Dipendenti assenteisti a Massa, l'Rsu: "Licenziamento dimostra grave iniquità e inadeguatezza dei vertici regionali"

I 16 provvedimenti di licenziamento adottati dall'Amministrazione dimostrano la gravissima iniquità e inadeguatezza dei vertici amministrativi del nostro Ente. Iniquità: perche' non è stato adottato nessun criterio di responsabilità e proporzionalità nell'applicazione della sanzione e non si è tenuto in alcun conto la diversa gravità dei comportamenti che sono alla base delle contestazioni mosse (il doppio lavoro non può essere assimilato ad una pausa caffè!) né della storia professionale dei colleghi; per aver agito in modo indiscriminato con provvedimenti pesantissimi a fronte di contestazioni erariali di poche centinaia di euro (e a fronte di un presunto danno erariale complessivo di circa 30.000 euro da paragonare ai costi astronomici dell’inchiesta della magistratura, complimenti!) Inadeguatezza: per aver strutturato un'articolazione territoriale priva di un vero presidio organizzativo; per non aver impedito il protrarsi di comportamenti palesemente illeciti che sono stati alla base dell'inchiesta della magistratura; per non aver prevenuto comportamenti distorti da parte del personale e per non aver vigilato su eventuali distorte interpretazioni in materia di orario che si sono protratte nel tempo, da sempre, e comunque almeno per i circa 20 mesi della indagine della Magistratura; per aver fatto ricorso ad uno scellerato parere esterno invece che servirsi (come giusto e doverso) dell'Avvocatura regionale; per aver assunto acriticamente le conclusioni di tale parere che, a nostra conoscenza, assumono semplicemente come criterio la somma dei minuti di assenza ingiustificata. Ma la responsabilità di tutto questo non può essere limitata ai vertici amministrativi: è chiaro che questi hanno ricevuto un preciso mandato politico, a partire dalla decisione di Giunta del 6 settembre, un preciso mandato con cui la Giunta regionale, nei confronti dei dipendenti pubblici, dei propri dipendenti, si allinea alle politiche populiste, rancorose e forcaiole che denuncia su altri temi a livello nazionale, ricevendo per questo anche il plauso della ministra Bongiorno (complimenti di nuovo!). Chiediamo un incontro urgente con il Presidente della Giunta regionale, non siamo carne da macello, i licenziamenti devono essere ritirati.

Fonte: RSU - Regione Toscana


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