Le tracce del Dna non erano compatibili con quelle presenti nelle tracce di sudore nella busta contenente il proiettile inviata al sindaco di Cascina Susanna Ceccardi. A poco più di un anno di distanza dai fatti (novembre 2017), il principale sospettato è stato prosciolto dall'accusa di essere l'autore delle minacce. La stessa procura di Pisa alla fine delle indagini ha chiesto l'archiviazione. Il cascinese accusato era stato rintracciato tramite i social network ed era considerato come uno dei principali avversari del sindaco leghista.
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