Greenaccord premia la nigeriana Tvc News: "Aiutarci a casa nostra? Non depredate le risorse"

“Portare avanti il giornalismo ambientale è ormai difficile in ogni angolo della terra, nonostante la maggiore sensibilità che l'opinione pubblica mondiale sta dimostrando. Tuttavia, il nostro mestiere nei Paesi del Sud del mondo è ai limiti del pionierismo. Denunciare i danni causati alle risorse naturali equivale ad esporsi in prima persona a ritorsioni e minacce. Per questo, anche l'Occidente deve sempre essere al fianco di quegli operatori dei media che nonostante tutto continuano a fare con passione il loro lavoro”. Sono le motivazioni che hanno portato la rete di giornalisti ambientali di Greenaccord Onlus a conferire l'International Media Award alla tv nigeriana TVC News per il suo approfondimento giornalistico settimanale Green Angle.

Il premio a TVC News - conferito durante l'ultima giornata di lavori del 15° Forum Internazionale di giornalismo ambientale organizzato a San Miniato da Greenaccord in collaborazione con la Regione Toscana - è anche l'occasione per raccontare, al centinaio di giornalisti esperti di ambiente, proveniente da tutti i continenti, la difficoltà di denunciare i crimini ambientali in un Paese africano.

“Il nostro mestiere – Ugochi Oluigbo, redattrice dell'emittente nigeriana ritirando il premio – è estremamente difficile. Per due ordini di motivi: è estremamente pericoloso perché connessi con i crimini contro il nostro patrimonio forestale ed ambientale ci sono forti interessi economici, di aziende nazionali e corporations internazionali. Non è infrequente scoprire omicidi di ambientalisti che hanno scavato troppo a fondo. Inoltre, dobbiamo anche sfidare il disinteresse dell'opinione pubblica”.

Quando bisogna preoccuparsi di mangiare o di arrivare a fine mese, è difficile avere la lungimiranza di preoccuparsi del futuro delle risorse naturali della propria nazione. “La Nigeria è un grande paese, giovane e con enormi speranze per il proprio futuro” ha commentato Oluigbo. “Ma le tematiche ambientali necessariamente passano in secondo piano, finché non verranno risolte preoccupazioni primarie per la vita dei nostri cittadini”.

Infine un messaggio a quanti, nel mondo occidentale, condividono e diffondono il motto populista secondo cui gli africani vanno “aiutati in casa loro”. “Volete davvero aiutarci a casa nostra?” si è chiesta la redattrice di Green Angle. “Allora fate pressione sui vostri governi e sulle vostre aziende affinché non vengano a depredare le nostre risorse, alimentando la corruzione nel nostro Paese e nei nostri governi. A quel punto, potremo davvero dimostrare di cosa è in grado l'Africa finalmente lasciata libera di determinare il proprio futuro”.

Fonte: Greenaccord Onlus



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