"E’ stata pubblicata nei giorni scorsi la determina 1005 del 16/10/2018 in cui il Comune dichiara di aver affidato lo studio di pre-fattibilità geologica e geotecnica per la realizzazione di un edificio scolastico in località Ponte a Egola. (qui la replica del Comune)
L’individuazione dell’area prende spunto dallo studio di fattibilità su diversi siti del territorio comunale di San Miniato commissionato dall’amministrazione comunale nel gennaio 2017 (studio Archea), in cui, dice la determina, tra i vari siti è stata individuata come tra le più idonee l’area designata a Ponte a Egola.
A onor del vero, per quel che riguarda l’area di Ponte a Egola, lo studio Archea dice testualmente: sito in cui è presente una pericolosità idraulica elevata causata dal vicino torrente Egola e si ritiene sito poco adatto allo scopo preposto. Siamo quindi ben lontani dalla idoneità paventata all’amministrazione comunale.
Lo studio di fattibilità a cui si riferisce la determina aveva individuato come area idonea quella sita in località Fontevivo, salvo poi constatare nei fatti che non era per niente fattibile. Infatti, dopo aver chiesto in pompa magna i fondi alla regione per uno studio di progettazione, hanno dovuto fare marcia indietro, perdendo sia i fondi destinati dalla Regione che la faccia nei confronti dei genitori dei ragazzi del Liceo cui era stato promesso in 2 anni la nuova scuola.
Viene legittimo porsi alcune domande. Se lo studio di fattibilità del gennaio 2017 viene preso come punto di riferimento per la nuova edilizia scolastica, il sito di Ponte a Egola non è idoneo, nonostante venga ribadito a tutte le riunioni con i genitori e la Provincia.
D’altro parte è corretto rifarsi ad uno studio che ha rivelato nei fatti tutte le sue incongruenze designando come idoneo un sito (Fontevivo) che non lo era affatto?
Nonostante gli errori commessi (2 licei provvisori in 10 anni) ed i soldi spesi fino ad ora (oltre 10.500.000,00 euro) si continua a usare l’edilizia scolastica come uno spot pubblicitario, senza una visione a lungo termine di quello che si va a progettare e senza prima pensare di economizzare e valorizzare i progetti ed i cospicui investimenti fatti per la scuola in San Miniato negli ultimi 30 anni.
Il fatto che in questi anni ci sia sempre stata continuità nello gestione politica e quindi non è mai mancato il potere di decidere, ci dice chiaramente che la storia della scuola a San Miniato è quella di un micidiale fallimento amministrativo".
La replica alle considerazioni del Comune
Lo studio del 2017 è quello a cui fa riferimento la determina del comune sulla quale è intervenuta la nota del Comitato. Trattandosi di un documento pubblico, tra l’altro pubblicato 3 mesi dopo la sua emanazione, abbiamo solo preso atto di quanto vi era scritto. La costruzione del nuovo ponte a Ponte a Egola risale al 2015, mentre lo studio è datato 2017, quindi la pericolosità idraulica e la non fattibilità permangono. La verità è che lo studio Archea viene tirato in ballo quando serve, tralasciando di fare il punto su a cosa è veramente servito, per cui i maldestri tentativi sono da rimandare al mittente. Rimane il fatto che sono 10 anni che vengono commissionati studi di fattibilità e sondaggi, che vengono coinvolti tecnici di ogni livello, architetti, ingegneri, geologi e sovrintendenza. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e, mi consenta assessore, a chiamarlo fallimento amministrativo siamo stati fin troppo indulgenti.
Raffaella Mallamaci, Comitato Polo Scolastico San Miniato
Notizie correlate
Tutte le notizie di San Miniato
<< Indietro





