Navigator, Rossi: "La Toscana presenterà ricorso alla Corte costituzionale"

"La Toscana presenterà ricorso alla Corte costituzionale sul comma della legge di bilancio che blocca lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici. E' una norma che riteniamo vessatoria nei confronti di chi sta cercando lavoro. E' dannosa nei confronti delle casse della pubblica amministrazione. E' soprattutto contraria al principio di leale collaborazione tra Regioni e Stato, perché l'organizzazione degli uffici regionali è di competenza esclusiva delle Regioni". Lo ha ribadito il presidente della Regione Enrico Rossi nel briefing di stamani sui principali provvediemnti approvati nel corso dell'ultima riunione di giunta.

"Dopo aver stabilizzato i precari che lavoravano nei nostri centri per l'impiego, e riassunto il personale provinciale, - ha proseguito Rossi - non vogliamo creare nuovi precari scelti in fretta e alla cieca, senza concorso e senza titoli specifici. Rivendichiamo le nostre competenze e la tutela dei principi costituzionali. La Toscana rispetta il principio della leale collaborazione, che piaccia o no, e anche Di Maio deve rispettarlo. Non è possibile - ha aggiunto - che il Governo assecondi forme estreme di autonomia che creerebbero stati e staterelli e calpesti poi i poteri che la Costituzione affida alle Regioni. Serve una ragionevole via di mezzo".

"La decisione di ricorrere alla Consulta - ha spiegato il presidente - è stata presa nella seduta di giunta di ieri e presto presenteremo in Consiglio una variazione di bilancio con la quale regolamenteremo la validità delle nostre graduatorie ed il loro scorrimento. Dopo questo passaggio normativo pubblicheremo un bando per assumere i dipendenti dei centri per l'impiego toscani con veri concorsi. Il centro per l'impiego è una struttura cruciale nelle politiche attive per il lavoro, al suo interno devono lavorare figure idonee. Il nostro sarà un bando per 60 nuove assunzioni. Dallo scorrimento della graduatoria, quando il governo avrà effettivamente attuato il provvedimento, potremo reclutare la nostra quota parte dei 4000 nuovi addetti del settore e dei 6mila navigator".

Rossi ha infine precisato che "se il governo cancellerà il blocco dello scorrimento delle graduatorie, il nostro ricorso cesserà di esistere e saremo pronti ad assumere figure professionali utili e selezionate secondo i criteri di legge. Non vogliamo assecondare assunzioni – ha concluso - che sembrano rispondere a tutt'altro che all'interesse pubblico".

"Il rafforzamento dei centri per l'impiego – ha aggiunto l'assessore a formazione e lavoro Cristina Grieco – è una delle priorità che abbiamo condiviso con il Governo. Però sussistono molte perplessità, e non solo nostre, sulle modalità previste dall'Esecutivo nazionale per arrivare a questo obiettivo. La Costituzione prevede la leale collaborazione tra Stato e Regioni e questo vale in questo caso. Siamo contrari alla precarietà che invece il governo vuol creare. Ripeto, non siamo contrari al reddito di cittadinanza, non vogliamo né bloccarlo né ritardarlo, ma vogliamo che il rafforzamento dei centri venga fatto nel rispetto del ruolo e delle competenze di ciascuno, e soprattutto nel rispetto del dettato costituzionale in base al quale per entrare nella pubblica amministrazione occorre un concorso pubblico".

Cgil saluta positivamente la decisione della Giunta Regionale

Fin dal primo momento la Cgil Toscana ha considerato paradossale che siano i cosiddetti navigator, assunti a tempo determinato, precari insomma, ad individuare prima e a proporre poi percorsi di lavoro ad altri precari. Ed è anche per questo che saluta positivamente la decisione, annunciata oggi dal presidente Rossi, della Giunta Regionale, di ricorrere alla Corte costituzionale sul comma della legge di bilancio che blocca lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici, graduatorie che potrebbero e dovrebbero essere usate per le assunzioni dei navigator.

Inaccettabile, per Cgil Toscana, anche la richiesta fatta dal governo alla Regioni di procedere all’assunzione non con pubblici regolari concorsi, ma attraverso selezioni a test. I centri per l’impiego sono da sempre centrali per l’avviamento al lavoro e per le politiche attive, e ora lo saranno per il reddito di cittadinanza, hanno bisogno di personale altamente qualificato e stabile. Ultimo non ultimo il governo è da censurare per le mancate disposizioni sul personale dell’Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) che ha alle sue dipendenze 654 precari, molti di loro da oltre dieci anni.

Fonte: Regione Toscana



Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro

torna a inizio pagina