Roberto Vecchioni canta contro la solitudine: a Firenze per il congresso Aio

Roberto Vecchioni
Roberto Vecchioni (foto Paolo De Francesco)

Il celebre cantautore, poeta contemporaneo, voce attenta e da sempre vicina alle fragilità dell'umano vivere Roberto Vecchioni sarà ospite eccezionale del 19esimo Congresso Nazionale di AIP, l’Associazione Italiana di Psicogeriatria presieduta dal Prof. Marco Trabucchi. Il Congresso si terrà a Firenze, a Palazzo dei Congressi, dal 4 al 6 aprile 2019. Roberto Vecchioni terrà una conferenza durante il Seminario inaugurale previsto il 4 aprile intorno alle 17.30. Il cantautore verrà a portare la sua testimonianza, ricca di umanità e spunto di riflessione, sulla solitudine dell'uomo e dell'anziano, oggi vera e propria malattia sociale.

Il Congresso AIP, che quest’anno titola “Psicogeriatria di persone e di saperi”, prevede quattro corsi precongressuali: di Neuropsicologia, di Terapia Occupazionale, per Educatori Professionali e per Assistenti Sociali.

Per poi snodarsi in una serie di interventi scientifici, tutti con relatori qualificati. Tra i molti i nomi illustri quelli di Diego De Leo, Niccolò Marchionni, Roberto Bernabei, Antonio Guaita, Alessandro Padovani, Nicola Ferrara, Amalia Cecilia Bruni.

Gli interventi spaziano da “La diagnosi in Psicogeriatria” a “La pianificazione condivisa della cura: il punto dopo la legge”, e ancora, da “Nuove e vecchie povertà e la salute dell’anziano” fino a “Nemica Solitudine. Una società incapace di costruire prossimità”.

Tema, quest’ultimo, sul quale AIP si sta impegnando a livello nazionale in maniera capillare. Come testimonia appunto la presenza al Congresso di Roberto Vecchioni, reduce dalla pubblicazione del suo ultimo album “L’infinito”.

“Il nostro Congresso è dedicato alle problematiche dell’anziano fragile – spiega il Prof. Marco Trabucchi, Presidente AIP – alla sua vita, dal punto di vista clinico e da quello psicosociale. Dobbiamo garantirgli un’esistenza in salute e in mezzo agli altri. L’anziano solo e senza possibilità di farsi aiutare diventa una persona disperata. Si ammala di più, rischia la demenza, rischia il ricovero ospedaliero. Occuparsi della solitudine per noi medici è una problematica clinica; ma i medici da soli non riescono a risolvere il problema; per questo come AIP abbiamo bisogno di allargare l’analisi di questa problematica appoggiandoci al mondo della cultura. Dove troviamo sensibilità, pensiero e nuove idee”.

Durante il Congresso saranno presentati anche i tanti “Caffè Alzheimer” che si stanno espandendo in tutta Italia. “L’Alzheimer è un altro punto importante sul quale si sta impegnando l’AIP – continua il Prof. Trabucchi – attraverso molte iniziative culturali, educative e di diffusione di messaggi positivi. Inoltre l’organizzazione dell’Alzheimer Fest, quest’anno alla sua terza edizione che si terrà a Treviso il prossimo settembre, è riuscita a sdoganare una malattia di cui si sa poco e di cui si ha tanta paura. Soprattutto si è instaurata una vicinanza coi caregiver e coi parenti dei malati, affinché passasse il motto della Fest: “L’Alzheimer non cancella la vita”.

Fonte: Ufficio stampa AIP



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