Amianto, gli ex esposti di Pistoia hanno lo stesso trattamento della Toscana

Il percorso assistenziale per gli ex esposti all’amianto a Pistoia è lo stesso di quello adottato nelle altre aree della Regione Toscana. Lo precisano l’ISPRO (Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica), l’Azienda USL Toscana centro insieme alla stessa Regione Toscana, in particolare in risposta ai consiglieri comunali Carla Breschi e Mario Tuci che, nei giorni scorsi, avevano sollevato la problematica.

Mentre i controlli sanitari di primo livello (visita, spirometria di base ed eventuale prescrizione di Rx) , come accade nelle altre Aziende Sanitarie (nord-ovest e sud-est) sono garantiti negli Ambulatori della Medicina del Lavoro (per l’area pistoiese sia a Pistoia che in Valdinievole), nei casi in cui siano necessari approfondimenti specialistici di medicina del lavoro di secondo livello questi è previsto che verranno svolti direttamente o in collaborazione con un’Azienda Ospedaliera Universitaria.

Il primo e secondo livello sono stati gestiti sinora tutti all’interno dell’Azienda USL Toscana centro (che include anche la ex AUSL3 di Pistoia) e i “finanziamenti a Firenze” significano che sono stati erogati a tutta la AUSL Toscana centro di cui anche l’area pistoiese fa parte, e che come nelle altre due aree regionali si occupa di coprire gli eventuali costi aggiuntivi degli approfondimenti di secondo livello.

Nella ridefinizione del percorso in “Area Vasta Centro” gli accertamenti di secondo livello saranno svolti direttamente o in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi ( così come avviene per le Aziende Sanitarie sud-est e nord-ovest che si rivolgono rispettivamente alle Aziende Ospedaliere Universitarie di Siena e Pisa).

Si sottolinea che è stato constatato che il passaggio al secondo livello coinvolge un quarto dei soggetti visitati e solo una piccola parte di questi, solitamente, necessita di ulteriori approfondimenti specialistici non inclusi tra le attività di sorveglianza sanitaria rivolte agli ex-esposti ad amianto.

Lo specifico Gruppo Tecnico Regionale di coordinamento ha previsto che per limitare il più possibile i disagi a coloro che sono residenti in territori periferici qualora si rendano necessari esami radiografici (ad esempio Rx e Tc) questi potranno essere svolti localmente (nelle strutture di radiologia dotate dei requisiti tecnici necessari) a parità di condizioni qualitative e di accesso alle cure.

Il Gruppo Tecnico Regionale di Coordinamento è quindi al lavoro per migliorare ulteriormente l’intero percorso per questa tipo di assistenza cercando ovviamente di limitare gli spostamenti delle persone, garantendo nel contempo tutti gli accertamenti sanitari necessari.

Infine, è da tenere presente che il codice di esenzione D99 si applica alle sole prestazioni svolte dalla Medicina del Lavoro e agli esami strumentali previsti dal protocollo regionale nell’ambito degli ambulatori di medicina del lavoro di primo e secondo livello. Ciò è peraltro in accordo con quanto previsto nell’Intesa di Conferenza Stato-Regioni e PA del febbraio 2018.

Fonte: Asl Toscana Centro



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