Vivere ad impatto ambientale (quasi) zero si può: l'esempio di Alessio Arrighi

Alessio Arrighi con la sua bici elettrica al @fridayforfuture

Si può avere uno stile di vita ad impatto zero? Nei giorni in cui il mondo ha finalmente portato alla ribalta il problema dell'ambiente, abbiamo cercato di dare una risposta al fatidico tema ponendo la domanda a uno che non ha aspettato il #fridayforfuture per mettere al primo posto della propria vita la questione ambientale. Alessio Arrighi, infatti, ha fatto scelte precise, adottando stili di vita che possono sembrare bizzarri ma che, prima o poi, dovranno per forza diffondersi se non si vorrà distruggere definitivamente questo pianeta in cui viviamo

Alessio, la tua vita è a impatto zero?

Proprio del tutto no, perchè per riuscirci dovrei adottare ulteriori comportamenti che la società di cui faccio parte rende quasi impossibili, ma credo di avvicinarmi molto

Come?

Ho fatto scelte che hanno ridotto di molto l'impatto ambientale e mi sto impegnando a raggiungere obiettivi ancora più alti

Spiegaci queste scelte

Prima di tutto mi sono iscritto a un Gas, gruppo di acquisto solidale per prodotti biologici a km zero, coltivati con sistemi che mettono al primo posto il rispetto dell'ambiente ed al bando i prodotti chimici che sono dannosi anche per la salute. Oltre a questo i prodotti non fanno migliaia di km per finire sulle nostre tavole e sosteniamo così l'economia locale che purtroppo è sempre più compromessa da questo sistema. Tutto questo ha già un primo, importante impatto sulla produzione di CO2, senza considerare che, se compro prodotti nostrani, la terra dove li coltivano non diventerà un giorno abbandonata e non sarà, quindi, cementificata

Sono scelte difficili?

Il concetto che deve passare perchè tutti non lo sanno è che anche i piccoli comportamenti hanno un forte impatto sull'ambiente e quindi basta correggerli per evitare tutto questo

Al supermercato a fare spesa vai mai?

Pochissimo, per le cose che purtroppo non trovo altrove o nel nostro Gas dove tutti gli acquisti sono mirati al rispetto ambientale

Con la plastica come ti comporti?

I piatti di plastica non ne compro da anni, se proprio devo prendere i monouso li acquisto compostabili. Non faccio cose strane, uso semplicemente i comportamenti che avevano i nostri nonni

Tipo?

Mi porto il pranzo al lavoro da casa nella gavetta, l'acqua la prendo dal rubinetto e la metto nella borraccia di acciaio, stessa cosa con l'asciugamano che mi porto dietro e che mi consente di non usare la carta. Avete idea se tutti portassero l'asciugamano quanta carta si potrebbe risparmiare a fine anno?

Altre scelte?

Visto che ancora quelle elettriche non sono molto diffuse ho una macchina a metano il cui impatto è magari discutibile ma sicuramente molto più basso rispetto alla benzina. Poi ho la bici elettrica che uso per andare al lavoro anche quando vado in Valdelsa, così non produco CO2, ho vantaggi di tempo perchè elimino le file, non ho problemi di parcheggio ed ho un carrellino dove trasporto quello che voglio

In vacanza mica andrai in bici?

Ho ridotto all’osso i viaggi internazionali perchè gli aerei hanno un fortissimo impatto ambientale. Scelgo la Toscana e l'Italia

Cosa mangi?

Sono vegano e, oltre all'aspetto morale, anche questo ha un impatto ambientale. Fare carne è estremamente inquinante e si vive in modo sano anche senza. La carne non è più un prodotto sostenibile. Poi amo la cucina povera, verdure e legumi di stagione

Altre cose alimentari?

Il pane lo facciamo al Gas coi grani antichi locali. Perchè devo mangiare pane fatto con farina rumena?

Coi vestiti come ti comporti?

Non ne compro da anni, li riciclo o, al limite, se proprio ne ho bisogno, ne prendo ai mercatini. Pensate a quanti ce ne sono inutili in casa e a quanto spazio prendono, senza dimenticare poi il discorso dello smaltimento. Non butto via niente ma riciclo le cose, le porto in un mercatino o le regalo a qualche associazione. Dobbiamo ritrovare l’ecologia della mente, ovvero recuperare il piacere di quel che abbiamo, togliere il meccanismo di crescita e appropriazione tipico del nostro secolo. Il consumismo passa da bisogni superflui cui consegue infelicità mentre, se impari la bellezza della sobrietà, poi sei più felice

Il riciclo lo usi anche in altri momenti?

Col Gas, ad esempio, ricicliamo le cassette, al lavoro prendo le bottiglie di plastica lasciate dai colleghi e le uso per annaffiare. Poi ovvio che può capitare che, quando magari sono fuori, mi trovi davanti a qualcosa di plastica, ma per forza dovremo tutti capire che le alternative esistono

Altra cosa importante, l'acqua. Come la usi?

Quando mi lavo i denti uso spazzolino di bambù e metto una ciotola nel lavandino per recuperare l'acqua che poi uso nel water o per annaffiare. Quando aspetto che sotto la doccia arrivi l'acqua calda, la raccolgo e la riutilizzo come sopra. E' acqua buona, perchè sprecarla? Per annaffiare, poi, ho un sistema di raccolta di quella piovana

Hai una casa green?

Devo fare passi in avanti arrivando al fotovoltaico, per il momento sono passato ad una cooperativa che produce e immette nel mercato energia elettrica green da fonti rinnovabili. Anche per la banca uso quella etica per non sostenere l'industria delle armi e politiche ambientali sbagliate, non compro da anni prodotti delle multinazionali, non compro compost che proviene da paesi lontani e da torbiere impattanti. Se ho bisogno di terriccio vado nel campo e chiedo al contadino se posso prendere un po' di terra

Coltivi qualcosa?

Ho sul terrazzo una decina di alberi da frutto per due motivi: compensare la CO2 e attirare api impollinatori e insetti. In questo periodo gli insetti sono compromessi dall'inquinamento e, se muoiono, muore anche la catena che sta sopra. Si perdono animali, bellezza, vita

Con cosmetici e prodotti come ti comporti?

Acquisto cosmetici biologici a km zero in un'azienda a Castello, porto una tanica di 5 litri ogni volta che ne ho bisogno. La carta igienica uso di quella da carta riciclata, i fili interdentali compostabili, come dentifricio sapone neutro. Con la rete è facile essere virtuosi, si trova ogni cosa se si vuole

Altri tuoi stili di vita?

I giocattoli ai bambini li regalo di legno e non di plastica, così capiscono anche che, se si rompono, si possono riparare e non si buttano via come con la plastica. Uso lampadine Led, promuovo l'utilizzo collettivo delle cose: perché devi comprare un trapano per una volta? Te lo presto io

Si vive bene così?

Certamente, anzi è bello e da anche soddisfazione. Quando ho del tempo libero vado a pulire un fosso se c'è plastica abbandonata ed anche questo mi procura soddisfazione

Che atteggiamento percepisci negli altri rispetto ai tuoi comportamenti?

All'inizio le persone sono magari imbarazzate ma poi, quando i comportamenti li spieghi, riconoscono che sono giusti. Ci sono dei muri culturali, psicologici secondo cui tutto ciò che non è standard è visto come cosa strana, ma poi se ci si pensa il muro cade. Basta ricordare l'esempio dell'asciugamano che mi porto al lavoro o della borraccia per l’acqua, basterebbe sapere che l'acqua più controllata è quella del rubinetto mentre in Italia abbiamo il primato del consumo di quella in bottiglia. Coi piccoli gesti si risparmia quantità che non ci immaginiamo nemmeno di CO2

Un fronte che ti ha visto impegnato a Empoli è quello della difesa degli alberi

In merito sono state fatte molte interrogazioni e richieste al Comune, ma ancora non abbiamo un bilancio esatto. Andando a giro in bici ho contato almeno 3mila alberi abbattuti, sui 2mila sulla nuova 429. Ma il problema è anche che esiste una legge completamente disattesa, la Bosetti che impone di ripiantumare laddove viene tagliato e di piantare un albero per ogni bambino nato. Basterebbe rispettarla, ma anche gli appelli sono serviti a poco. Anzi, basta andare in piazza Ristori per vedere che nemmeno vengono tolte le ceppe. L'ambiente è il tallone d'Achille di Empoli che ha il primato della cementificazione nel circondario, che si è permesso di trasformare per motivi economici e commerciali zone agricole e protette e che, cosa mai accaduta prima, strafora spesso il livello di pm10. Servono politiche mirate, soluzioni

Ti senti una mosca bianca?

No, tante persone semplici hanno fatto scelte importanti ma decisive. La maggior parte sono donne, piu sensibili dell'uomo rispetto a questi temi. E poi anche i giovani, i ventenni si stanno muovendo.

Girando a piedi per le strade dove i fossi sono pieni di rifiuti o vedendo le discariche a cielo aperto non si direbbe

E' vero, per questo servono maggiori controlli ed educazione porta a porta come fu fatta quando venne introdotto questo sistema di raccolta rifiuti. La popolazione cambia e quindi spiegare non farebbe male. Al limite, prima di veder gettato un sacchetto in Arno o in un campo, valutare altre soluzioni da parte del Comune e dell'azienda di raccolta. Certo è che qualcosa deve essere fatto.

Che può fare la politica?

Quello che hanno fatto in altre nazioni del Nord Europa, ad esempio. E mettiamoci in testa che l'educazione ambientale deve essere insegnata nelle scuole come la matematica . E' in ballo la sopravvivenza delle generazioni future.

Il concetto che vuoi far passare è che non servono grosse cose, ma piccoli gesti. E' così?

Certo, faccio un altro esempio banale. E' inaccettabile che vengano commercializzati pannolini per bambini e donne monouso. Ci sono lavabili e, se è vero che costano di più, è altrettanto vero che poi i soldi si riprendono e si fa tanto per l'ambiente. Un altro piccolo gesto che vale tantissimo. Basta metterli tutti insieme e si capisce quanto tutti potremmo fare per noi stessi.

Una domanda sul #fridayforfuture è inevitabile. Che ne pensi?

A me personalmente è piaciuto molto, sono andato a Firenze ed a Empoli. E' stata un'occasione di richiamo impressionante a livello mondiale, forse solo nel '68 si era avuto qualcosa di simile. Le nuove generazioni capiscono che la terra è in pericolo e che bisogna tutti fare qualcosa. Anche la politica deve essere recettiva. A Empoli, invece, in piazza della Vittoria circolano ancora auto e non c'è un servizio di bike sharing, tanto per fare due esempi.

Quanto può fare la politica e quanto noi?

Tutti possiamo fare qualcosa in concreto a livello pratico ed anche culturale, capire che le politiche e gli stili di vita ambientali non contrastano con l'economia, anzi. Se sfruttati possono dare ottime possibilità di lavoro. E i giovani, per fortuna, stanno iniziando a capirlo. Qui è in ballo il nostro futuro, se non facciamo tutti qualcosa poi sarà tardi.

Alessio ha già iniziato. E con lui molti altri.

Marco Mainardi

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