Ospedale Torregalli, Fp-Cisl: "Emergenza senza fissa dimora"

Siamo venuti a conoscenza che la direzione sanitaria dell’ospedale San Giovanni di Dio di Torregalli, ha detto ai vigilanti notturni che i senza fissa dimora che abitualmente cercano riparo notturno nei locali dell’ospedale non devono essere più accompagnati all'uscita, ma portati vicino alle macchinette del caffè, dove ci sono delle sedie, che durante il giorno servono per i pazienti che devono fare delle visite e per i loro parenti.

Non vogliamo certo prendercela con chi non ha una casa, ma pensiamo che si tratti di una scelta sbagliata, sia per i pazienti che per gli operatori dell’ospedale.

Il risultato infatti è che da una settimana 8-9 senza fissa dimora passano la notte e a volte anche le giornate in questi locali, sdraiati sulle sedie o a terra, importunando i pazienti e i loro parenti con richieste continue di soldi; spesso sono ubriachi; al mattino lo spettacolo che si trovano di fronte pazienti e operatori non è bello: sporcizia, disordine e talvolta il pavimento è stato anche usato come un bagno. Chi lavora in portineria (spesso donne) di notte, per il timore, si è dovuto chiudere a chiave dentro.

Come Fp-Cisl crediamo che non sia questa la soluzione migliore. Chiediamo all'azienda di attivarsi piuttosto con le strutture pubbliche o del volontariato perché prendano in carico e aiutino queste persone. Non è possibile mettere a rischio la sicurezza degli operatori, che lavorano con il timore di essere aggrediti o infastiditi, né compromettere l’igiene e la salubrità degli ambienti di un presidio sanitario. Riteniamo che anche per i pazienti e per i loro parenti non sia giusto affrontare simili situazioni nel momento di difficoltà in cui si rivolgono a un presidio sanitario.

Alfredo Mazzarella, referente Fp-Cisl ospedale San Giovanni di Dio



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