Padule di Fucecchio, nuovo percorso dedicato alla vita rurale

Il calendario delle escursioni primaverili organizzate dal Centro RDP Padule di Fucecchio continua con una visita storico-ambientale alla scoperta della vita rurale ai margini della grande palude.
Attraverso un percorso sui terreni appartenuti nel passato alla Fattoria Medicea di Stabbia impariamo a conoscere la vita degli abitanti del Padule di Fucecchio: agricoltori, pescatori, cacciatori che per secoli hanno dato vita a una civiltà rurale di cui ancora oggi si possono apprezzare le tracce .
L’itinerario inizia dalla frazione di Stabbia, in posizione panoramica sulla parte fiorentina del Padule di Fucecchio; passando di fronte alla Villa Medicea (attualmente non visitabile), si scende lungo una comoda sterrata fino alla zona di Bagnolo, dove si trova il Museo della Civiltà Contadina "Casa Dei".
Il Museo, curato dall’omonima Associazione Culturale, consiste in un allestimento didattico realizzato con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del progetto “Lungo le Rotte Migratorie e raccoglie la collezione di attrezzature agricole e di oggetti legati alla vita rurale, frutto di anni di ricerca e di passione che Angela ha condiviso con il marito Giovanni Dei, grande cultore della memoria della sua terra.
Il Museo, oltre a conservare oggetti dei quali ormai si è perso l’uso, vuole far conoscere al visitatore l'interazione e il rapporto che esistevano tra luogo, paesaggio rurale e attività nella vita contadina di una volta perchè, insieme alla memoria, si conservi l’esperienza e quindi la consapevolezza necessaria per poter scegliere il futuro.
La visita è arricchita da una "merenda dei nonni" sull’aia a base di pane con olio e pane con pomodoro.
Dopo la merenda si prosegue verso il Giardino della Meditazione, realizzato dal Comune di Cerreto Guidi in ricordo dei caduti dell'Eccidio del Padule di Fucecchio, e poi sul percorso attrezzato "Vincio Vecchio".
Su di un’area demaniale derivante dal riempimento dell’antico alveo del Torrente Vincio, sono ancora leggibili le testimonianze delle antiche bonifiche per colmata ed è stata ricostruita una di quelle siepi alberate che costituivano un elemento di grande rilievo nel paesaggio rurale del passato.
La visita, condotta come sempre da una Guida Ambientale Escursionistica qualificata, non presenta difficoltà (bastano comode scarpe da campagna); è prevista una quota di adesione di dieci euro che comprendono l’ingresso al museo e la merenda sull’aia.

Fonte: Ufficio stampa



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