Dissesto idrogeologico, con il 'ProteggItalia' ecco 68 milioni di euro in Toscana

ProteggItalia

Dissesto idrogeologico, arrivano 68 milioni di euro per la Toscana: si tratta della prima parte di finanziamenti previsti per i territori cui è stato riconosciuto lo stato d’emergenza in seguito al maltempo dell’ottobre e novembre 2018. Altri fondi saranno poi distribuiti tramite piani che verranno concordati direttamente tra Stato e Regione.

Tutto rientra nel più ampio piano denominato ProteggItalia, una consistente operazione strutturale predisposta dal governo. Gran parte dei fondi saranno destinati all’area di Livorno, colpita con violenza dalla furia del maltempo negli ultimi mesi del 2018

Il 'ProteggItalia'

Oggi presso la Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, del Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio e del Ministro per il Sud Barbara Lezzi, è stato presentato il Piano Nazionale per la Sicurezza del Territorio “ProteggItalia”. Il piano “ProteggItalia” prevede uno stanziamento totale di 10,853 miliardi di euro per il triennio 2019-2021 per l’emergenza maltempo, la prevenzione e la manutenzione dell’intero territorio nazionale.

Per ciò che concerne le misure atte a fronteggiare l’emergenza maltempo dei mesi ottobre e novembre 2018, il Governo ha già stanziato 3,1 miliardi di euro per progetti che coinvolgono 16 Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, per le quali è stato decretato lo stato di emergenza.

Dei 3,1 miliardi circa 2,6 sono stati già ripartiti nel prossimo triennio alla luce del fabbisogno di ciascuna Regione, individuato sulla base delle richieste avanzate e discusse fra gli interlocutori coinvolti (Governo, Enti Locali, Protezione civile). Si tratta delle risorse ottenute come margine di flessibilità nel negoziato con la Commissione Europea sulla legge di bilancio 2019, condotto dal Presidente Giuseppe Conte.

I restanti 524 milioni previsti nel decreto fiscale saranno ripartiti dopo il confronto tra Governo, Regioni e Province autonome. Già domani, infatti, il Presidente del Consiglio incontrerà i rappresentanti degli enti locali.

I fondi saranno destinati al ripristino delle strutture e delle infrastrutture, al fine di ridurre gli effetti del rischio idraulico e idrogeologico e al ripristino del patrimonio pubblico, privato e delle attività produttive.

Come ha ribadito in sede di conferenza stampa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, «cambiamo passo, da oggi diamo vita a una vera e propria “terapia del territorio”. Dobbiamo proteggere i cittadini, intervenire subito e non agire solo sull’emergenza con politiche frammentarie, come spesso è accaduto in passato».

Il ProteggItalia: i dettagli

I commenti del M5S toscano

"L’Italia - spiega il presidente del gruppo consiliare regionale del Movimento 5 stelle, Giacomo Giannarelli - è un Paese che, come ha ricordato lo stesso presidente Conte, soffre una profonda fragilità nella cura del territorio. E la nostra regione non fa certo eccezione: basta pensare al dramma che ha investito più volte la Toscana, dalle zone di Massa Carrara sino al Grossetano”.

"I disastri  anche recenti  avvenuti in ampie ed eterogenee aree della regione ci ricordano – sottolinea il deputato Riccardo Ricciardi – che nessuno è immune dal rischio di fenomeni di dissesto idrogeologico. Sono felice che il lavoro della commissione Ambiente abbia portato importanti passi in avanti in questo delicato settore”.

Soddisfatto del piano illustrato dal premier Conte anche il deputato livornese Francesco Berti: “Compito della politica – spiega - è quello di offrire tutto il supporto necessario affinché alle azioni del post emergenza vada sostituendosi una reale prevenzione e manutenzione”.

“La nostra terra – evidenzia invece Berti – si è rialzata, più fiera e orgogliosa di prima. Ora però è necessario proseguire il lavoro avviato e garantire la massima tutela a cittadini, luoghi e imprese. Livorno è stata dimenticata dai governi precedenti, come fosse letteralmente sparita dalla cartina geografica: finalmente - conclude - invertiamo questa tendenza e diamo un segnale di speranza e solidità”.



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