Geotermia, i sindacati a Governo e Regione: "Risorsa da sostenere"

Il 22 dicembre 2018 a Santa Fiora, in provincia di Grosseto, si è svolta la prima manifestazione nel territorio Amiatino in favore della risorsa rinnovabile più importante della Toscana e cioè l’Energia Geotermica; una risorsa energetica la cui produzione annua ammonta a circa 6 GWh, in grado di soddisfare oltre il 30% del fabbisogno elettrico regionale e che rappresenta il 70% della componente rinnovabile complessivamente prodotta dalla Toscana.

Questa risorsa garantisce l’occupazione di oltre 1700 lavoratori tra diretti e indiretti; negli ultimi 10 anni più di 350 giovani hanno trovato un lavoro grazie alla geotermia, un numero significativo se si pensa alla grave crisi che oggi è presente nel mondo del lavoro in generale e in particolare sul fronte giovanile. Giovani che credono nello sviluppo socio economico legato a questa fonte rinnovabile, che hanno scommesso sul loro futuro e che condividono i valori di sicurezza e tutela ambientale.

La nostra partecipazione attiva a tutte le iniziative è stata strumentalizzata e osteggiata da pochi soggetti da sempre contrari allo sviluppo della Geotermia, con metodi e comportamenti che respingiamo al mittente in quanto offensivi e poco informati. Infatti non esiste, come da qualcuno affermato, “il sindacato geotermico”; l’attenzione e l’impegno del sindacato sono, da sempre, rivolti a tutelare tutte le variegate componenti del mondo del lavoro, anche nei territori geotermici (artigianato, industria, edilizia, commercio, turismo, servizi, trasporti, scuola, ecc...).

Come sindacato di categoria e confederale abbiamo deciso unitariamente di aderire alle manifestazioni del 1 Dicembre a Larderello e del 22 Dicembre a Santa Fiora, affinché la Geotermia si rafforzi come importante veicolo di sviluppo e incremento socio-economico dei territori geotermici (Larderello e Amiata), con ricadute positive sulle comunità, attraverso un’attenta selezione della migliore tipologia di coltivazione geotermica (bassa, media ed alta entalpia), con impianti a ciclo binario oltre a quelli tradizionali, attraverso la riconversione di una parte importante della ricchezza prodotta in agevolazioni tariffarie e migliori servizi: teleriscaldamento domestico e agricolo, banda larga, maggiori risorse per i Comuni finalizzate ad interventi a sostegno dello sviluppo delle vocazioni dei territori, quali ad esempio quello agricolo, forestale e turistico e quindi anche allo sviluppo dell’occupazione nel suo complesso.

Alla luce di quanto sopra il Sindacato chiede con forza:
• al Governo di reinserire la Geotermia tradizionale fra le fonti rinnovabili incentivate già dal prossimo decreto FER2; gli incentivi sono fondamentali per il miglioramento tecnologico degli impianti al fine di ottenere una maggiore sostenibilità ambientale, mettendo sempre al primo posto il rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini. Riteniamo inoltre un errore da parte del Governo, prima di prendere qualsiasi decisione sul rinnovo degli incentivi alla geotermia, non aver consultato LE PARTI SOCIALI, le istituzioni Regionali e Locali democraticamente eletti dai cittadini, e non aver consultato dati scientifici ufficiali.
• alla Regione Toscana di approvare in tempi rapidi la legge sulla Geotermia, impegno assunto da mesi, insieme al protocollo d’intesa con l’Enel, per assicurare opportune garanzie ambientali, continuità di investimenti, lavoro e prospettive di sviluppo ai territori geotermici.
• all’Enel di continuare l’impegno in favore dello sviluppo geotermico, incrementando i livelli occupazionali e le ricadute economiche sul territorio insieme all’utilizzo delle migliori tecnologie nella coltivazione della risorsa nel rispetto del territorio e dell’ambiente.

Segreterie Regionali FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL UILTEC-UIL



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