore a € 20.000  i contributi vengono concessi al 100%, non sono concessi con valore Isee superiore a €70.000. Nel mezzo dieci fasce distinte progressivamente decrescenti.

Il consigliere Gabriele Bianchi (M5S) ha annunciato la presentazione di un emendamento, per cassare tutta la parte riferita all’Isee.“Chiunque venga attaccato dalla criminalità organizzata – ha osservato – pensiamo abbia diritto ad un contributo”.

“Si può capire la volontà di razionalizzazione - ha osservato Marco Casucci (Lega)  -. Non mi sembra però possibile che sopra la soglia del reddito Isee superiore a € 70.000 non sia previsto alcun contributo”.

Il consigliere Massimo Baldi (Pd) ha annunciato il voto contrario su entrambi gli emendamenti. “Non lo votiamo, ma comprendiamo la ratio di quello presentato dalla Lega” ha dichiarato.

Il capogruppo Pd Leonardo Marras ha osservato che il contributo nel caso specifico “non è un’onorificenza, né tanto meno un risarcimento” per questo “non è giusto non fare riferimento alla situazione economica”.

“Ho sempre avuto delle perplessità – ha rilevato Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) –. La Regione non ha funzioni di concedere indennità o forme assicurative. A me convince uno strumento come questo, di sostegno materiale e concreto, calibrando il contributo sull’effettiva condizione materiale”.



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