Conferenza fine anno in Regione, luci e ombre: preoccupazione per geotermia, Bekaert e Tirrenica

Il presidente Enrico Rossi ha aperto la conferenza stampa di fine anno, che ha tenuto stamani nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, assieme a gran parte della giunta, con l'enunciazione molto sintetica di tre eventi positivi e altrettanti negativi dell'anno che sta finendo.

"Fra le tre cose buone del 2018 - ha detto Rossi - metto senz'altro la vicenda di Piombino. Ci sono stati anche momenti molto drammatici, ma è giunta a una conclusione positiva, con l'arrivo, dopo il tentativo di Rebrab, di imprenditori di primo piano nel settore della siderurgia come Jindal. Poi – ha proseguito - voglio ricordare gli interventi post alluvione fatti a Livorno: sia quelli che riguardano l'assetto idraulico, sia quelli di carattere sociale, seguiti in particolare dall'assessore Cristina Grieco. E' stato fatto davvero un buon lavoro e il mio ringraziamento va a assessori e tecnici regionali, che sono stati davvero straordinari. Infine, la campagna per l'eradicazione dell'epatite C, che sta funzionando molto bene (vedi comunicato, ndr): è la conferma che, se si vuole, si può. Un grazie all'assessore e alla Direzione, perché hanno fatto cose egregie. Continueremo su questa strada".

"Fra le tre cose negative, invece - ha continuato -, c'è l'incendio del Monte Serra. Non avevo mai visto una cosa così grave in vita mia. Un evento davvero tremendo, pericoloso, devastante. Il lavoro di ripristino è già a buon punto, ma la ferita è profonda. Poi la vicenda della Bekaert, un esempio di delocalizzazione, depauperamento e rapina del territorio. Una vicenda che ci ha fatto soffrire. Bene la cassa integrazione arrivata proprio ieri all'ultimo momento, ma questa rimane un'offesa e una sconfitta e ora il nostro impegno sarà per la reindustrializzazione. E poi il corridoio Tirrenica. Mi sarei aspettato almeno di veder partire i lavori, ma registriamo solo la stesa di un po' di asfalto sulla variante Aurelia. Abbiamo discusso e accettato diverse ipotesi, ma non vedo nessuna prospettiva chiara e il progetto rischia di languire. Ormai è un buco su google maps. Ecco, consiglio una cosa agli uomini di governo e ai parlamentari della zona: vadano su google maps e vedranno un buco al posto del corridoio".

Tra i motivi di preoccupazione, Rossi ha indicato anche il "dossier", tuttora aperto degli incentivi per la geotermia, che il Governo con un tratto di penna ha cancellato dal decreto sulle rinnovabili. "Daremo battaglia fino in fondo, insieme ai territori – ha detto, ringraziando il sindaco di Radicondoli, Emiliano Bravi, presente all'incontro con la stampa in rappresentanza dei Comuni geotermici - perché questa scelta scellerata bloccherà gli investimenti, anche quelli di tutela ambientale, danneggerà l'occupazione e per di più rappresenta un percolo per l'obiettivo di fare della Toscana una regione carbon-free entro il 2050".

"Abbiamo portato tutte le Regioni a dire no al decreto – ha detto l'assessore all'ambiente Federica Fratoni – e anche questo dimostra le buone e forti ragioni della Toscana. Non ci rassicurano affatto le rassicurazioni del sottosegretario Crippa sulla possibilità di inserire la geotermia in un secondo decreto, quello sulle energie innovative. La geotermia è una fonte ‘matura' e il suo posto è nel decreto ora in discussione. Siamo di fronte ad un atteggiamento superficiale che intendiamo combattere. E anche sulle tutele ambientali – ha concluso – la Toscana non è seconda a nessuno e la proposta di legge sulla geotermia che è all'attenzione del Consiglio dà tutte le garanzie di un uso della risorsa compatibile anche con le esigenze del paesaggio".

Fonte: Regione Toscana



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