Vanessa Billy e la sua dea bianca, la personale alla Galleria Gentili

 

Non ci sono più le forme della scultura tradizionale, è vero, ma lo scorrere del tempo è un tema onnipresente nell’arte contemporanea. L’artista svizzera, Vanessa Billy (Ginevra 1978) da anni esplora le tematiche più attuali come la politica, l’ecologia; quasi ogni suo processo artistico è la risposta alla domanda: "Come avviene il passaggio dell’energia nella materia, soprattutto cosa innesca, specie quella che si trasmette da un’entità all’altra".

Le sculture di Billy diventano il medium del pensiero stesso dell’artista sempre più concentrato sugli effetti che nascono all’interno dell’ambiente in cui i materiali stessi esistono. Cosi nascono lavori carichi di materia tangibile (plastica, cemento, vetro), presenze che fermano il tempo, forme diversificate che sfidano la gravità, sculture tanto ingombranti quanto vulnerabili che sfidano preconcetti estetici.

Vanessa Billy torna in Italia per una personale a Firenze nella Galleria Gentili (Borgo Pinti 80-82/R), dal titolo, “ The white Goddess”. La mostra è a cura di Rita Selvaggio.

Il percorso espositivo si collega idealmente alla Mater tuta (V sec a.C.) uno dei monumenti più espressivi della produzione di statue cinerarie in pietra fetida conservato proprio a Firenze, nel vicino Museo Archeologico. La Mater Matuta, con il suo sguardo pervaso da un’intensa malinconia e prolungato oltre la vita terrena, è la dea italica protettrice dell’aurora, della fecondità e della nascita.

Il corpo della donna offre la medesima visione microcosmica dei ritmi universali della luna, metafora di ciclicità, mutamento, inconscio, segreto, mistero, maternità e fecondità, è simbolo dello scorrere del tempo e rende manifesto il perpetuo ricominciare, la catena ininterrotta di nascite e morti. Da alba in alba gira la terra e la notte continua a seguire il giorno.

Vanessa Billy (1978, Ginevra, CH) ha studiato al Chelsea College of Art di Londra. Tra le sue mostre personali più recenti: Future Perfect (2018) a Assembly Point di Londra; Dear Life (2017) al Centre Culturel Suisse di Parigi; We Dissolve (2016) alla Kunsthalle St.Gallen (CH). La sua commissione d’arte pubblica Tränen sarà visibile fino a Marzo 2019 alla St.Peter Church di Zurigo (CH). Tra i suoi prossimi progetti: Konkrete Gegenwart (Febbraio 2019), all’ Haus Konstruktiv, Zurigo (CH); Oil. Beauty and Horror in the Petrol Age (Settembre 2019), al Kunstmuseum Wolfsburg (DE) e al Belvedere Museum, Vienna; una mostra personale (September 2019) alla galleria BolteLang, Zurigo (CH). Attualmente vive e lavora a Zurigo (CH).

VANESSA BILLY: “The White Goddess”

Dal 19 gennaio al 14 marzo 2019

Galleria Gentili: Borgo Pinti 80-82/R

Firenze 50121

www.galleriagentili.it

Alfonso D'Orsi

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