È scomparso il partigiano Moreno Cipriani, Aned: "Ciao Partigiano"

È morto a Scandicci, all'età di 91 anni, il partigiano Moreno Cipriani, nome di battaglia 'Gippe'. Era presidente onorario dell'Anpi di Scandicci e membro dell'Aned. Cipriani era di origine ebraiche, suo padre fu deportato a Mauthausen.

Le condoglianze di ANED Firenze 

Ciao Moreno, ciao Partigiano! Quante volte davanti a centinaia di studenti, hai raccontato la storia di tuo padre Oscar Cipriani, catturato durante gli scioperi del marzo 1944, deportato a Mauthausen e morto ad Ebensee. Ci mancherai Moreno, ci mancherà la tua tenacia, la tua forza, il tuo incazzarsi davanti allo scempio che avverrà sabato prossimo a Prato. Ci mancherà il tuo sorriso, la tua voce con la quale raccontavi con tutta naturalezza, episodi della tua lotta di resistente ed antifascista. Vogliamo ricordarti con questa foto, insieme a Giulia, perché il passaggio del testimone è avvenuto davvero!
 
Vogliamo ricordarti con le parole di Marco, uno dei nostri tanti compagni di viaggio:
"Oggi è San Benedetto, patrono dell'Europa. Eppure, quell'Europa che Benedetto ha cercato di unire sotto il segno della bellezza, della cultura e della fraternità, non è sempre stata così. E' stata dilaniata dalla guerra, dalla repressione e dall'ingiustizia.
Oggi, nel giorno dell'Europa, ci ha lasciato Moreno Cipriani. Il compagno Moreno Cipriani. Uno dei simboli del riscatto dell'Italia. Quel signore distinto, seduto, col bastone, col fazzoletto dell'ANED al collo ha avuto il padre deportato a Mauthausen, dove trovò la morte. E lui si arruolò tra i partigiani, contribuendo a liberare Firenze dai nazifascisti. Era nel gruppo di Bruno Fanciullacci. E Moreno è stato fino a alle prime ore di questa mattina con noi proprio perché Bruno Fanciullacci, barbaramente torturato a Ville Triste, non parlò. Non fece i nomi dei suoi compagni partigiani, preferendo la dignità e la coerenza alla svendita dei suoi valori. 
Fino all'ultimo, con una lucidità sconvolgente nonostante il suo fisico oramai acciaccato, Moreno è stato in prima linea con gli studenti. Con noi e con i nostri figli. A raccontare e a testimoniare la sua vita, vissuta dal primo all'ultimo giorno dalla parte giusta. 
Avevo chiesto a Laura qualche giorno fa come stesse Moreno, e lei mi disse che non stava più molto bene. Oggi questa terribile notizia. 
Buon viaggio. Orgoglioso di averti conosciuto."

Il cordoglio del sindaco Nardella

“Un altro grave lutto ha colpito la nostra comunità dopo la scomparsa del partigiano Silvano Sarti: ci ha lasciato Moreno Cipriani, instancabile testimone della Resistenza e dell’antifascismo”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella.

“Moreno – continua il sindaco – perse il padre da ragazzo, deportato nei campi di concentramento nazisti, e da allora scelse la strada della giustizia, della democrazia, della pace e della libertà, combattendo anche per la liberazione della nostra città. Per tutta la vita, a fianco di Anpi e Aned, si è distinto nel suo impegno a favore delle nuove generazioni, portando la sua testimonianza nelle scuole e accompagnando i giovani nei viaggi della memoria. Giunga alla famiglia il cordoglio mio personale e quello della città di Firenze”.

Il cordoglio della Vice capogruppo PD Paolieri

“Ci ha lasciato Moreno Cipriani, ex partigiano, ed esponente dell'Aned. Una grande perdita per tutta la città”. La Vice Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale esprime dolore e cordoglio, anche a nome di tutto il gruppo PD per la morte di Cipriani. “Moreno a 17 anni, subito dopo l'arresto e la deportazione del padre Oscar morto a Mauthausen, entrò nelle formazioni partigiane dove ha combattuto per la Liberazione di Firenze. Lo ricordo in Consiglio comunale, in occasione della Giornata della Memoria, instancabile testimone nelle scuole dove, incontrando i giovani, parlava dei valori dell'antifascismo, della Resistenza e della pace. Moreno – conclude la Vice capogruppo Pd Paolieri – è stato un testimone prezioso nell'accompagnare con l'ANED i ragazzi nei viaggi della memoria nei campi di concentramento in Austria e Germania. Firenze perde una memoria storica di questa città”.
 



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