Pisa contro le scritte sui muri, ripulito largo Menotti

Il Comune di Pisa ha dichiarato guerra alle scritte sui muri. E’ stato completato stamattina un intervento di pulizia approfondita in Largo Ciro Menotti, luogo centrale nella città di Pisa da sempre deturpato da scritte e affissioni abusive che si sono accavallate nel tempo.

Il servizio straordinario eseguito dalla ditta Avr, per conto della direzione Ambiente del Comune di Pisa, proseguirà nel tempo individuando di volta in volta i luoghi maggiormente bisognosi, concentrandosi in un primo tempo sul centro storico e in particolare sull’asse pedonale maggiormente utilizzato da cittadini e turisti. Saranno eseguiti interventi in grado di ripulire mura da scritte e affissioni abusive, dalla patina nera di sporco e da ogni genere di imbrattature.

Per combattere il degrado - ha dichiarato l’Assessore all’ambiente Filippo Bedini -  sono necessarie regole e azioni concrete di contrasto; nei giorni in cui il consiglio comunale approva il regolamento di pulizia urbana, abbiamo eseguito un intervento, il primo di un ampio programma, che prevede il coordinamento delle azioni di pulizia con un’azione di prevenzione e monitoraggio in modo da evitare di dover reintervenire in un secondo momento. La prevenzione avverrà attraverso l’installazione di telecamere di nuova generazione e un coordinamento con la polizia municipale che opererà sul territorio al fine di prevenire reati contro l’ambiente e di far rispettare il pubblico decoro.

L’assessore Bedini, con delega alle politiche per l’ambiente e l’igiene urbano, continua «La lotta alle scritte sui muri è solo apparentemente una questione estetica, pur non trascurabile: intervenire in maniera energica sulle zone più sensibili della città lasciate per troppo tempo in abbandono, evita di generare una spirale di degrado urbano e sociale, come dimostra la famosa ‘teoria della finestra rotta’, limitando i fenomeni di emulazione. L'aspetto dei controlli fino ad oggi è stato a mio avviso sottovalutato: investire in termini economici e di personale in questo ambito, come stiamo facendo, significa rispondere a una delle più stringenti esigenze dei pisani, che da anni giustamente denunciano malfunzionamenti nel sistema di pulizia e nella repressione dei fenomeni di degrado»

“In ultimo – conclude Bedini – vorrei precisare che esiste anche la necessità di distinguere fra arte e imbrattatori, fra uno street artist e un imbrattatore molesto: chi vuol esercitare l’arte lo deve poter fare, ma in luoghi deputati, creando un valore aggiunto per la città e non rovinandola, come fa chi, armato di bomboletta spray, colpisce indistintamente immobili pubblici e privati, monumenti e palazzi di pregio, deturpando la bellezza della nostra Pisa”.



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