Autonomia differenziata, Giani: "Il Governo non lasci la Toscana indietro"

Eugenio Giani

La Toscana, che da tempo ha espresso atti approfonditi di indirizzo politico in tal senso, rivendica anch’essa “la maggiore autonomia”.  Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, anticipa l’iniziativa di domani in Ufficio di presidenza e di giovedì nella riunione dei capigruppo: “Proporrò di operare in modo compatto perché il Governo non lasci la Toscana indietro, ma anzi la ponga sullo stesso piano di Lombardia, Emilia e Veneto”.  Per far ciò “occorre che al più presto il Governo prenda in considerazione l'intesa che dia alla nostra Regione la maggiore autonomia che si richiede, per contribuire allo sviluppo del nostro territorio nel contesto dell’intero Paese”.

Alla base dell’iniziativa del presidente, l’autonomia differenziata “assegnata prioritariamente a Regioni padane, come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, in conformità con l’attenzione prioritaria del Governo per questi territori”. Ma il Consiglio regionale, fin dal settembre 2017, “ha approvato uno specifico atto di indirizzo per l’autonomia differenziata da attribuire alla nostra Regione”, ricorda Giani.

“Nei mesi successivi sono seguiti atti conseguenti da parte della Giunta regionale, e come Consiglio abbiamo insistito con documenti ancor più approfonditi”, ricorda il presidente. “Vogliamo che diventi concreto il tavolo che consentirà anche alla nostra Regione di poter avere maggiore autonomia” ribadisce il presidente del Consiglio. Giani rivendica “una Regione che vuole essere virtuosa e vedere reinvestite le risorse sul proprio territorio, con la conseguente valorizzazione di tutte le attività economiche, sociali e culturali grazie alle quali la nostra Toscana reca grande contributo a tutto il Paese”.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - ufficio stampa



Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro

torna a inizio pagina