Tempi di bilancio per la Pubblica Assistenza di Montelupo: intervista al presidente Dino Cei

-Com'è andato l'anno appena trascorso?

È stato un anno importante, non solo per noi, ma per tutta l'Anpas della nostra area dell'Empolese-Valdarno-Valdelsa. Abbiamo infatti istituito un centralino unico tra le nove associazioni della Zona ANPAS che ci consente di ottimizzare i servizi di trasporto sanitario. Dal punto di vista della nostra associazione, voglio dire che stiamo creando davvero una bella struttura, affidandoci a professionisti di settore: il nostro obiettivo è quello di creare un'associazione che sia in grado di sopravvivere all'evoluzione nel tempo, con una struttura ben definita e di livello. Qua a Montelupo stiamo ottenendo, a mio avviso, degli ottimi risultati, grazie alle sinergie che riusciamo ad avere con altre associazioni come la Misericordia, con la quale abbiamo creato la Casa di Riposo Il Castello, che sta facendo un grande lavoro, ma anche con l'amministrazione comunale e con il Sindaco Paolo Masetti che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno soprattutto in due circostanze decisive per lo sviluppo dell’attività della nostra Associazione.

-Le vostre attività, come Pomerigginsieme e il Progetto Anchise come procedono?

Pomerigginsieme è arrivato ad essere frequentato più di 90 bambini, ed è un progetto rivolto a tutti bambini, sia DSA che non. Questa crescita costante, che ha visto triplicare le presenze in quattro anni, ci riempie di orgoglio. Basti pensare che inizialmente era riservato solo a bambini di elementari e medie, ma che abbiamo dovuto e voluto allargarlo anche alle superiori, in quanto alcuni ragazzi hanno richiesto di poter continuare il percorso avviato anche una volta superato l'esame di terza media.

Il merito va sicuramente alla professionalità mostrata da tutto il personale.

Anchise è iniziato nel 2018 e sta crescendo. Un progetto rivolto agli anziani autosufficienti era quantomai necessario sul nostro territorio, oltretutto non invasivo e che risponde comunque ad esigenze molto attuali come la gestione degli anziani soli.

Del resto, il nostro compito, come terzo settore, è questo: intercettare le esigenze e cercare di portare un sostegno alle persone nel risolverle.

-Quali sono i vostri auspici per l'anno che è appena iniziato?

Sarebbe auspicabile, ad esempio, che ANPAS regionale riuscisse a creare dei coordinamenti più forti tra le varie realtà territoriali, per allargare anche una serie di servizi che funzionano, come ad esempio il nostro Pomerigginsieme, ad altre associazioni simili alla nostra, superando i campanilismi che caratterizzano fin troppo la nostra Regione. Le sinergie funzionano, e noi qui a Montelupo lo abbiamo visto molto bene. Il ruolo dei dirigenti di associazione, poi, richiede una formazione sempre più specifica, e dato che si tratta interamente di volontari, forse sarebbe giusto che si creassero dei corsi di formazione anche per i dirigenti, per gestire al meglio i servizi esistenti e soprattutto per pianificarne di nuovi in base alle richieste dei cittadini .

Alla politica, poi, chiediamo di ascoltare con attenzione le istanze che portiamo costantemente ai vari enti, perché noi, che siamo sul territorio tutti i giorni, siamo in grado di intercettare i bisogni e possiamo trovarne le soluzioni in tempi e costi sostenibili rispetto sia al pubblico che al privato. Il sostegno agli anziani, ad esempio, è un qualcosa che lo stato deve garantire sempre di più con l'invecchiamento della popolazione, dando a noi che lo facciamo da anni corsie preferenziali per ottenere i mezzi economici per attuarlo nel migliore dei modi e per gravare il meno possibile sulle famiglie.

Fonte: Pubblica Assistenza Montelupo Fiorentino



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