FabricaComune, 5 anni di opposizione in una giornata. Bartoli non si ricandida

Era piena la sala degli Agostiniani di persone venute ad ascoltare Dusca Bartoli, che ha annunciato ufficialmente che non si ricandiderà e Samuela Marconcini che raccontavano la loro esperienza in Consiglio Comunale e fuori, fatta in questi 5 anni di Consiliatura in rappresentanza della sinistra empolese (qui l'articolo e l'intervista a cura di Giovanni Mennillo).

Sul monitor e sui cartelloni esposti all’ingresso, le immagini dell’attività di servizio e di rappresentanza: i banchetti dei referendum (da quello per combattere la riforma delle mega usl impedito dalla Regione a guida PD, a quello sulle trivelle, ai referendum della Cgil a difesa del lavoro fino al referendum costituzionale). Le manifestazioni per i diritti civili e a difesa della Grecia, all’epoca del braccio di ferro con l’unione europea, ma anche l’incontro con i risparmiatori vittime del “salva banche”, la celebrazione della liberazione di Monterappoli dall’occupazione nazifascista e la commemorazione di Mario Assirelli, il Sindaco con S maiuscola per tutti gli empolesi.

E poi la carrellata delle questioni che hanno fatto discutere la città: dallo stadio alla variante, alla riorganizzazione scolastica, al tema dell’acqua da ripubblicizzare, rispettando finalmente l’esito del referendum del 2011. Mentre invece il PD ed i suoi sindaci hanno nuovamente prorogato, fino al 2031, la concessione ad Acque SpA, azienda con le tariffe tra le più alte d’Italia, che fornisce il servizio colabrodo che tutti gli empolesi possono constatare (basta una passeggiata ed una rottura si trova di sicuro!) ma in compenso garantisce utili milionari di cui il 45% continuerà ad andare ai privati.

Fino al tema dei rifiuti con la creazione del gestore unico – a scapito di questo territorio che ha visto sottovalutato il valore di Publiambiente di circa la metà - dicono le consigliere. E poi il lavoro, con la richiesta di tutela dei lavoratori degli appalti, che oramai rappresentano il 40% del lavoro che il Comune utilizza costantemente, che fanno lo stesso lavoro degli altri dipendenti, ma guadagnano meno, hanno meno sicurezze e meno diritti. Così le esternalizzazioni fanno perdere tutti: i lavoratori, ma anche i cittadini che ricevono servizi con una qualità meno controllata ed anche l’economia della zona che risente negativamente della riduzione diffusa dei redditi. E poi l’ambiente, col tema degli alberi e della pianificazione del verde in primo piano.

E la sanità, portata in Consiglio comunale sempre e solo dalle opposizioni, dicono Bartoli e Marconcini, mentre i servizi della nostra area stanno regredendo in qualità, i professionisti se ne vanno a Firenze, le decisioni si spostano fuori dal territorio. Nessuno che abbia fatto sentire la voce degli amministratori locali a difesa della sanità territoriale; solo quando le liste d’attesa son diventate abbondantemente le più lunghe della Toscana qualcosa si è mosso, ma non basta, qui stiamo diventando periferia di Firenze e nessuno pare preoccuparsene. Eppure quest’area aveva una grande tradizione di autonomia.

Una attività intensa, oltre 200 atti portati in Consiglio, più della metà dei quali presentati insieme ai consiglieri degli altri due gruppi civici presenti in consiglio, con i quali dicono Bartoli e Marconcini, abbiamo cominciato a collaborare per mutuo soccorso, ma subito ci siamo resi conto che coincidevano analisi dei problemi e proposte alternative e la collaborazione si è fatta stretta e costante. I consiglieri di Ora si cambia Damasco Morelli e Sabrina Ciolli di Linea Civica, sono intervenuti nel dibattito. La consigliera Beatrice Cioni ha svolto un intervento sulle politiche sociali. Ci sono stati diversi altri interventi tra cui il prof. Paolo Pilieri, urbanista, sulla questione del consumo dei suoli, Fattori, consigliere regionale.

Insomma un bel racconto, con tanti argomenti, affinchè, come ha detto Samuela Marconcini, non si debba ripartire sempre da zero, ma il lavoro fatto possa rappresentare il punto di partenza e di consapevolezza di forza, per offrire agli empolesi una alternativa al PD che non sia necessariamente il M5S o peggio ancora la destra.

Fonte: FabricaComune per la Sinistra



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