Un orto-giardino condiviso, accessibile e comune nel parco dell’Area Pettini-Burresi, nel quartiere delle Cure a Firenze. È il cuore del progetto ‘Le Cure dell’Horto’ dell’associazione Le Curandaie, vincitore del bando Paesaggi Comuni della Fondazione CR Firenze, in collaborazione con il Comune di Firenze e la Fondazione Angeli del Bello. L’iniziativa è stata presentata alla comunità lo scorso sabato dando il via ufficiale ai lavori. Erano presenti Alessia Bettini Assessora Ambiente Andrea Vannucci Assessore Sport, Michele Pierguidi Presidente del Consiglio di Quartiere 2, Marco Colangelo Presidente Del Centro Anziani e Serena Berti Presidente dell'Associazione Le Curandaie. Sono intervenuti anche Barbara Gonella presidentessa AISLA Firenze, Nicola Zannini maestro d'orto dell'associazione Verde LUAR, le progettiste Claudia Mezzapesa e Elena Moretti di memoscape landscape design.
L’idea nasce da associazioni e gruppi locali che già da tempo lavorano a processi di rigenerazione urbana, sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità alla cura, gestione, conoscenza e rispetto dell’ambiente. Il progetto, ideato con il supporto di ::memoscape:: landscape design delle architette del paesaggio Claudia Mezzapesa e Elena Moretti, è realizzato dall’associazione Le Curandaie, in partenariato con i maestri d’orto dell’associazione LUAR e con le associazioni Holi onlus e A.I.S.L.A. che operano, rispettivamente, a sostegno dei ragazzi diversamente abili e dei malati di SLA. Molte sono le associazioni e gli enti sostenitori: DIDA UNIFI, Radio Toscana, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Firenze, Centro Anziani Parterre, GAS Gastronauti, A.S.S.I. Gulliver, L'Erba Canta, Gruppo Perché no?, Vivaio il Giardiniere, IPSSEOA “Bernardo Buontalenti”, Landscape Learn, Coldiretti Fi-Po, Legambiente Firenze, CCN Le Cure e il Comitato Genitori I.C.Le Cure.
Il lemma che tiene assieme quest’idea riprende il latino hortus, parola dal doppio significato. Oggi orto e giardino ci appaiono come concetti ben distinti, ma il termine Horto li descrive entrambi. L’urbanizzazione ha molto ridimensionato questo vocabolo che torna ad essere necessario nelle nostre città visto il movimento di riconquista sociale dell’orto che media quella del cibo, della terra, della comunità, della cura e del tempo. L’Horto allenerà alla cura del paesaggio ma allo stesso tempo permetterà al paesaggio di prendersi cura di tutti. Verrà perimetrato con l'utilizzo di cassoni in legno e ospiterà tavoli per il giardinaggio utilizzabili anche con sedie a rotelle; inoltre verrà migliorata l'accessibilità all'area. Il programma di realizzazione sarà affiancato da un calendario di eventi didattici, incursioni artistiche, attività di ortoterapia e laboratori di autocostruzione. L’Horto, una volta realizzato, potrà essere curato, utilizzato e implementato dalla comunità che lo avrà promosso e visto nascere.
Gli obiettivi del progetto sono: incoraggiare la condivisione dello spazio sociale dell’orto come luogo di socializzazione, cooperazione, aggregazione, formazione, cura e apprendimento collettivo; creare una rete di più associazioni che collaborino nel parco e una rete sociale di orti urbani cittadini con simili obiettivi; diversificare le modalità d’uso del parco con iniziative ricreative culturali, ludiche, terapeutiche e didattiche; sostenere l’idea dell’orto come strumento di potenziamento di nuove forme di “volontariato verde” in un rinnovato e positivo rapporto tra istituzioni, gruppi di volontariato e cittadini.
Fonte: Ufficio Stampa
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