Ferrovia Porrettana: mozione Pd chiede di finanziarie ancora il bando

La forte valenza storica, culturale, ambientale, paesaggistica ed economica dei territori attraversati dalla linea Ferroviaria Porrettana, al centro della mozione approvata all’unanimità in commissione Ambiente, presieduta da Stefano Baccelli (Pd). Il testo, primo firmatario il consigliere Massimo Baldi (Pd), impegna la Giunta ad attivarsi per finanziarie il bando per la valorizzazione delle linee minori, ma anche per sollecitare i soggetti interessati alla stipula dell’accodo tecnico previsto dal protocollo d’intesa siglato nel 2016.

La Porrettana, si ricorda nella mozione, rappresenta un’infrastruttura votata al collegamento di nuclei abitati della montagna pistoiese con l’intera area metropolitana di Pistoia-Prato-Firenze. Può rappresentare un mezzo slow alternativo all’alta velocità nel collegamento fra Bologna e Firenze. Un rilancio della linea avrebbe ricadute positive per pendolari e turisti. La Regione si è impegnata nella valorizzazione e nella salvaguardia della Porrettana sin dal 2011 con la sottoscrizione di un primo protocollo d’intesa con Provincia e Comune. La promozione delle cosiddette linee ferroviarie minori, è stato il passo successivo unitamente a iniziative e progetti tra i quali il portale web “Transappenninica Tosco-Emiliana/ la Ferrovia Porrettana”. Nel luglio 2016 – si ricorda ancora nel testo – è stata costituita l’associazione “TRANSAPP” proprio per valorizzare la Porrettana e sostenere la promozione sociale e turistica del territorio montano Tosco-Emiliano.

Nel novembre 2016 è stato poi sottoscritto un protocollo d’intesa per lo sviluppo del progetto “La Ferrovia Transappenninica” che ha coinvolto Regione Toscana e Emilia Romagna, Città metropolitana di Bologna, Comune di Pistoia, Comune di Alto Reno Teme, Unione dei Comuni Alto Reno, Unione dei Comuni Appennino Bolognese, Unione dei Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia, Unioni dei Comuni Appennino Pistoiese.

A distanza di oltre un anno, appare necessario dar seguito all’accordo tecnico previsto e quindi al rilancio dell’Appennino tosco-emiliano romagnolo .



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