Violet Trefusis promosse la 'fiorentinità' nel mondo: a suo nome una sala delle Oblate

Violet Trefusis

La città di Firenze rende omaggio a Violet Trefusis, scrittrice, intellettuale cosmopolita, e mecenate che ha vissuto a Villa dell’Ombrellino e ha contribuito, negli anni’50 e ’60, a fare di Firenze il passaggio obbligato delle personalità culturali, artistiche e politiche del mondo. Ha promosso in Europa la “fiorentinità”: la ricchezza culturale di Firenze, la creatività, il dinamismo artigianale e l’eleganza. Giovedì, 7 Marzo, 2019 alle ore 12, alla presenza delle Autorità del Comune, del Gonfalone di Firenze, della cittadinanza e della stampa si terrà la cerimonia di intitolazione a Violet Trefusis della Sala Contemporanea (I°piano) nella Biblioteca delle Oblate, in via dell’Oriuolo, 24. Per informazioni: www.violettrefusis.com

VIOLET TREFUSIS (Londra, 6 Giugno 1894), scrittrice, intellettuale cosmopolita, mecenate, ha vissuto a Firenze nella splendida Villa dell’Ombrellino, e in Francia. Una figura di spicco tra les grandes animatrices de Paris e del gratin europeo. Scrive nove romanzi editi (quattro in francese, e cinque in inglese), poesie, racconti, saggi, pièces teatrali, cronache di viaggi e articoli per Le Temps, Marianne e La Revue de Paris. Negli anni’30 fa parte della Giuria del prestigioso Prix Femina. Durante la Seconda Guerra Mondiale lavora per France Libre e la Croce Rossa Internazionale, e collabora alla Missione Tricolore. Nel 1950 riceve l’onorificenza di Chevalier de la Légion d’Honneur come femme de lettres su proposta del Ministro degli Esteri francese, Robert Schuman; nel 1953 la Médaille d’Argent de la Ville de Paris; nel 1960, a Palazzo Vecchio, l’alta onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana su proposta del Presidente della Repubblica “per meriti letterari e per l’attaccamento dimostrato al nostro Paese”. Negli anni’50 e ’60, quando Firenze riscopre la propria creatività, il dinamismo artigianale, il gusto per l’eleganza, Violet Trefusis anima un cosmopolitismo che fa della città il passaggio obbligato di tutta Europa, e la sua Villa dell’Ombrellino diventa il punto di riferimento per le più interessanti personalità culturali, artistiche e politiche del mondo. Nel 1961 offre una ricompensa per il ritrovo della testa di Primavera di Pietro Francavilla, una delle quattro statue di Ponte Santa Trinita che, nel ’44, era stato minato dai nazisti. Per anni la testa si credeva fosse andata perduta, invece viene ritrovata, per caso, dragando l’Arno. Violet Trefusis contribuisce anche al suo restauro affinché la statua venga restituita al suo splendore originario e ricollocata sul ponte. Nel 1966 sostiene il rinnovo del gemellaggio tra Firenze e Edimburgo. Nel post alluvione si adopera con appelli internazionali e aiuti economici, sostenendo il sindaco Piero Bargellini. Scompare a Firenze il 1 Marzo 1972. Ha lascito sei milioni di lire per i poveri della città, e al Comune di Firenze una statua greca detta Il Fauno, oltre alle numerose donazioni fatte in precedenza. “I fiorentini sono genuini nella loro originalità: non potranno mai essere banali!” ha sempre dichiarato convinta.

Fonte: Ufficio stampa



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