La strada verso i Mondiali passa anche da Empoli. I riflettori dello stadio Castellani tornano infatti ad accendersi per un evento di caratura internazionale: si terrà domani, venerdì 18 gennaio, l'amichevole di calcio femminile tra Italia e Cile, con inizio alle ore 18. L'evento è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’Assessore allo Sport Fabrizio Biuzzi, il Capo Delegazione della Nazionale Femminile Barbara Facchetti, il Commissario Tecnico Milena Bertolini e il Capitano Azzurro Sara Gama.
Quello di Empoli è un primo test per le ragazze del mister Milena Bertolini nell'anno più importante, quello del Mondiale: le azzurre, dopo un 'digiuno' di 20 anni, tornano a solcare il palcoscenico della Coppa del Mondo in un girone con Australia, Giamaica e Brasile. A pochi mesi dall'esordio del 9 giugno, quindi, ogni partita diventa importante per rodare gli schemi e prepararsi al meglio.
Le sudamericane sono una squadra temibile, reduci da un secondo posto nella Copa América del 2018 alle spalle del Brasile e al 38° posto nel FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking. E la scelta di sfidarle non è per niente casuale, come spiega lo stesso mister: "Abbiamo scelto il Cile per la prima amichevole perché nel mondiale abbiamo squadre con certe caratteristiche simili. Si tratta di un test importante per consolidare i passi avanti che stiamo facendo come gioco e identità di squadra. Le partite da qui al mondiale sono partite per permettere alle giocatrici di avere minuti nelle gambe e fare esperienza, soprattutto per le più giovani"
Ma non c'è solo il risultato sportivo, l'evento empolese è un altra pietra verso la costruzione di un calcio che abbia un posto d'onore anche per l'universo femminile. Da questo punto di vista anche la scelta di Empoli non è casuale:
"Abbiamo scelto di fare qui la prima partita - spiega il Bertolini - perché la Toscana da sempre ha una grande tradizione di calcio femminile, la regione ha sempre sostenuto questo sport. In particolare Empoli è una delle prime società che ha sposato il progetto FGIC nello sviluppare il calcio femminile, spesso questo viene dimenticato e si parla solo di Milan o Juventus. Quello di domani sarà un match divertente e mi auguro che ci saranno tante persone a godersi lo spettacolo. Il nostro obiettivo è avvicinare le persone al nostro mondo"
"Avere qui a Empoli la Nazionale femminile - spiega l'assessore Biuzzi - ha un significato in più perché qui ospitiamo importanti realtà di calcio femminile come l'Empoli Ladies. Spero sia un match bello e invito tutti a venirlo a vedere perché spero che le ragazze del calcio possano continuare a fare passi avanti come negli ultimi anni e recuperare il 'gap' rispetto agli altri paesi. La strada è giusta e iniziative di questo tipo fanno piacere perché vanno in questa direzione"
Sulle gambe di queste ragazze, quindi, c'è anche il peso di portare dove merita il calcio femminile. Da questo punto di vista il Mondiale è una vetrina importantissima, un appuntamento che può offrire una 'visibilità d'eccezionale' a questo universo, accendendo i riflettori su una realtà: il calcio è anche donna. Un percorso prima di tutto culturale che negli ultimi anni sta facendo i suoi (primi) importanti passi: "Il percorso fatto dalla FIGC - spiega Bertolini - negli ultimi quattro anni è stato importante perché ha permesso alle ragazze di fare calcio in modo professionale e essere come le loro colleghe straniere. Adesso le bambine hanno modelli di riferimento. C'è ancora un pensiero comune che valuta il calcio come uno sport solo per uomini, soprattutto tra le persone di una certa età. I cambiamenti culturali sono lenti, ma negli ultimi anni abbiamo accelerato".
"Oggi - spiega Sara Gama - i ragazzini vedono sui campi di calcio ragazze che si allenano come loro, che giocano come loro, gioiscono, vincono e soffrono come loro. Questi ragazzi saranno i primo apostoli per spargere questo verbo: anche le ragazze possono giocar a calcio! Io ho toccato con mano il cambiamento e ora possiamo raccogliere i frutti"
Una parola non poteva che andare alle dichiarazioni del presidente FIGC Gravina sulla possibilità di un ritiro della nazionale femminile in Arabia Saudita, al centro delle cronache per la finale di Supercoppa Italiana dove le donne erano 'relegate' in un apposito settore: "Siamo in prima linea per iniziative che mettano al centro i diritti - spiega il ct Bertolini - e non chiudiamo nessuna porta, valuteremo e ragioneremo seriamente cosa fare al momento opportuno".
La testa, per il momento, è alla sfida di domani, la prima del 2019 verso la strada che porta al Mondiale.
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