Dopo una lunga discussione, che ha portato ad un autoemendamento del testo su stimolo della maggioranza, il Consiglio regionale ha approvato una mozione di Sì Toscana a Sinistra che chiede alla giunta di rivedere i contenuti della delibera del 21 dicembre scorso, in quanto ha violato la legge regionale sulla partecipazione, e soprattutto impegna la giunta a considerare prioritaria la realizzazione del nuovo ponte sull’Arno tanto atteso dagli abitanti del Comune di Signa, al di là di futuri eventuali processi partecipativi da attivare.
“L’obiettivo è salvare il ponte di Signa e sancire il necessario rispetto di norme regionali importanti come la legge sulla partecipazione, che non può essere considerata una legge di serie B. Siamo al paradosso: per permettere a tutti costi la realizzazione di un’opera sbagliata, ossia il nuovo aeroporto, si pregiudica la realizzazione di un’opera utile, importante, necessaria e voluta da tutta la cittadinanza, ossia il nuovo ponte sull’Arno di Signa”, ha sottolineato Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra nel presentare la mozione firmata assieme al collega Paolo Sarti.
“Assistiamo ad una sorta di domino, per cui la nuova pista scalza il lago di Peretola che viene spostato nell’area in cui avrebbe dovuto essere realizzato il nuovo ponte, che a sua volta dovrà essere costruito altrove, se mai ci si riuscirà. Peccato che il processo partecipativo per localizzare al meglio il ponte fosse già avviato e tuttavia, in violazione della norma sulla partecipazione, è stato fermato, perchè la vera priorità è l’aeroporto di Firenze”, continua la nota di Sì Toscana a Sinistra.
“Per fare il nuovo aeroporto è stato stravolto per ben due volte il Piano di Indirizzo Territoriale regionale. Sono stati sovrascritti d’imperio gli strumenti urbanistici e la programmazione dei Comuni dell’area. E’ stata ignorata e violata per tre volte la legge sulla partecipazione, dato che il processo partecipativo non è stato previsto in origine, come avrebbe dovuto, e poi è stato finalmente previsto da una specifica norma del PIT ma mai attivato. Adesso era almeno iniziato il percorso partecipativo per il nuovo ponte di Signa ma in nome della nuova pista si è fermato tutto, e si riparte da capo”.
“Il tutto solo per cacciare a forza il nuovo aeroporto là dove non potrebbe stare, nella piana, al posto del parco agricolo, dentro un’area iperurbanizzata, fra le più inquinate d’Europa, satura di complessi produttivi e opere impattanti di ogni genere, autostrade comprese. Lì non potrebbe entrarci uno spillo, figuriamoci il nuovo aeroporto”.
“Nuovo aeroporto che si appresta a ricevere una valanga di soldi pubblici, 150 milioni di euro, a tutto vantaggio dei soggetti privati che lo gestiranno. Nel frattempo il no di Toninelli ai fondi pubblici è evaporato, con la assurda e poco credibile proposta di un ingresso dello Stato in Toscana Aeroporti al fine di garantire il finanziamento ed evitare le sanzioni UE. Peraltro già il fatto che il Piano Nazionale Aeroporti classifichi Firenze come strategico è stato il frutto di un vero e proprio aggiramento delle regole europee, visto che la vicinanza all’aeroporto di Pisa, con cui condivide il medesimo bacino di traffico, avrebbe impedito la realizzazione della nuova pista aeroportuale. Così ci si è inventati la finzione dell’aeroporto unico Firenze-Pisa quando di unico c’è solo il proprietario gestore Eurnekian, perchè gli scali sono e restano due”.
Fonte: Sì Toscana a Sinistra
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