Depuratore di Castelfranco di Sotto, Arpat conferma: "Diminuiti i cattivi odori"

Si sono conclusi gli interventi di adeguamento richiesti dalla Regione Toscana, su indicazione di ARPAT, per ridurre i cattivi odori provenienti dallo stabilimento di trattamento di rifiuti liquidi e fangosi, pericolosi e non pericolosi, gestito dalla Waste Recycling SpA (acquisita dai primi mesi del 2017 dal Gruppo Herambiente) e situato parte a Castelfranco di Sotto (in particolare la zona dedicata al trattamento chimico-fisico-biologico dei rifiuti liquidi) e parte a Santa Croce sull’Arno (in particolare la maggior parte della zona dedicata allo stoccaggio provvisorio e trattamento di rifiuti solidi).

Presso lo stabilimento sono presenti anche:

  • altri impianti di selezione, trattamento e stoccaggio di rifiuti solidi pericolosi e non pericolosi;
  • il pirogassificatore, praticamente mai entrato in funzione ed attualmente in fase di dismissione;
  • un'officina meccanica gestita dalla Waste Recycling. SpA.

Nel dettaglio, queste sono le misure realizzate e concluse alla fine di novembre 2018:

  • l’installazione di un nuovo impianto di evaporazione a supporto della colonna di distillazione e di un serbatoio per lo stoccaggio del concentrato. La fase acqua+solventi ottenuta sarà alimentata in fase vapore alla colonna di distillazione mentre il residuo di fondo, costituito da tutti i composti estranei presenti, sarà conferito ad impianti autorizzati allo smaltimento finale (termodistruzione). Ciò ha la finalità di migliorare la funzionalità della colonna di distillazione, con aumento del quantitativo di solventi recuperati;
  • il dosaggio di ossigeno liquido su una delle 2 linee dell'impianto biologico, che viene alimentato dall'uscita della sezione chimico-fisica;
  • l’installazione di 2 nuove linee di trattamento chimico-fisico in continuo, con funzionamento in parallelo, che saranno usate come trattamento finale, prima dell’invio al comparto biologico. La finalità di tale intervento è quella di potenziare la resa di depurazione del comparto chimico-fisico rispetto ai parametri metalli, idrocarburi, solventi. Infatti viene utilizzata calce addizionata di carbone attivo;
  • l’aggiunta di un filtro a carboni attivi/zeoliti sulla linea dell’impianto di abbattimento dell’emissione E3 (da impianto biologico), per minimizzare l’impatto ambientale odorigeno dell’attività all’esterno;
  • l’installazione di una terza linea MBR (Membrane Biological Reactor) in aggiunta a quelle esistenti di tipo tradizionale;
  • l’installazione di una nuova torre di raffreddamento, vista l’installazione del nuovo evaporatore ed in previsione dell’installazione di un ulteriore nuovo evaporatore.

Tali modifiche, realizzate nel corso di 5 anni, anche se molto impegnative per la società da un punto di vista economico, hanno reso estremamente performante la piattaforma nel trattamento di qualsiasi tipologia di rifiuto liquido, fangoso.

Nel corso del 2018, presso l'URP di ARPAT, è stato registrato un numero di esposti per maleodoranze nella zona di Castelfranco nettamente inferiore rispetto al passato e, spesso, non riconducibili all'installazione Waste Recycling di Via Malpasso (si veda tabella sotto).

Esposti per cattivi odori
2013 2014 2015 2016 2017 2018
Castelfranco di Sotto 50 14 22 32 16 9
Santa Croce sull’Arno 9 5 8 14 5 4

 

Ricordiamo che, sin dall'inizio della sua attività nel 2009, la piattaforma di trattamento aveva provocato cattivi odori di varia natura (si veda a margine dell'articolo il racconto dei controlli degli ultimi 6 anni). Ad ottobre del 2013, in particolare, ARPAT aveva evidenziato numerose criticità, tra cui il funzionamento discontinuo delle varie sezioni, che compongono l’impianto chimico-fisico (concentratore a triplice effetto), a seconda delle tipologie di rifiuti liquidi e fangosi trattati, che non consentiva di assicurare un trattamento adeguato dei reflui acquosi contenenti idrocarburi, solventi volatili e/o non biodegradabili, così come non era garantito il loro abbattimento ai camini, per l’assenza di idonei sistemi di abbattimento. La Provincia di Pisa richiese quindi la sospensione immediata dei conferimenti di rifiuti liquidi e fangosi, contenenti inquinanti odorigeni (qui si riporta l'estratto delle prescrizioni del 28/11/2013 della Provincia di Pisa).

La Ditta, che si è sempre dimostrata collaborativa, ultimò entro la fine del 2015 tali interventi che consistevano nella realizzazione e nella messa in funzione di:

  • nuova colonna di distillazione
  • nuova sezione di evaporazione e di concentrazione per distinzione trattamento dei reflui costituiti da acque solventate, saline
  • nuovo gruppo di continuità in grado di assicurare il funzionamento degli impianti di abbattimento, anche in occasioni di black-out sulla rete elettrica
  • nuovo impianto di messa sotto aspirazione delle apparecchiature contenenti sostanze odorigene ed abbattimento emissioni (camino E2) composto da Termox degli sfiati (da sezioni distillazione, evaporazione-concentrazione acque solventate, ecc.), munito di Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (SMCE) per parametro Carbonio Organico Totale (TOC), Reattore a secco con calce-carbone attivo, Filtro a maniche, Scrubber umido a doppio stadio (acido, alcalino/ossidante), Filtro a carbone attivo (guardia)
  • copertura e messa sotto aspirazione delle vasche di trattamento biologico presso l'ex depuratore di Castelfranco di Sotto.

Fonte: Arpat - Ufficio stampa



Tutte le notizie di Castelfranco di Sotto

<< Indietro

torna a inizio pagina