Fortezza di Lucignano verso il recupero: il progetto a palazzo del Pegaso

Tornare a camminare dentro la storia medicea, cioè dentro la  Fortezza di Lucignano – ‘le fortezze’, come sono detti i resti delle fortificazioni cinquecentesche –, chiamata a nuova vita dal progetto di recupero e riqualificazione del Bastione nord presentato questa mattina, martedì 12 marzo, nella sala Barile di palazzo del Pegaso.

La Fortezza di Lucignano è una delle “più belle che abbiamo”, afferma il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, magnificando “uno dei simboli rinascimentali della Toscana”, incastonato in un paese “sapientemente tenuto e gestito dalla sindaca, Roberta Casini, con iniziative che in questi anni ne hanno valorizzato il profilo storico, culturale e di richiamo turistico”. Dentro la storia del recupero, infatti, c’è quella di Lucignano che, ricorda Giani, “ebbe un ruolo fondamentale nel periodo in cui Firenze si univa alla Repubblica  senese e dava vita al Granducato di Toscana”. “Il 30 agosto 1554 Lucignano aprì le porte –; i fiorentini vollero costruire la fortezza medicea, da lunghi anni lasciata a se stessa”. Il recupero è “un fatto storico”.

Un passato testimoniato dal disegno mediceo che si trova nella Sala di Cosimo I, nei quartieri monumentali di Palazzo Vecchio, come ricorda Giani, e che oggi si accompagna a una soddisfazione che nel territorio sconfina nell’orgoglio. “Siamo molto contenti che Lucignano abbia vinto il bando, è un fatto importante per la Valdichiana”, dichiara la vicepresidente del Consiglio, Lucia De Robertis, invitando a visitare “il paese che è qualcosa di unico, e le mura sono meravigliose”.  La vicepresidente elogia il Comune per il progetto presentato, che “è risultato il primo della graduatoria; il contributo del Consiglio consente di restituire quelle mura antiche alla cittadinanza e alla popolazione”. Un passo condotto all’insegna di “fruibilità, accessibilità, pulizia e rispetto per ciò che tanti anni fa ci è stato lasciato da chi ci ha preceduto”.

In attesa di aprire la porta della Fortezza, il sindaco Roberta Casini apre le porte della città invitando tutti alla cerimonia di inizio dei lavori, il 23 marzo. Il recupero dell’accessibilità, spiega il sindaco, richiama “l’importanza che Lucignano ha avuto come punto strategico di tutte le battaglie tra Arezzo, Siena, Perugia: alla fine fu roccaforte dei Medici”. “Ringrazio fortemente il Consiglio regionale, perché con il bando ci permette di iniziare i lavori e riconsegnare alla comunità un luogo ormai dimenticato che tornerà accessibile. Potremo tornare all’interno delle mura per farne sede di eventi, con percorsi accessibili ai disabili e per vedere la bellezza di una valle incantata, quella della Valdichiana: da un lato si vede la parte aretina e dall’altro il confine con le crete senesi”.

Ad illustrare i particolari tecnici dell’intervento, del costo di duecentomila euro, di cui novantaquattromila finanziati dalla legge sulle Città Murate voluta dal Consiglio regionale, il responsabile dei lavori pubblici del Comune di Lucignano, Matteo Esposito Vivino. Si tratta del progetto di recupero e riqualificazione del bastione nord della Fortezza, “mai vista aperta”, perché in fase di costruzione della torre dell’acquedotto, nell’800, tutto il materiale di scavo fu posizionato all’interno della Fortezza medicea. Tre saranno le tipologie di intervento: la ricostruzione della porta principale (chiamata “Reale”), con il recupero del piano di calpestio;  il sistema della viabilità interna che dalla porta conduce alla torre, nel rispetto della normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche e con pendenze che non superino l’8 per cento; il restauro e la messa in sicurezza della torre e dell’area immediatamente circostante.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - ufficio stampa



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